domenica 2 luglio 2017

S. MARIA MADDALENA POSTEL, LA TERZIARIA FRANCESCANA CHE SFIDO' LA RIVOLUZIONE FRANCESE. FONDATRICE DI UN ISTITUTO RELIGIOSO, PROMOSSE SCUOLE "SENZA CASTIGHI".




16 luglio
SANTA MARIA MADDALENA POSTEL

al secolo Julie-Françoise-Cathérine
Terziaria Francescana, poi fondatrice delle S.M.M.P.



Barfleur, 28 novembre 1756 -  Saint-Sauveur-le-Vicomte, 16 luglio 1846
(Francia)


Un piccolo seme di speranza per una Francia scossa dalla violenza: anche questa fu l'eredità di santa Maria Maddalena Postel, religiosa della Normandia che fin da giovane si dedicò alle nuove generazioni. Nata il 28 novembre 1756 a Barfleur e battezzata con il nome di Giulia, durante la furia della rivoluzione francese aiutò i sacerdoti perseguitati e organizzò gruppi di catechisti. Nel 1798 divenne Terziaria Francescana prendendo il nome di Maria Maddalena. Nel 1805 aprì una scuola a Cherbourg con alcune compagne: era il nucleo della sua fondazione, le “Suore cristiane della misericordia”. A caratterizzare il loro metodo c'era una scelta inedita per l'epoca: nelle loro scuole non erano previsti “castighi”. Nel 1832 l'abbazia di Saint-Sauveur-le-Vicomte divenne la casa madre della congregazione. La fondatrice morì nel 1846. (Matteo Liut)


Martirologio Romano: Nel territorio di Saint-Sauveur-le-Vicomte nella Normandia in Francia, santa Maria Maddalena Postel, vergine, che sempre nella stessa persecuzione, all'avvenuta espulsione dei sacerdoti, impegnò ogni suo avere per i malati e i fedeli e, tornata la pace, fondò e resse in estrema povertà la Congregazione delle Figlie della Misericordia per provvedere alla formazione cristiana delle ragazze povere.


culto: Papa Pio X approvò il primo miracolo attribuito all'intercessione di Maria Maddalena Postel con il breve del 22 gennaio 1908: la cerimonia di beatificazione venne celebrata il 17 maggio successivo. È stata canonizzata da papa Pio XI il 24 maggio del 1925.


  • biografia

I suoi sono contadini agiati e la mandano anche alle scuole superiori, dalle benedettine. Pare che debba farsi monaca anche lei. Ma Giulia Francesca Caterina (questi i nomi di battesimo) Postel non punta all'abbazia. Pensa alla quantità scandalosa di ragazze che la povertà condanna all'ignoranza e all'inferiorità. Crea in paese una scuola per loro: studi elementari, catechesi, economia domestica, "per allevare madri e donne cristiane atte a creare dei focolari dove fosse piacevole vivere". Si, piacevole. E per cominciare, la sua scuola non prevede castighi.

Ecco la Rivoluzione Francese (1): guerra alla Chiesa, clero disperso, e lei a Barfleur, chiusa la scuola, custodisce arredi liturgici e libri dei sacerdoti fuggiti. Il vescovo la incarica di tenere in casa l'eucarestia. Organizza messe clandestine, istruisce gruppi di catechisti per il dopo rivoluzione.

SULLE ORME DI S. GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE.

Tornata la calma, eccola aprire una scuola a Cherbourg, con due compagne e l'aiuto di Padre Cabart. Il vescovo, nel 1806-7, accoglie i loro voti religiosi dando origine alla Congregazione delle figlie della Misericordia. Che al principio sono quattro, guidate da lei che ha preso il nome di Madre Maria Maddalena. L'insegnamento si ispira ai principi dei Fratelli delle scuole cristiane, e la domanda di istruzione è enorme. Man mano che crescono di numero, le suore sono chiamate in tutta la Normandia. Dopo molte peregrinazioni, la congregazione troverà sede stabile a Tamerville, dove accanto alla "scuola senza castighi" c'è un laboratorio femminile con regolare paga.

Roma richiede che l'istituto abbia una sua casa madre, e Maria Maddalena lavora a rendere abitabile un'abbazia diroccata, ricevuta a Saint-Sauver-le-Vicomte (2). Roma vuole che le suore-maestre siano anche infermiere: e lei risponde di si. Restaura conventi e chiese, ne costruisce di nuovi, ma il suo capolavoro restano le suore formate da lei con la pedagogia del sorriso anche quando era esausta per i digiuni e per il dormire poco. Le suore sono chiamate da tutti, in Normandia e in altre regioni. Neanche in morte, a novant'anni, lei perde il sorriso, e subito la chiamano santa. Pio XI la canonizzerà nel 1925; i suoi resti riposano a Saint-Sauver-le-Vicomte.





(1) Lo scoppio della Rivoluzione Francese portò alla soppressione degli ordini religiosi il 13 febbraio 1790 e alla promulgazione, il 12 luglio dello stesso anno, della Costituzione civile del clero che impose il 27 settembre ai sacerdoti il giuramento di fedeltà.
A Barfleur i due preti che rifiutarono dovettero fuggire in esilio in Inghilterra, lasciando alla Postel i vasi sacri e la biblioteca.
Nel 1791 quando la legge francese vietò anche la conservazione del SS. Sacramento nelle chiese, il vescovo della diocesi autorizzò Giulia Postel a conservare presso la sua abitazione l'eucarestia, a comunicarsi da sola e ad amministrare il viatico ai moribondi, a nascondere i sacerdoti fuggitivi e organizzare loro messe notturne.
Ella, comunque, mai tralasciò il suo impegno di maestra di scuola e di catechista. A 35 anni d'età, la Postel iniziò così un'inedita forma di apostolato al servizio della chiesa, a tal punto da essere definita "fanciulla-sacerdote" (la "vierge-pretre").
Il 13 febbraio 1798 divenne terziaria francescana.

(2) Passata la burrasca della Rivoluzione, Giulia riorganizzò le giovani che aveva educato in gruppi di catechiste per riparare i danni morali prodottosi soprattutto nei villaggi e nelle campagne. (...) Oltre a sottoporsi agli esami di stato per poter essere direttrice, dovette, in seguito al Concordato (tra Stato e Chiesa, ndr), cercare una casa-madre affinchè il suo istituto potesse venire legalmente riconosciuto.
Nel 1832 acquistò a tale scopo l'ex-monastero benedettino di Saint-Sauver-le-Vicomte. (...)
All'età di settantasei anni, con le sue consorelle, non esitò ad impegnarsi con il loro lavoro manuale alla ricostruzione dell'antico monastero, affianco del quale nacquero in breve tempo un orfanotrofio, una scuola primaria gratuita e un collegio per ragazze benestanti. Organizzò anche un'efficente azienda agricola che impegnava le suore e dalla quale ricavavano quanto necessario alla loro sussistenza.


Fonti: I Santi nella Storia, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006; per le note: F. Lovison in Il grande libro dei Santi, dizionario enciclopedico, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo,1996.


Preghiera
 



O Dio, che in Santa Maria Maddalena Postel

hhai dato alla tua Chiesa un luminoso esempio di carità per i poveri,
gli umili, l'infanzia abbandonata,
di altissima contemplazione e fede intrepida,
concedi anche a noi di vivere fedelmente la nostra vocazione,
perchè risplenda nelle nostre opere la tua luce.
Per Cristo nostro Signore.
Amen


_____________________________________________________



« Sto bene perché sto come vuole il buon Dio. »

Per approfondire: (Sito esterno) vedi in Catophedia

_____________________________________________________


  • collegamenti
    LA CONGREGAZIONE



Sito delle S.M.M.P

(Suore di Santa Maria Maddalena Postel)
cui scopo è l'istruzione ed educazione cristiana della gioventù
e la cura dei malati, anche a domicilio.


a cura di Marco Stocchi