mercoledì 26 maggio 2021

SANTA MARIA ANNA DI GESU' DE PEREDES Y FLORES, la terziaria francescana patrona dell'Ecuador

  

26 Maggio

Santa
 MARIA ANNA DI GESU'
DE PEREDES Y FLORES
(Mariana)
Vergine
Terziaria francescana







Quito, Ecuador, 31 ottobre 1618 – 26 maggio 1645


Quito, capitale dell’Ecuador, apparteneva al Perù quando Maria Anna Paredes y Flores nacque da nobile famiglia spagnola. I suoi genitori morirono quando lei era ancora molto giovane, lasciandola alle cure di una sorella sposata. Le fu concesso di ricevere la prima comunione a soli sette anni, e a dodici espresse il desiderio di andare a convertire il Giappone al cristianesimo. I vari tentativi per permetterle di entrare in convento fallirono e così decise di vivere come eremita nella casa del cognato, sotto la direzione dei gesuiti. Gli anni successivi vengono descritti dai suoi biografi come un periodo di straordinarie penitenze e austerità, tanto da apparire ai nostri occhi poco credibile: ciò potrebbe dipendere dalla tendenza a esagerare, tipica degli agiografi, e dal loro desiderio di voler scrivere una Vita “mig1iore" di quelle di altri santi, ricordando anche che S. Rosa da Lima (23 ago.) era morta a soli trentun anni nel 1617, poco prima della nascita di Maria Anna, al termine di un’esistenza caratterizzata da grandi penitenze e solitudine. A Maria Anna, come detto, condusse un regime di vita basato solo sulla soddisfazione delle più elementari necessità fisiche, ricevette molti benefici spirituali ed ebbe il dono delle guarigioni e della profezia. Nel 1645 Quito fu devastata da un terremoto e da un’epidemia: Maria Anna offri pubblicamente la sua vita nella cattedrale come vittima di espiazione per i peccati del popolo; il terremoto non si ripeté, l’epidemia fu debellata, mentre Maria Anna veniva colpita da una serie di malattie che l’avrebbero condotta alla morte, ancora giovane, il 26 maggio 1645. Divenuta a un certo punto della sua vita terziaria francescana, era nota come il “giglio di Quito”. Fu beatificata nel 1854 e canonizzata nel 1950. (1)

A ventuno anni, il 6 novembre 1639, fu accolta nel Terz’Ordine Francescano (oggi Ordine Francescano Secolare). E' patrona dell'Ecuador.



Martirologio Romano: A Quito in Ecuador, santa Marianna di Gesù de Paredes, vergine, che nel Terz’Ordine di San Francesco consacrò la propria vita a Cristo e dedicò le proprie forze ai bisogni degli indigeni poveri e dei neri.

Martirologio Francescano: In Quito, nell'Equatore d'America, la Santa Maria Anna di Gesù de Paredes, Vergine del Terz'Ordine della Penitenza, di vita innocentissima e insieme penitentissima, la quale da Pio IX fu iscritta nell'albo dei Beati e da Pio XII in quello dei Santi.



BIOGRAFIA



Maria Anna di Gesù de Paredes y Flores é la prima santa della repubblica dell'Ecuador ed e stata proclamata eroina nazionale.

Nacque a Quito il 31 ottobre 1618, ottava ed ultima dei figli del capitano spagnolo Gerolamo Flores de Paredes, nato a Toledo, e di Maria Anna Granobies Jaramillo, nata a Quito. Rimasta orfana di padre a quattro anni e di madre a sei, fu educata da sua sorella maggiore Girolama, sposata al capitano Cosma de Casa Miranda.

Incline fin dall'infanzia agli esercizi di pietà e di mortificazione, fece la prima comunione a sette anni, e fece pure il voto di verginità, prendendo il nome di Maria Anna di Gesù. Fece gli esercizi spirituali e, come Santa Teresa, volle fuggire di casa, con una sua cugina, per evangelizzare gli indios Mainas. Questa iniziativa non ebbe successo cosi come quella di ritirarsi in una cappella ai piedi del vulcano Pichicha, per implorare dalla Madonna la protezione contro i pericoli del vulcano. La sua famiglia non riuscì ad ottenerle ii permesso di entrare tra le Francescane; allora ella decise di entrare nel terz’Ordine di San Francesco e si ritirò in una camera della propria casa, si vestì di un saio marrone ed inizio una vita di completo raccoglimento, di lunghe preghiere e di terribili penitenze. Queste austerità non mutarono il suo carattere giulivo suonava la chitarra, consolava i disgraziati, riconciliava negri ed indios cui insegnava non solo a leggere e scrivere, ma anche a suonare e cantare ed operava miracoli. 

La sua salute però risenti delle penitenze a cui s'aggiunsero penosi prelievi di sangue da parte dei medici. "Maria Anna di Gesù de Paredes - disse Papa Pio XII per la canonizzazione - sebbene fosse modello d'innocentissima vita, tuttavia per espiare i peccati degli altri affliggeva il suo corpo verginale con volontarie mortificazioni e austeri digiuni, con aspri cilizi e duri flagelli. Con una pesante croce sulle spalle ripercorreva a tappe l'itinerario della passione di Cristo e, pienamente ricordando i dolori del Redentore e riamandolo intensamente, si effondeva in calde lacrime. Dormiva assai brevemente adagiata sul pavimento, trascorrendo buona della notte in ginocchio, in pia contemplazione e preghiera". 

In occasione dei terremoti e delle epidemie verificatesi a Quito nel 1645, Maria Anna (Mariana, la chiamavano i contemporanei) offrì la vita per i suoi concittadini. Nel romitaggio fu assalita da febbre alta e da atroci dolori. Man mano che la malattia della Santa progrediva il contagio della citta andava diminuendo, il terremoto, invece era cessato nel momento della sua eroica offerta. Negli ultimi tre giorni ella perse persino la parola e solo all’ultimo giorno accettò di farsi stendere in un letto. Da tempo aveva espresso ai famigliari il desiderio di essere rivestita, dopo morta, dell’abito francescano, che teneva sempre nella sua celia, mentre da molti anni portava lo scapolare e il cingolo del terz’Ordine Serafico, presi dalle mani dei Frati Minori, per consiglio del suo confessore. 

Predisse il giorno e l'ora del suo passaggio dalla terra al cielo, che avvenne alle ore 22 del 26 maggio 1645. Aveva 26 anni, 6 mesi e 26 giorni di età. La sua morte fu pianta da tutta la città. Sulle labbra di tutti vi era questa parola: “E morta la Santa”. I funerali furono un trionfo, un'esplosione di riconoscenza e di profonda venerazione per la mirabile concittadina, per la generosa vittima, per la loro salvatrice. Beatificata nel 1853, è stata proclamata santa da papa Pio XII il 9 luglio del 1950: è la prima santa della repubblica dell'Ecuador, dove è conosciuta con l'appellativo di "giglio di Quito". (2)


PREGHIERA


O Dio, che in un mondo così corrotto hai fatto fiorire Santa Maria Anna come giglio tra le spine, modello di vita illibata e di costante mortificazione, fa’ che anche noi,
liberi dai fermenti del male, siamo infiammati da un vivo desiderio di santità.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.


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(1) Alban Butler, Primo grande dizionario dei santi, Piemme, Casale Monferrato (AL), 2001.
(2) Giuliani Ferrini, Un Santo al giorno. Con i santi francescani verso il terzo millennio, Edizioni francescane - Convento dell'Osservanza, Cesena (Forlì) 1995.