SANTO PADRE NOSTRO FRANCESCO
diacono, fondatore dei tre Ordini,
patrono d’Italia,
patrono d’Italia,
SOLENNITÀ – (bianco)
Convertitosi a Cristo da una giovinezza
gaudente e spensierata, Francesco prende alla lettera le parole dei
Vangelo e fa della sua vita una imitazione di Gesù povero e tutto
proteso a compiere la volontà del Padre. In una conformazione e
trasformazione tale che « da Cristo prese l’ultimo sigillo », come dice
Dante (Paradiso, 11, v.107): « portare le stigmate della Passione nel
suo corpo » (cf Gal 6,17). Francesco si allontana dall’antica e
tradizionale concezione della vita monastica.
Egli crea una « fraternità »; i grandi
ordini francescani che da lui hanno origine — Minori, Conventuali,
Cappuccini — trovano in Francesco più che una regola, uno stile di vita.
La forma di santità vissuta da Francesco si è diffusa nel mondo
attraverso il Terz’Ordine e unisce tutti coloro che pongono lo spirito
al di sopra della lettera e l’amore prima della giustizia. La sua azione
missionaria, la predicazione evangelica di pace e bene sono andate al
cuore dei popoli e delle classi sociali spesso in lotta fra loro.
Pochi uomini hanno avuto tanto influsso
nella società del loro tempo e oltre, come Francesco. La sua visione
ottimistica della creazione, espressa nel Cantico di frate sole, il suo
amore per « madonna Povertà », il suo spirito evangelico intrinsecamente
e dinamicamente innovatore e riformatore in piena adesione alla Chiesa,
sono messaggi vivi per il mondoattuale. Con santa Caterina da Siena è patrono principale d’Italia.
ANTIFONA D'INGRESSO
Rallegriamoci tutti nel Signore
nella solennità del Serafico Padre san Francesco;
con noi gioiscono gli Angeli
e lodano in coro il Figlio di Dio.
nella solennità del Serafico Padre san Francesco;
con noi gioiscono gli Angeli
e lodano in coro il Figlio di Dio.
Francesco, uomo di Dui, lasciò la sua casa e la sua eredità,
si fece piccolo e povero: e il Signore lo prese alla sua sequela.
Si dice il Gloria.
COLLETTA
O Dio, che nel Serafico Padre san Francesco, povero e umile, hai
offerto alla tua Chiesa una viva immagine dei Cristo, concedi a noi di
seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo e di unirci a te in carità e
letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA Sir 50,1.3-7
Dal Libro del Siràcide
Ecco chi nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni fortificò il santuario. Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque, un serbatoio ampio come il mare. Premuroso di impedire la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio.
Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo, quando usciva dal santuario dietro il velo.
Come un astro mattutino fra le nubi, come la luna nei giorni in cui è piena, come il sole sfolgorante così egli rifulse nel tempio di Dio.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 15
R Sei tu, o Signore, l'unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R
SECONDA LETTURA Gal 6,14-18
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del
Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è
stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Parola di Dio.
SEQUENZA
La sequenza è facoltativa, e si può dire anche nella forma breve, iniziando
dalla strofa: Per le piaghe che hai portato ...
Prodìgi nuovi di santità,
degni di lode, apparvero,
stupendi e per noi propizi,
affidati a Francesco.
Agli iscritti al nuovo gregge
è data una nuova legge,
si rinnovano i decreti del Re,
ritrasmessi da Francesco.
Un nuovo ordíne, una nuova vita,
sconosciuti al mondo, sorgono;
la regola emanata ripropone
il ritorno al Vangelo.
Conforme ai consigli del Cristo,
è dettata la regola;
la norma data ricalca
la vita degli Apostoli.
Corda rude, veste dura
cinge e copre senza cura;
il cibo si dà in parsimonia,
son gettati i calzari.
Povertà soltanto cerca,
niente vuole di terrestre;
quaggiù Francesco tutto calpesta:
rifiuta il denaro.
Cerca luoghi solitari,
ove sfogarsi in pianto;
geme per il tempo prezioso
sciupato nel secolo.
In un antro della Verna
piange, prega, proskato a terra,
finché I'anima è irradiata
di celeste arcana luce.
Là, protetto dalle rupi,
è immerso nell'estasi;
il Serafico alla terra
preferisce il cielo.
E, trattato con rigore,
il corpo si trasfigura;
nutrìto della parola di Dio,
rifiuta ciò che è terreno.
Dall'alto, un Serafino alato
gli appare: è il grande Re;
sbigottisce il Padre,
atterrìto dalla visione.
Nelle membra di Francesco,
tutto assorto in orazione,
imprime il Serafino
i segni del Crocifisso.
È suggello al sacro corpo:
piagato mani e piedi,
Íl lato destro è kafitto,
si irrora di sangue.
Si parlano; gli son rivelati
i segreti celesti;
il Santo li comprende
in sublime estasÍ.
Ecco chiodi misteriosi,
fuori neri e dentro splendidi;
punge il dolore, acute
straziano le punte.
Non c'è opera di uomo
sulle piagate membra;
non i chiodi, non le piaghe
impresse la nafura.
***
Per le piaghe che hai portato,
con le quali hai trionfato
sulla carne e sul nemico
con inclita vittoria,
O Francesco, tu difendici
fra le cose che ci awersano,
per poter godere il premio
nell'eterna gloria.
Padre santo e pietoso,
il tuo popolo devoto
con la schiera dei tuoi figli,
ottenga il premio eterno.
Tutti quelli che ti seguono,
siano un giorno uniti in cielo
ai beati comprensori
nella luce della gloria.
CANTO AL VANGELO
R Alleluia, alleluia.
Francesco, povero e umile, entra ricco nel cielo, onorato con inni celesti.
R Alleluia.
VANGELO Mt 11,25-30
+ Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le
hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua
benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il
Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e
colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Si dice il Credo.
PREGHIERA DEI FEDELI
Per intercessione di Francesco d'Assisi, fratello universale ed
esempio di santità, rivolgiamo al Padre la preghiera della Chiesa e del
mondo.
Diciamo insieme: Benedici il tuo popolo, Signore.
- Tu sei santo, Signore, e operi cose meravigliose; rinnova ancora la tua Chiesa con la santità di molti che vivano con semplicità e letizia il vangelo. Preghiamo.
- Tu sei protettore, custode e difensore nostro: difendi il nostro paese da ogni male e custodiscilo nella pace. Preghiamo.
- Tu sei bellezza, umiltà e pazienza: rendi ogni uomo fratello tra fratelli, con tutte le creature canti la tua gloria. Preghiamo.
- Tu sei nostra speranza, nostra fede e carità: insegnaci ad amare il tuo Cristo crocifisso nel volto degli emarginati del nostro tempo. Preghiamo.
- Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene: aiuta i movimenti, le persone, le istituzioni che si ispirano a san Francesco, ad amarti sopra ogni cosa. Preghiamo.
- Tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei: aiuta la nostra comunità a spogliarsi del superfluo, vivendo con fiducia la tua parola. Preghiamo.
Signore, che nel nome di Francesco d'Assisi anche oggi doni alla
Chiesa e al mondo la speranza dell'amore e della pace, ravviva la fede
nel tuo Cristo, perchè tutte le creature ti benedicano e ti servano con
grande umiltà. Per Gesù, immagine del tuo volto, che vive e regna nei
secoli dei secoli. Amen.
SULLE OFFERTE
Accogli i nostri doni, o Signore, e prepara il tuo popolo a celebrare
il mistero della croce, che segnò l'anima e il corpo del nostro Padre
san Francesco. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio proprio
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
V. In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. E’ cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai innalzato san Francesco, per le vie della più sublime povertà ed umiltà, alle vette della perfezione evangelica; lo hai infervorato di ardore serafico per glorificarti con ineffabile giubilo del suo spirito in tutte le opere delle tue mani; e insignito delle sacre stigmate, l’hai additato al mondo quale fedelissima immagine di Cristo crocifisso nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli Angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo, Santo, Santo,…
R. E con il tuo spirito.
V. In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. E’ cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai innalzato san Francesco, per le vie della più sublime povertà ed umiltà, alle vette della perfezione evangelica; lo hai infervorato di ardore serafico per glorificarti con ineffabile giubilo del suo spirito in tutte le opere delle tue mani; e insignito delle sacre stigmate, l’hai additato al mondo quale fedelissima immagine di Cristo crocifisso nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli Angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo, Santo, Santo,…
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Cfr 1Pt 4,13
Gioiosamente partecipò alle sofferenze di Cristo; e ora nella rivelazione della sua gloria esulta.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai accolti alla tua mensa,
fa’ che sentiamo in noi la fiamma viva del tuo amore e,
imitando la carità e il fervore apostolico
del nostro Padre san Francesco,
ci consacriamo al servizio dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
fa’ che sentiamo in noi la fiamma viva del tuo amore e,
imitando la carità e il fervore apostolico
del nostro Padre san Francesco,
ci consacriamo al servizio dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.