giovedì 6 maggio 2021

Beata ANNA ROSA GATTORNO Vedova, Francescana secolare e fondatrice delle Figlie di Sant'Anna


6 Maggio

Beata
 ANNA ROSA GATTORNO
Vedova, Terziaria francescana
Fondatrice delle Figlie di Sant'Anna








Genova, 14 ottobre 1831 - Roma, 6 maggio 1900


Le famiglie ferite da povertà, crisi economica, sofferenze legate a malattie e lutti hanno nella beata Anna Rosa Gattorno un'autentica "madre". Innanzitutto perché lei, nata a Genova nel 1831 da famiglia agiata, anche se andò maturando la scelta di una vita religiosa non abdicò mai al suo compito di accudire i figli, avuti con il marito morto nel 1858. Erano sposi da sei anni e la loro vita era stata segnata da gravi rovesci economici e da una malattia che segnò per sempre la primogenita. Vedova, Anna Rosa perse anche l'ultimo figlio. Lei offrì tutto al Signore, compresa la sua vita, e si dedicò ai malati, agli ultimi, facendosi terziaria francescana. Nel 1866 a Piacenza fondò le Figlie di Sant'Anna. Nel 1878 le prime religiose della congregazione partirono missionarie. La fondatrice morì nel 1900. (Matteo Liut)

Il 24 settembre 1861 emise nella chiesa di San Francesco d'Albaro la professione della regola del Terz'Ordine Francescano; tre anni prima aveva indossato la tonaca dei figli di san Francesco, che portava sotto le vesti secolari cinta da un grosso cordone. "Questo buon Padre - scrive - lo elessi mio avvocato e protettore dell'anima mia". Infatti non poteva non trovare nello stimmatizzato della Verna, viva copia del Crocifisso, il suo modello di vita crocifissa (Lazaro Iririarte, OFM Capp. (1) ). 




Martirologio Romano: A Roma, beata Anna Rosa Gattorno, religiosa, che, madre di famiglia, rimasta vedova, si consacrò interamente al Signore e al prossimo e istituì le Figlie di Sant’Anna Madre di Maria Immacolata, adoperandosi in tutti i modi per i malati, gli infermi e l’infanzia abbandonata, nel volto dei quali contemplava Cristo povero.

Martirologio Francescano: In Roma, natale della Beata Rosa Gattorno, Vedova del Terz'Ordine Serafico, la quale fondò l'Istituto delle Figlie di Sant'Anna e dopo una vita di rigida penitenza e di ammirabile carità passò agli eterni riposi (1900). 





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BIOGRAFIA

La Beata Anna Rosa Gattorno nasce a Genova il 10 ottobre 1831. All'età di 21 anni sposa il cugino Girolamo Custo; si trasferiscono a Marsiglia, ma per un dissesto finanziario sono costretti a tornare a Genova. La primogenita Carlotta, in seguito a malattia, diventa per sempre sordomuta; il marito muore dopo meno di sei anni di matrimonio; dopo qualche mese muore anche il figlio più piccolo. 
Tutte queste tragedie portano Anna Rosa a un cambiamento radicale che lei chiama “conversione”, ovvero alla sua offerta totale al Signore e al servizio del prossimo.
Nel 1858, con i1 permesso del direttore spirituale, emette i voti privati di castità e obbedienza e nel 1861 anche quello di povertà. Si sente preoccupata per la sistemazione dei figli.

Fondatrice
Venne incitata alla fondazione di una Congregazione da san Francesco da Camporosso, dal confessore e dall’arcivescovo di Genova. Pio IX in un’udienza del 1866 la incita alla fondazione della sua Opera, dicendole che questa è la volontà divina e che i1 Signore penserà ai suoi figli.
L'8 dicembre 1866 fonda a Piacenza le Figlie di Sant’Anna Madre di Maria Immacolata e nel 1870, insieme a dodici consorelle, fa la professione. L’approvazione definitiva avviene nel 1879.
Cofondatore della Congregazione e considerato padre Giovanni Battista Tornatore, che ne ha scritta la Regola.
Nel 1867 scoppia a Piacenza un’epidemia di colera con migliaia di vittime. Incuranti del pericolo, le Figlie di Sant’Anna si prodigano nell’assistenza dei malati e alla fine del1’epidemia Rosa apre 1a sua casa alle orfane rimaste abbandonate.
Fin dal 1878 manda le sue suore in Europa e in America Latina.
Collabora a Piacenza con il vescovo Giovanni Scalabrini nel1’opera a favore dei sordomuti.
(...) Guida per trentaquattro anni la Congregazione da lei fondata: alla sua morte lascia trecentosessantotto comunità e tremilacinquecento suore.

Terziaria francescana
Nel 1861 fa 1a professione di terziaria francescana e, dopo 1a cerimonia, ha una visione di Gesù crocifisso.
Nel 1862 riceve le stimmate nascoste particolarmente dolorose il venerdì.
Nel 1864, pregando intensamente davanti al crocifisso, si sente ispirata a fondare una Congregazione religiosa.

Spiritualità
Profondo abbandono al volere divino. Grande capacità di amore oblativo per cui l'esperienza delle sue grandi sofferenze, piuttosto che inasprire l’animo e farla chiudere in se stessa, l’apre alla condivisione dei dolori altrui. Serve i1 Signore nei poveri e nei malati. Evangelizza con 1’esempio della santità della sua vita. Desidera far conoscere e far amare da tutti  il Signore. Sopporta per amore di Cristo molte sofferenze e supera grandi difficoltà per per la sua Congregazione. Istituisce varie Opere a servizio dei poveri, degli infermi, delle persone sole e delle giovani a rischio. In seguito apre scuole a favore dei figli dei poveri. 
"Le famiglie ferite da povertà, crisi economica, sofferenze legate a malattie e lutti, hanno nella beata Anna Rosa Gattorno un’autentica 'madre' " (Matteo Liut).

Pensieri e insegnamenti
"Siate umili, pensate che siete le ultime e le più miserabili di tutte le creature che prestano alla Chiesa il loro servizio e hanno la grazia di farne parte".
" Pur in mezzo a tanto tumulto di un abisso di affari, mai sono priva dell’unione con il mio Bene".
"Vivere per Iddio, morire per lui, spendere la vita per amore".

Morte
Nel febbraio del 1900 viene colpita da una grave sindrome influenzale: il suo fisico, già minato dalla fatica, dalle penitenze e da lunghi estenuanti viaggi, peggiora progressivamente. Il 4 maggio riceve l'Unzione degli infermi e il 6 maggio alle ore 9:00 si addormenta beatamente nella pace del Signore. La sua fama di santità già presente in vita, cresce dopo la morte. Le sue spoglie sono venerate a Roma, nella casa generalizia delle Figlie di Sant'Anna in via Merulana. E' beatificata nel 2000. (2)

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(1) Lazaro Iriarte, Fisionomia spirituale di Rosa Gattorno, Casa Generalizia Figlie di Sant'Anna, Roma, 1989. 
(2) Luigi Luzi, i Santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire, Editrice Shalom, Camerata Picena (AN).