sabato 2 maggio 2020

VEN. GIOVANNA FRANCESCA DELLO SPIRITO SANTO


21 dicembre


Venerabile
GIOVANNA FRANCESCA DELLO SPIRITO SANTO
al secolo Luisa Ferrari

insegnante elementare, terziaria francescana 
fondatrice delle Suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato
 



Reggio Emilia, 14 settembre 1888 - Fiesole, Firenze, 21 dicembre 1984
 

Fondatrice delle Missionarie del Verbo Incarnato, Luisa Ferrari nasce a Reggio Emilia il 14 settembre 1888. Nel 1907 consegue il diploma per l'insegnamento elementare e nello stesso anno entra a fa parte del Terz'Ordine Francescano. Il 10 dicembre 1929 a Reggio Emilia raduna le prime compagne decise ad impegnarsi per la consacrazione in una nuova Congregazione religiosa. L'11 ottobre 1947 la Santa Sede riconosce la nuova Famiglia. Inizia così l'avventura di una donna coraggiosa, missionaria, esperta di umanità, dedita alla Chiesa e al Regno di Dio. Muore a Fiesole (Firenze) il 21 dicembre 1984.




L'Inchiesta diocesana è stata celebrata a Fiesole dal 25 marzo 1992 al 25 marzo 2005. Il decreto di validità giuridica è stato firmato il 22 maggio 2009. La Positio è stata consegnata in Congregazione il 23 ottobre 2013. Il Congresso dei Consultori Teologi nella seduta del 9 novembre 2017 rispondo positivamente al dubbio circa la vita virtuosa della Serva di Dio. La Sessione Ordinaria di Cardinali e Vescovi del 19 febbraio 2019, riconosce che la Serva di Dio ha vissuto eroicamente le virtù. Il 19 marzo 2019 viene messo il Decreto super Virtutibus. (Postulazione generale dei Frati Minori Cappuccini)

- sito dell'Istituto






Settima figlia dei coniugi prof. Giuseppe Ferrari ed Eurosia Salami, Luisa ricevette daigenitori una testimonianza di reciproco amore e fedelta'. Ebbe con loro una relazionericca di spontanea fiducia e di affetto, fondata sulla stima ed il rispetto e favorita dal suocarattere spiccatamente affettivo.Attorniata da fratelli e da sorelle, Luisa ebbe nella famiglia una palestra per crescere nellerelazioni umane e per fortificare il proprio carattere; relazioni non sempre facili per ladiversita' di eta', essendo la piu' piccola, e di sensibilita' e orientamento religioso.

(...)

Le condizioni benestanti della famiglia Ferrari consentirono un ottimo curriculum scolasticoper tutti i figli: Giulio, medico; Anna (Nina) maestra e pittrice; Alda, maestra; Gaetano-Ascanio, ingegnere; Naborre, agronomo.Nel 1907 Luisa consegui' il diploma di abilitazione all'insegnamento elementare. Lei stessaracconta come il padre avrebbe voluto che proseguisse gli studi all'Universita' e che amalincuore assecondo' la sua richiesta di rinunciarvi, all'oscuro del motivo: il suo desiderio,coltivato nell'intimo, di consacrarsi a Dio.Nel frattempo Luisa frequento' corsi di perfezionamento nel campo educativo e corsi dimusica e lingua straniera e, successivamente, ottenne il diploma di maestra giardiniera

(...)

Come maestra elementare esercito' alcune supplenze, ma molto piu' mise a servizio la sua cultura in svariati servizi formativi, anche di singolare impegno direttivo quale quello nella Colonia-Scuola 'A. Marro' di Reggio Emilia per bambini e ragazzi con disturbi psichiatrici, e quello nell'Istituto Ciechi della medesima citta'. Si dedico' inoltre alla formazione morale-cristiana di giovani operaie, con conferenze ed altre iniziative; all'assistenza ai figli dei richiamati alle armi nel periodo bellico; a moltepliciattivita' educative e di carita', sempre dando in tutto testimonianza di grande dedizione e sacrificio. Sono documentati apprezzamenti delle autorita' preposte a tali attivita' benefiche.

La vocazione e la speciale attrazione del Verbo

Nella giovinezza Luisa si apri' al progetto della consacrazione verginale a Cristo, sentitaquale singolare grazia per se' e desiderabile per altre ed altri. Cristianamente aperta alla Grazia, ella 'avverti' presto una potentissima e dolcissima attrazione divina al Verbo, prima ancora di conoscerLo bene': un dono particolare per lei; un carisma per la Chiesa e per il Suo servizio al mondo.

L'esperienza spirituale di questa attrazione si caratterizzo' anche di grazie mistiche, in particolare di frequenti 'voci dell'anima' che, secondo la sua stessa testimonianza, l'accompagnarono per tutta la vita.

Il cammino francescano

La scoperta di questa vocazione coincise con l'incontro di Luisacon San Francesco e la sua spiritualita'.Nel 1907 inizio' il cammino francescano che la porto', non solo adiventare una fervorosa Terziaria con la professione emessa nel 1909, ma anche a porre tutta se stessa a servizio della diffusione dell'Ideale francescano, sentito cosi' evangelico ed essenziale.

Con l'incarico di Segretaria della Congregazione del Terz'Ordine Francescano di Reggio Emilia (dal 1914-1922) e poi di Ministra (1922-1923), si prodigo' alla formazione dei membri, in Conferenze nelle quali tutta si spendeva, sia in citta' che in altri centri dell'Emilia, testimoniando un singolare ardore ed una dedizione che non passava inosservata e che coinvolgeva. Ne abbiamo riscontro in alcuni scritti di francescani dell'epoca.

Alla sequela di S. Francesco Ella si apri' all'Amore per Gesu' Crocifisso; amore che si concretizzava in penitenze, anche corporali, impegnative per il suo fisico fragile; in digiuni prolungati per potersi accostare quotidianamente al Banchetto Eucaristico; in disagi di ogni genere assunti nell'attuazione delle piu' svariate opere di carita' e di soccorso ai bisognosi.

La 'lettura' che Luisa-Madre Giovanna fara' dei valori vissuti da San Francesco, e che voleva rivivere e far rivivere, e' particolarmente ricca: '... chiedo a Dio, per intercessione di San Francesco, per me, per le mie Figlie, per tutti i Francescani, di darci il Suo fuoco di amore, per Iddio e per il prossimo, la Sua immersione nella Passione di Cristo, la semplicita' della Sua Fede, la purezza della Sua vita, la gioia della Sua fraternita', il canto di tutte le creature, l'obbedienza alla S. Chiesa, la passione per la Pace, la ammirazione per tutto il creato e il 'tutto' della Sua Dottrina'





Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. 43Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

(Atti degli Apostoli)