venerdì 19 giugno 2015

QUESTION : GIOVANNA D'ARCO ERA TERZIARIA FRANCESCANA?

Per rispondere a questa domanda, CFS ripropone un intervento di Vincenzo Criscuolo, presentato in occasione di un seminario di studi, svoltosi  ad Assisi il 1 ottobre 1995, occasione del centenario della Venerabilità di Giovanna (ad opera del papa francescano Leone XIII) e cinquecentenario della sua proclamazione come seconda patrona di Francia.
Il seminario è stato promosso dalla Provincia Serafica dei Frati minori dell'Umbria e organizzato dall'OFS minori, presso il Protoconvento della Porziuncola.

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GIOVANNA D'ARCO, TERZIARIA FRANCESCANA?

In data anteriore al 1894, il ministro generale dei frati minori Luigi da Parma, scrivendo al papa per sollecitare l'apertura del processo di canonizzazione di Giovanna d'Arco, motivava il suo intervento ricordando le relazioni che vi erano state tra la stessa Giovanna e i francescani.
Ed era vero, anche se poi le relazioni erano state di vario genere, e persino di segno contrario. Ne segnaliamo alcune. Giovanna incontrò il grande predicatore popolare fra Riccardo, da cui peraltro prese subito le dovute distanze a motivo della sua predicazione apocalittica e fanatizzante.
Nella breve sosta che Giovanna fece a Neufchàteau, per tre volte si confessò ai francescani del locale convento. E francescani furono pure i due messi che il tribunale ecclesiastico di Poitiers inviò a Domrémy per avere notizie circa Giovanna e la sua famiglia.
Di tutt'altro segno fu l'intervento di cinque francescani parigini a Rouen, nel tempo in cui si celebrava il processo che portò Giovanna sul rogo. Ad essi il Cauchon affidò il compito di portare a Parigi i dodici articoli relativi ai pretesi errori e colpe di Giovanna, e di sollecitare il giudizio dei dottori della Sorbona.
Finalmente, il santo cardinale francescano Elia de Bourdeille, vescovo di Périguerx, a Giovanna eresse due monumenti.
Anzitutto, tra il 1449 e il1453, per primo ne difese la memoria col dimostrare la realtà delle sue visioni e rivelazioni e, conseguentemente, la ingiustizia della sentenza contro di lei pronunciata dal tribunale di Rouen. Inoltre, fu lui ad erigere a proprie spese, dalle fondamenta, la grande ed artistica chiesa di Santa Caterina di Fierbois, al posto dell'antica chiesetta, distrutta da un incendio, presso la quale, su indicazione di Giovanna, era stata rinvenuta in modo che ha del miracoloso una spada ornata di cinque croci.
Ma fu Giovanna d'Arco francescana?
L'unica testimonianza che fa pensare a questa possibilità la offre la cosiddetta cronaca Morosini, dove, a proposito di Giovanna, si legge che "e iera begina", cioè era beghina, un termine con cui allora, specialmente in Francia, si indicava un seguace del Terz'Ordine della Penitenza (basti citare a questo proposito il titolo di un famoso saggio del Manselli, che suona: "Spirituali e beghini di Provenza").
La possibilità che sia stata terziaria francescana è ammessa dall'Ayroles; Ilario da Barenton parla di "seria probabilità"; altri, meno attenti al fatto che possibilità e probabilità non equivalgono a verità storica, danno per cosa certa che Giovanna fosse terziaria francescana.
Decisamente contrario a questa asserzione è Antonio da Sérent, che ne trattò ampiamente in una relazione tenuta a Rouen nel 1931, nella ricorrenza del quinto centenario del martirio di Giovanna. Dopo aver dimostrato che, in Francia, nella prima metà del secolo XV il Terz'Ordine francescano era praticamente sconosciuto, egli avanza I'ipotesi che, se davvero Giovanna fu terziaria, ella dovette militare piuttosto sotto lo stendardo degli agostiniani, il cui Terz'Ordine, approvato da Bonifacio IX nel 1400, era allora fiorente. D'altra parte, i rapporti di Giovanna con gli agostiniani sono ben documentati.
Antonio da Sérent parla pure di una ceramica di Faenza, del XVI o XVII secolo, conservata presso il Museo Francescano di Roma e raffigurante Giovanna al centro, con intorno il cordone di san Francesco. E siccome ciò contrasta con la sua tesi, egli conclude: "semplice coincidenza". Evidentemente, egli non aveva visto il pezzo originale, poiché si tratta di uno smalto ovale di  Limoges, del secolo XV, e senza alcuna traccia di cordone!
A parte questa estemporanea osservazione, resta il fatto che difficilmente, allo stato attuale della ricerca storica, sono dimostrabili e documentabili relazioni più profonde e incisive tra Giovanna d'Arco e l'Ordine francescano, né può essere accettata come storicamente vera la sua appartenenza all'Ordine francescano secolare.

Gli Atti del seminario sono stati pubblicati dalla Editrice Porziuncola (Assisi, 1996) insieme a quelli di un precedente seminario, dedicato alle figure di Jacopa e Chiara d'Assisi, a chiusura dell'Anno Centenario della nascita di S. Chiara (1994), sotto il titolo "Il carisma materno di Francesco d'Assisi".


Il carisma materno di Francesco D'Assisi

- Jacopa e Chiara
- Il mito della donna dorte nell'immagine di Giovanna D'Arco

Edizioni Porziuncola, Assisi, 1996


IL MITO DELLA DONNA FORTE NELL'IMMAGINE DI GIOVANNA D'ARCO

Programma delle Celebrazioni

Saluto della Ministra Nazionale OFS
Argia Passoni

Saluto del Ministro Provinciale OFM
P. Giulio Mancini

Saluto del Custode Protoconvento Porziuncola
P. Giancarlo Rosati

Il mito della donna forte e la forza della donna
Erminio Gius

Giovanna d'Arco e I'inquisizione
Mariano D'Alatri

Giovanna d'Arco terziaria francescana?
Vincenzo Criscuolo

Dedicato a Giovanna "Le Ditié de Jeanne d'Arc" di Christine de Pizan
Maria Giuseppina Muzzarelli

Giovanna d'Arco: dal processo alla rappresentazione teatrale
Sisto Dalla Palma

Giovanna di Lorena santa di Francia: il coraggio della fede
Alfonso Canziani

Jacopa dei Settesoli e Giovanna d'Arco. la forza della pietà
Lucia Baldo 

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MATERIALI PUBBLICATI

BIBLIOGRAFIA

Jeanne dArc, son tertiairat, son étendard et I'ouvrage de M. Adrien Harmand, in Etudes franciscaines 43 (1931) 546-556, 662-683; 44 (1932) 360-373: Ar.r-ronÉ pe SenrNr..Ieanne d'Arc et l'Ordre àe saint-FranEois, in Revue d'histoire franciscaine 8 (1931) 261-292.

VIDEO


Festival della Mente - Sarzana 2014
COME PENSAVA UNA DONNA NEL MEDIOEVO: GIOVANNA D'ARCO

intervento di Alessando Barbero