sabato 16 maggio 2020

PER CONOSCERE IL BEATO GHERARDO DI VILLAMAGNA Francescano secolare



25 maggio
B. GERARDO MECATTI DA VILLAMAGNA

Cavaliere dell'Ordine Gerosolimitano

Pellegrino
Eremita del Terzo Ordine Francescano
Francescano Secolare








† Villamagna, Firenze, 1245 circa




Martirologio Romano: A Villamagna vicino a Firenze, commemorazione del beato Gerardo Mecatti, che, seguendo con passione l’esempio di san Francesco, distribuì i propri beni ai poveri e, ritiratosi in un eremo, per amore di Cristo si adoperò nell’accoglienza ai pellegrini e nell’assistenza agli infermi.

Martirologio Francescano: In Firenze, il Beato Gerardo Mecatti da Villamagna, Confessore, Cavaliere Ausiliario Gerosolimitano, alunno del Terz'Ordine Serafico, illustre per amore alla vita contemplativa e per la pratica della penitenza. Il suo culto immemorabile fu riconosciuto dal Pontefice Geregorio XVI (1276).

Martirologio di Terra Santa: In Firenze, Beato Gerardo Mecatti da Villamagna, Confessore, Cavaliere Ausiliario Gerosolimitano, pellegrinò due volte nei Luoghi Santi e visse sette anni in Terra Santa assistendo gliammalati e aiutando i pellegrini. Tornato in Italia divenne alunno del Terz'Ordine Serafico vivendo da eremita. Illustre per amore alla vita contemplativa e per la pratica della penitenza, il suo culto immemorabile fu riconosciuto dal Pontefice Geregorio XVI (1276).


Si disputa sul giorno e sull'anno della morte, che è fissato al 1242, al 1245, al 1254 o al 1276; per quanto riguarda il giorno si pensa al 13 o al 25 magg. Il Papebroch giudica poco probabile il 1276 perché si dovrebbe attribuire al beato oltre un secolo di vita, contrariamente ai dati della Vita più antica. Il Martyr. Franc. preferisce, invece, quest'ultima data, però non accenna all'anno di nascita; le Vies des Saints optano per il 1245. Il problema resta pertanto aperto. Il culto del Mecatti fu confermato da Gregorio XVI il 18 magg. 1833, dopo regolare processo. La sua festa nel Martyr. Franc. è iscritta al 25 maggio. (Bibliotheca Sanctorum)



Bicci di Lorenzo
San Ludovico di Tolosa tra il Beato Gherardo di Villamagna e S. .Antonio da Padova
coll. privata


Gherardo, nato a Villamagna, lungo l'Arno, a monte di Firenze, figlio di contadini, restò orfano a dodici anni. Nel 1195 partecipò alla liberazione della città di Gerusalemme come scudiero di un cavaliere dell'Ordine di San Giovanni e fu fatto prigioniero dai Turchi. Tornato libero, visitò devotamente i Luoghi Santi, dopodichè tornò a Villamagna, fermandosi presso una chiesetta non lontana dall'abitato. Questa chiesa esiste ancora, ed è intitolata al Beato Gerardo. Nel suo interno si conserva l'arca con le reliquie dell'antico e sfortunato crociato.
Le peripezie del giovane non erano finite. Qualche anno dopo, riprese il mare, con un gruppo di venti cavalieri, diretti in Siria, e quella volta furono i pirati che gli resero difficile il viaggio e precaria la vita. Tornato una seconda volta in Palestina, il Beato di Villamagna si consacrò totalmente alla preghiera ed all'esercizio della carità, specialmente verso i malati e i pellegrini. Vi restò sette anni, fino a quando cioè, non si accorse di essere fatto segno a manifestazioni di venerazione, alle quali, il Beato volle fuggire, per umiltà.


Il Beato Gherardo conobbe Francesco d'Assisi che lo accolse come Terziario.
Nella località l' Incontro,il Beato costruì un oratorio dedicato alla Madonna. Questo oratorio divenne poi chiesa
di S. Donnino, alla quale, nel 1700, fu annesso il convento fondato da San Leonardo da Porto Maurizio

Rientrato in italia, volle conoscere San Francesco dalle cui mani prese l'abito di terziario. E come terziario ritornò al suo oratorio presso Villamagna, questa volta per non muoversi più.
O meglio per muoversi ancora e spesso, fino alla sommità della collina fiorentina dell'incontro, in mezzo a folti boschi, dove il beato Gherardo costruì con le proprie mani un altro oratorio, dedicato alla Madonna. Fu quella la primitiva costruzione della chiesa che ancora oggi esiste, compresa entro un semplice e suggestivo convento. Ma il convento francescano de|l'lncontro non venne costruito dal Beato Gerardo. Lo fondò un altro Santo, Leonardo da Porto Maurizio, quasi cinque secoli dopo, continuando e completando l'opera del suo collega in santità.

 

Il Beato Gherardo è raffigurato spesso con la croce dell'Ordine Gerosolimitano
e in mano un ramoscello con ciliege, in relazione al miracolo di aver trovato un albero di ciliegio
con i frutti maturi in pieno inverno, per soddisfare un malato che in punto di morte gliene fece richiesta.
La tradizione popolare ci dice inoltre che in ricordo di questo prodigio fino al Settecento, ogni tre anni, si teneva a Villamagna la processione con le reliquie del Beato Gherardo, durante la quale si distribuivano le ciligie benedette.

"La fama di santità e la voce di prodigi da lui operati si divulgò subito dopo la sua morte: in particolare gli si riconobbe il potere di intervenire per liberare le campagne da fenomeni atmosferici dannosi, quali la grandine, la siccità e le piogge eccessive: tutti fenomeni che,danneggiando il raccolto, mettono a rischio la sopravvivenza dei contadini."
cfr. il blog Casale Fontibucci

Operò alcuni miracoli: una volta fece trovare ciliege mature sull'albero per soddisfare i desideri di un malato; un'altra volta dovendo trasportare materiale per la costruzione del proprio eremo, e rifiutandosi un contadino di prestarglì i buoi, trovò subito due paia di giovenchi che, docili, lo trasportarono dove lui indicò. Ogni settimana visitava in pio pellegrinaggio tre santuari, per suffragare le anime del purgatorio, per ottenere la remissione dei peccati e perla conversione degli infedeli. Mori il 25 maggio 1270 all'età di 96 anni.
I poveri contadini del luogo lo fecero oggetto fin da subito della più genuina devozione popolare, ma l’eco della sua fama giunse anche in città, tanto che il Boccaccio cita nel Decameron «l’un de’ zoccoli di san Gherardo da Villamagna» (VI giornata, novella X). E quando dice zoccoli, sta ad indicare l'umile origine contadina del nostro Beato.
Il culto del Beato Gerardo fu confermato da Gregorio XVl il 18 marzo 1833.
 
 

Oratorio del Beato Gherardo (loc. Bagno a Ripoli) dove condusse vita eremitica

Gherardo avrebbe costruito lui stesso un oratorio dedicato a San Giovanni in Jerusalem
e dove nel marzo del 1277 venne sepolto; il suo corpo ora è conservato nella pieve di Villamagna.



  • PREGHIERA
O Dio, 
che hai ispirato al Beato Gerardo da Villamagna di ritirarsi nell'eremo, 
per sevirti in un modello sublime di vita cristiana, 
concedi anche a noi per sua intercessione
di superare i nostri egoismi, per amare te sopra ogni cosa. 
Per Cristo nostro Signore.
Amen.