mercoledì 14 maggio 2025

PAPA FRANCESCO HA FIRMATO IL DECRETO: RICONOSCIUTE LE VIRTU' EROICHE DEL VEN. ANTONIO BELLO

Il 25 novembre 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

- il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Tito Brandsma (al secolo: Anno Sjoerd), Sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani; nato il 23 febbraio 1881 a Oegeklooster (Paesi Bassi) e ucciso in odio alla fede il 26 luglio 1942 a Dachau (Germania);

- il miracolo attribuito all’intercessione della Beata Maria di Gesù (al secolo: Carolina Santocanale), Fondatrice della Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes; nata il 2 ottobre 1852 a Palermo (Italia) e morta il 27 gennaio 1923 a Cinisi (Italia);

- il martirio dei Servi di Dio Enrico Planchat, Sacerdote professo dell’Istituto dei Religiosi di San Vincenzo de Paoli, Ladislao Radigue e 3 Compagni, Sacerdoti professi della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, nonché della perpetua Adorazione del Santissimo Sacramento; uccisi in odio alla fede il 26 maggio 1871 a Parigi (Francia);

- le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Bello, Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi; nato il 18 marzo 1935 ad Alessano (Italia) e morto il 20 aprile 1993 a Molfetta (Italia);




Antonio Bello nacque ad Alessano (Lecce, Italia) il 18 marzo 1935. Concluso il ciclo formativo delle elementari, entrò nel Seminario Vescovile di Ugento per poi proseguire la formazione seminariale e liceale presso il Seminario Regionale di Molfetta. Nel 1953 fu inviato a Bologna, presso il Seminario dell’Opera Nazionale Assistenza Religiosa e Morale degli Operai per la formazione dei Cappellani del Lavoro.

L’8 dicembre 1957 fu ordinato sacerdote. Completò la Licenza in Teologia presso il Seminario di Venegono (Milano) e il Dottorato in Teologia Pastorale presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 1958 fu nominato dapprima insegnante e poi Rettore del Seminario di Ugento. Nel 1978 divenne amministratore parrocchiale della parrocchia del S. Cuore della stessa città e, dal 1979 al 1982, fu parroco a Tricase. Svolse anche l’incarico di Assistente dell’Azione Cattolica diocesana, Canonico della Cattedrale, predicatore e organizzatore di incontri culturali.

Il 10 agosto 1982 San Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Il suo ministero episcopale fu animato da grande amore per Cristo, dalla passione per l’evangelizzazione e per la giustizia, dalla predilezione per gli ultimi.

Nel 1985 venne nominato Presidente nazionale del Movimento Pax Christi, in cui si impegnò attivamente nella sensibilizzazione a favore dell’obiezione fiscale contro le spese militari e contro il piano di militarizzazione della Puglia, nonché per la pace a livello nazionale durante la prima “Guerra del Golfo” e il conflitto nella ex-Jugoslavia.

Fu costantemente vicino alla sua gente, attento alle richieste di tutti i bisognosi, sollecito nei confronti dei sacerdoti, immerso nelle problematiche del territorio, ma con uno sguardo sempre aperto al mondo, soprattutto ai diseredati e alle vittime della guerra, testimoniando il Vangelo come segno di contraddizione. Nel dicembre 1992, durante la guerra nei Balcani, benché già malato di cancro allo stomaco, si fece ispiratore e guida di persone credenti e non, di differenti nazionalità, unite dall’obiettivo di sperimentare “un’altra ONU”, mostrando la possibilità di vivere nella concordia, entrando come pellegrino di pace nella Sarajevo devastata dalla guerra in corso.

Morì a Molfetta (Italia) il 20 aprile 1993.

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La virtù della fede di Antonio Bello, semplice e robusta al tempo stesso, fu alimentata alla scuola della madre e del parroco di Alessano. Nel suo agire feriale ebbe una fede incarnata, che metteva a proprio agio anche i lontani, i quali avvertivano il fascino di una vicinanza profondamente umana. La malattia finale lo consumò tra dolori acuti, ma egli non smise mai di pregare. Amò da vero figlio la Vergine Maria. Nei Santi vedeva testimoni autorevoli del Vangelo e la prova storica della fecondità del messaggio cristiano. In particolare amò San Francesco d’Assisi e fu Terziario francescano.

Antonio, consapevole della presenza del male nel mondo, rimaneva ancorato alla certezza della Redenzione e per questo, anche nei momenti umanamente più difficili, non si lasciava andare alla disperazione. Nell’orizzonte teologale della speranza del Servo di Dio vi fu il fondamento del coraggio nella vita quotidiana. Quando si rivolgeva ai malati, per incoraggiarli a non sottovalutare la loro situazione perché inchiodati sul retro della stessa Croce di Cristo, soprattutto negli ultimi anni, essendo anche lui ammalato, risultava credibile e riusciva ad infondere speranza a tutti.

Mostrò la carità verso Dio nell’intensità della preghiera, dall’adorazione Eucaristica alla celebrazione della Santa Messa, nella gioia interiore e alla presenza di Dio. Le numerose incombenze pratiche del ministero episcopale non scalfirono o attenuarono la sua passione da innamorato di Cristo.

Esercitò la carità verso il prossimo in grado eroico. Si mostrò accogliente, amabile, premuroso, generoso e attento alle singole persone, volle farsi povero per essere vicino agli ultimi, sottoponendosi a rinunce e sacrifici.

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- le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni di Gesù Maria (al secolo: Giovanni de San Pedro y Ustárroz), Sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; nato il 27 gennaio 1564 a Calahorra (Spagna) e morto il 28 maggio 1615 a Monte Compatri (Italia);

- le virtù eroiche del Servo di Dio Giorgio Guzzetta, Sacerdote della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri; nato il 23 aprile 1682 a Piana dei Greci (oggi Piana degli Albanesi, Italia) e morto il 21 novembre 1756 a Partinico (Italia);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Natalina Bonardi (al secolo: Maria), Fondatrice della Congregazione delle Suore di Santa Maria di Loreto; nata il 4 dicembre 1864 a Cuneo (Italia) e morta il 25 luglio 1945 a Vercelli (Italia);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Dositea Bottani (al secolo: Maria Domenica), Superiora Generale della Congregazione delle Suore Orsoline della Vergine Maria Immacolata di Gandino; nata il 31 maggio 1896 a Pianca (Italia) e morta il 2 settembre 1970 a Bergamo (Italia);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Odette Vidal Cardoso, Fedele Laica; nata il 18 febbraio 1931 a Rio de Janeiro (Brasile) e ivi morta il 25 novembre 1939.