BEATO ANDREA CARLO
FERRARI
Cardinale, Arcivescovo di Milano,
Terziario francescano
(1850-1921 )
(1850-1921 )
Martirologio Romano: A Milano, beato Andrea Carlo Ferrari, vescovo, che
valorizzò la tradizione religiosa del suo popolo e aprì nuove vie per far
conoscere nel mondo Cristo e la carità della Chiesa.
Martirologio di Terra Santa: In Milano, il Beato Andrea Carlo Ferrari, Cardinale di Santa Romana Chiesa, Terziario francescano, Arcivescovo di Milano, devoto pellegrino in Terra Santa ove consacrò la Basilica di Emmaus e l'altare del santuario di Cana di Galilea. Fu zelantissimo pastore fin sul letto di morte. Beatificato in Roma il 10 maggio 1987 da Giovanni Paolo II.
Martirologio di Terra Santa: In Milano, il Beato Andrea Carlo Ferrari, Cardinale di Santa Romana Chiesa, Terziario francescano, Arcivescovo di Milano, devoto pellegrino in Terra Santa ove consacrò la Basilica di Emmaus e l'altare del santuario di Cana di Galilea. Fu zelantissimo pastore fin sul letto di morte. Beatificato in Roma il 10 maggio 1987 da Giovanni Paolo II.
ll beato Andrea Carlo Ferrari, nacque a Lalatta, frazione di Pratopiano, in diocesi di Parma, il 13 agosto 1850 da Giuseppe e Maddalena Longarini. Nel 1861 fu accolto nel seminario di Parma, ove completò il quinquennio di ginnasio, il triennio di liceo e il quadriennio di studiteologici. ll 20 dicembre 1873 fu ordinato sacerdote, con I'impegno di farsi santo, per portare anime a Cristo. ll 21 dello stesso mese, nel santuario mariano di Fontanellato cantò la sua prima messa, implorò dalla Madonna luce e forza per essere un vero pastore di anime. Per qualche tempo, come vice parroco, prestò servizio pastorale a Mariano e infine a Fornovo Taro, ove sidiede tutto a tutti per portare tutti a Dio.
Nell'autunno 1875 fu chiamato in
seminario come vice rettore e professore di fisica e matematica. Nel 1877 divenne
Rettore dello stesso seminario, ove insegnò teologia.
ll 29 maggio 1890 fu eletto vescovo di Guastalla. ll 29 maggio 1891 fu trasferito alla sede di Como, dove si distinse per lo zelo pastorale. ll 18 maggio 1984 fu creato Cardinale e il 21 maggio dello glesso anno fu creato arcivescovo di Milano. Fu allora che aggiunse al suo nome Andrea, anche quello di Carlo, in onore di S. Carlo Borromeo. Nel marzo 1895 iniziò la prima visita pastorale dell'archidiocesi, che ripetè cinque volte, non trascurando le parrocchie alpine.
ll 29 maggio 1890 fu eletto vescovo di Guastalla. ll 29 maggio 1891 fu trasferito alla sede di Como, dove si distinse per lo zelo pastorale. ll 18 maggio 1984 fu creato Cardinale e il 21 maggio dello glesso anno fu creato arcivescovo di Milano. Fu allora che aggiunse al suo nome Andrea, anche quello di Carlo, in onore di S. Carlo Borromeo. Nel marzo 1895 iniziò la prima visita pastorale dell'archidiocesi, che ripetè cinque volte, non trascurando le parrocchie alpine.
Durante le visite più volte
rivolgeva la parola ai fedeli, faceva l'esame della dottrina cristiana
ai fanciulli, amministrava la Cresima, distribuiva l'Eucarestia, visitava gli ammalati,
consacrava nuove chiese. Per tre volte indisse il sinodo diocesano, nel 1906
riunì il concilio giovanile, nel 1895 il congresso eucaristico nazionale.
Si interessò anche di problemi
sociali, in ossequio alla grande enciclica "Rerum Novarum"di Leone
Xlll. ln seminario istituì la cattedra di economia sociale, affidandola al professore
Giuseppe Toniolo (anch’egli Terziario
francescano, nrd). Sotto il suo impulso il clero con entusiasmo si dedicò
alle opere sociali. Anche la stampa cattolica ebbe un notevole impulso.
Durante la campagna antimodernista,
il Cardinale, così ossequiente alle direttive della Santa Sede, fu ingiustamente
accusato di devozionismo. Egli si chiuse nel silenzio e nella preghiera,
aspettando umilmente che le tenebre passassero e arrivasse I'ora della luce e
della verità.
Nel periodo della prima guerra mondiale, il Cardinale, con dinamismo si dedicò alla carità verso gli orfani, le vedove, le famiglie disagiate, i soldati, i prigionieri e nella ricerca dei dispersi. ll dolore visitò l'arcivescovo e lo costrinse al letto. ll popolo milanese pellegrinò alla sua stanza per riudire la sua voce esortante e la sua benedizione. ll 2 febbraio 1921 , a 71 anni di età, serenamente fece ritorno alla casa del Padre.
- Terziario francescano
- Culto
Nel 1965 fu esumata la sua salma e fu trovata ancora intatta. Giovanni Paolo ll il 10 maggio 1987 lo dichiarò Beato.
Il martirologio romano lo celebra il 2 febbraio, mentre la Chiesa Ambrosiana e la diocesi di Como lo celebrano il 1° febbraio.
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PREGHIERA
lo spirito che animò il vescovo
Beato Andrea Carlo Ferrari,
perchè la tua Chiesa si rinnovi incessantemente
perchè la tua Chiesa si rinnovi incessantemente
e, sempre più conforme al modello
evangelico,
manifesti al mondo il vero volto del Cristo,
manifesti al mondo il vero volto del Cristo,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen
Il Card. Ferrari e Cristo Crocifisso, tela realizzata in occasione del XXV di Ordinazione Episcopale (1915) conservato presso la sede dell'Opera Card. Ferrari di Milano.
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... volle dire qualcosa come era solito.
Ma non poté …Nell’ultimo periodo della vita, il Cardinal Ferrari soffrì di un tumore alla gola e restò muto. Nel 1918 la sua voce, prima così squillante, incominciò sempre più spesso ad abbassarsi e subì numerosi interventi chirurgici.
Nel novembre del 1919, durante i festeggiamenti per l’anniversario del suo ingresso in diocesi, ai giovani che lo osannavano, con le lacrime volle dire qualcosa come era solito. Ma non poté … Durante i mesi della sua malattia migliaia di persone fecero ressa per visitarlo. Fu l’ultima, più efficace e più faticosa di tutte le sue visite pastorali.
Al dottore che l’assisteva diceva: “Mi lasci morire in pace secondo le leggi della natura, ché in questo vedo meglio rappresentato il volere di Dio. Del resto, se c’è da soffrire, soffro volentieri per amore di Dio”.
Da parte sua il medico annotava: “è rassegnato e sereno...mai nessun segno d’impazienza, di sofferenza, di stanchezza nei patimenti si legge nel suo volto. Innalza gli occhi al cielo e con la mano destra, allungando l’indice verso l’alto, par che dica: sia fatta la volontà di Dio … Mi pare di essere stato alla presenza di un animo superiore, di un santo, di un eroe della fede”. Morì il 2 febbraio 1921, alle ore 17,55, mentre fuori le campane suonavano l’Ave Maria.
P. Vincenzo Di Blasio (1)
PREGHIERA DEL LARINGECTOMIZZATO
PER OTTENERE LA PROTEZIONE
DEL BEATO ANDREA CARLO card. FERRARI
A Te, Signore delle voci celesti e terrene,
dei silenzi delle vette e delle distese marine,
delle immense solitudini e del ruggito dei venti,
noi rivolgiamo la nostra preghiera.
Ti parli di noi, come nostro intercessore,
il Beato Andrea Carlo Ferrari che visse il nostro travaglio
e che ora, accanto a Te, allevia e consola la nostra solitudine.
Egli, fra gli spiriti eletti, vicino al Tuo soglio divino,
è nostro Protettore e Padre, come lo fu nel corso
della sua inimitabile missione terrena.
Egli Ti dice di noi, del sacrificio nostro di ogni giorno,
vissuto come offerta alla Tua misericordia.
Ascoltalo, Signore, e per la Sua intercessione
fa’ che viviamo con fede la nostra sofferenza.
Ascoltalo, poiché precede le nostre schiere,
nel silenzioso cammino
verso la Tua sovrumana promessa. Amen.
(1) Il Cardinal Ferrari approvò l’ACIS, l’Azione cattolica italiana sordoparlanti, fondata a Milano da Giovanni De Carlis. (Fonte: storia dei sordi.blogspot.it)