Si celebra oggi 30 aprile 2021 a Caracas la Messa con il rito di beatificazione del medico, scienziato e terziario francescano José Gregorio Hernández Cisneros (18641919). Il Papa per l’occasione ha registrato un videomessaggio indirizzato al popolo del Venezuela. «Vi confesso – dice Bergoglio – che non ho ma incontrato un venezuelano, qui in Vaticano, sia in piazza sia in udienza privata, che, a metà della conversazione, alla fine non mi dicesse: quando è la beatificazione di Gregorio? Lo portavano nell’anima. Ebbene, ora si realizza questo desiderio ». «La beatificazione del dottor José Gregorio ha luogo in un momento particolare, difficile per voi – dice sempre Bergoglio – come i miei fratelli vescovi, conosco bene la situazione che subite, e sono consapevole che le vostre prolungate sofferenze e angosce sono state aggravate dalla terribile pandemia». Beatificazione che è quindi «una benedizione speciale di Dio per il Venezuela, e ci invita alla conversione verso una maggiore solidarietà degli uni con gli altri, per produrre tutti insieme la risposta del bene comune tanto necessaria affinché il Paese riviva, rinasca dopo la pandemia con spirito di riconciliazione». «Siate capaci di riconoscervi reciprocamente come uguali, come fratelli, come figli di una stessa patria» è l’incoraggiamento del Pontefice, richiamando la figura del nuovo beato, «un vecchio proverbio dice “o ci salviamo tutti o non si salva nessuno”, il cammino è comune, di tutti. Cerchiamo il cammino dell’unità nazionale, e questo per il bene del Venezuela ». (Red.Cath.)
Santi, Beati e Testimoni della fede dell'Ordine Francescano Secolare / Terz'Ordine francescano
giovedì 29 aprile 2021
Bergoglio: Dal beato terziario francescano Hernàndez la via della solidarietà con tutti
Si celebra oggi 30 aprile 2021 a Caracas la Messa con il rito di beatificazione del medico, scienziato e terziario francescano José Gregorio Hernández Cisneros (18641919). Il Papa per l’occasione ha registrato un videomessaggio indirizzato al popolo del Venezuela. «Vi confesso – dice Bergoglio – che non ho ma incontrato un venezuelano, qui in Vaticano, sia in piazza sia in udienza privata, che, a metà della conversazione, alla fine non mi dicesse: quando è la beatificazione di Gregorio? Lo portavano nell’anima. Ebbene, ora si realizza questo desiderio ». «La beatificazione del dottor José Gregorio ha luogo in un momento particolare, difficile per voi – dice sempre Bergoglio – come i miei fratelli vescovi, conosco bene la situazione che subite, e sono consapevole che le vostre prolungate sofferenze e angosce sono state aggravate dalla terribile pandemia». Beatificazione che è quindi «una benedizione speciale di Dio per il Venezuela, e ci invita alla conversione verso una maggiore solidarietà degli uni con gli altri, per produrre tutti insieme la risposta del bene comune tanto necessaria affinché il Paese riviva, rinasca dopo la pandemia con spirito di riconciliazione». «Siate capaci di riconoscervi reciprocamente come uguali, come fratelli, come figli di una stessa patria» è l’incoraggiamento del Pontefice, richiamando la figura del nuovo beato, «un vecchio proverbio dice “o ci salviamo tutti o non si salva nessuno”, il cammino è comune, di tutti. Cerchiamo il cammino dell’unità nazionale, e questo per il bene del Venezuela ». (Red.Cath.)