martedì 2 giugno 2020

PER CONOSCERE LA B. MICHELINA METELLI - MALATESTA, TERZIARIA FRANCESCANA DI PESARO


19 giugno
B. MICHELINA METELLI-MALATESTA
Pellegrina in Terra Santa
Francescana Secolare





Pesaro, 1300 - 19 giugno 1356




Martirologio Romano: A Pesaro, beata Michelina, vedova, che donò tutti i suoi beni ai poveri e, vestito l’abito del Terz’Ordine di San Francesco, mendicando il pane condusse una vita umile e disciplinata dall’Osservanza.

Martirologio Francescano: In Pesaro, nelle Marche, la Beata Michelina Metelli-Malatesta, Vedova del Terz'Ordine, la quale nata da illustre prosapia, attese sempre alle opere di carità e di penitenza e in vita e dopo la morte risplendette per miracoli. Il suo culto fu approvato dal Papa Clemente XII (1356)

Martirologio di Terra Santa: In Pesaro, Marche, la Beata Michelina Metelli-Malatesta da Pesaro, Vedova, Terziaria Francescana. Donna di vita penitente e pellegrina in Terra Santa, rifulse in vita e in morte per i miracoli. Il Papa Clemente XII ne approvò il culto tributatole "ab immemorabilis. (1356)


Si scrive della Beata Michelina
nel profilo del Beato Cecco da Pesaro


La Beata Michelina nacque a Pesaro nel 1300. ll padre, Antonio dei Pardi, era di condizione molto agiata, la madre non le era di meno. Appena compiuti i dodici anni fu dai genitori data in sposa ad un nobile Malatesta, il quale morì dopo otto anni di matrimonio, lasciandola con l'unico figlio, Pardino.
In quel tempo arrivò a Pesaro dalla Siria una santa donna, chiamata suor Soriana, perchè vestiva come una suora. Michelina, affascinata dalle sue virtù, la volle ospite in casa sua e con il passare dei giorni senti nascere nell'animo il desiderio di praticare la perfezione evangelica; ma l'attaccamento alle sue ricchezze, I'amore per l'unico figlio e la vanità femminile ancora glielo impedivano.
Un giorno Soriana, trovandosi insieme con Michelina nella chiesa di San Francesco, rapita in estasi, sentì una voce che l'assicurava che presto Michelina l'avrebbe seguita per la stessa via. Una conferma la ricevettero entrambe mentre erano ulteriormente in preghiera davanti al crocifisso. Una misteriosa coincidenza poi sembrò confermare quella voce: il piccolo Pardino, colpito da un attacco di epilessia, mori dopo poco tempo.

Terziaria francescana
Ora bisognava liberarsi delle ricchezze e rinunciare alle vanità del mondo: consigliata da Soriana entrò nel terz'Ordine Francescano e fece voto a Dio di vivere in obbedienza, povertà e castità, portando così per la prima volta a Pesaro il Terz'Ordine (chiesa di S. Francesco). Dopo questo importante passo, Soriana scomparve dalla scena. Michelina procedendo nella via della santità, volle vivere alla lettera le parole del Vangelo: vendette tutti i suoi beni e le sue gioie e il ricavato lo distribui ai poveri.
Divenne presto un esempio di vita cristiana per i concittadini. Di buon mattino si levava per recarsi in chiesa a pregare e successivamente si dedicava a servire i poveri e i malati, elemosinando umilmente cibo per sé e per i poverelli.

Fondatrice di un ospedale
Nel 1347 insieme al beato Cecco, rientrato da un pellegrinaggio ad Assisi, fondò la Confraternita della Santissima Annunziata che aveva lo scopo di servire gli infermi degli ospedali e di seppellire i morti e alla quale donò la sua casa che aveva nel quartiere di San Nicolò a Pesaro.
Stando alla tradizione, Michelina non mangiava mai carne e spesso digiunava a pane ed acqua convinta che la gola fosse nemica della castità; si dice pure che Cristo le avesse parlato più volte dalla croce. Nella sua cappella si conservano ancora il suo cilicio di crine di cavallo, il cerchio di ferro che portava sulla vita e le funicelle con le quali si percuoteva durante le processioni.

Pellegrina in Terra Santa
La devozione alla passione di Gesù, oggetto continuo delle sue meditazioni, la invogliò a visitare i Luoghi Santi e infatti riuscì ad attuare il suo desiderio con un pellegrinaggio in Palestina. Visitò ad uno ad uno i luoghi santificati dalla presenza di Gesù, di Maria e degli apostoli. È più facile immaginare che descrivere le consolazioni spirituali provate in questo pellegrinaggio. Il luogo preferito da Michelina durante il suo soggiorno a Gerusalemme fu la basilica del Santo Sepolcro e Monte Calvario. Un giorno, mentre pregava in questo santuario, fu rapita in estasi; il Salvatore, apparendole, la illuminò e la consolò in modo così meraviglioso, che ritornata in sè stessa, parlò con tale ardore della passione di Cristo da commuovere quanti l'ascoltavano.




Questa straordinaria estasi è stata immortalata dal pittore Federico Barocci nel quadro datato 1606, ora nella Pinacoteca Vaticana dopo che era stato asportato dalla chiesa pesarese di San Francesco (la stessa dove divenne terziaria francescana) nella quale fu posta una copia del pittore locale Giovanni Battista Consoli.

Ritornò in Italia portando con sè i più dolci ricordi di quell'indimenticabile pellegrinaggio.
Durante il viaggio di ritorno dalla Terra Santal'imbarcazione, giunta nel golfo di Venezia, fu assalita da una improvvisa tempesta che impediva ogni controllo della barca, ma di fronte alla disperazione dell'equipaggio Michelina con la preghiera ottenne che il mare si calmasse miracolosamente.




Epilogo

La beata, consumata da digiuni e penitenze e assalita da febbre, mori santamente a Pesaro nel quartiere di San Cassiano, il 19 giugno 1356, festa della SS.ma Trinità, dopo aver chiesto perdono alle persone che la circondavano ed aver assicurato la sua protezione sulla città.
Il suo corpo fu devotamente portato dal popolo fino alla chiesa di San Francesco dove, per i numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione, nel 1362 Pandolfo Il dei Malatesti (+1373), scampato di ritorno dalla Terra Santa ad una tempesta grazie all'intercessione della beata Michelina, donò l'arca in cui fece riporre il corpo della beata e che si vede sul lato destro della cappella a lei dedicata nella chiesa di san Francesco (oggi Santa Maria delle Grazie).


Qui nel 1420 al centro dell'altare fu posto il polittico dipinto da Iacobello del Fiore.

L'urna attuale che racchiude il suo corpo fu donata dal papa urbinate Clemente XI nel 1708 e restaurata nel 1919.
Eletta compatrona della città di Pesaro, il suo culto ininterrotto fu riconosciuto nel 1737 da papa Clemente XII. La sua memoria liturgica coincide con il giorno del suo transito al cielo, il 19 giugno.


PREGHIERA

 
O Dio, che hai dato al mondo il tuo Vangelo come fermento di vita nuova, 
per |'intercessione della Beata Michelina da Pesaro, 
concedi a quanti vivono la loro quotidiana esperienza al servizio della comunità umana, 
di portare nelle realtà terrestri l'autentico spirito del Cristo, per l'edificazione del tuo regno. 
Per Cristo nostro Signore. Amen.


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Testi di Silvano Bracci, in La Marca francescana Terra dei fioretti, anno IV, n. 5, sett-ott 2011 - Giuliano Ferrini, Un santo al giorno. Con i santi francescani verso il terzo millennio, Edizioni Francescane-Convento Osservanza, Cesena, 4 ed., 1995.


APPROFONDIMENTO

Sito esterno consigliato: Dizionario Treccani