mercoledì 14 maggio 2025

PAPA FRANCESCO HA FIRMATO IL DECRETO: RICONOSCIUTE LE VIRTU' EROICHE DEI VENERABILI SERVI DI DIO ARNALDO CANEPA E MARIA CRISTINA OGIER

 Sabato 20 maggio 2023, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti:


- il martirio del Servo di Dio Giuseppe Beotti, Sacerdote diocesano; nato il 26 agosto 1912 a Campremoldo Sotto, frazione di Gragnano Trebbiense (Italia) e ucciso in odio alla fede il 20 luglio 1944 a Sidolo, frazione di Bardi (Italia);

- le virtù eroiche del Servo di Dio Simon Mpeke (detto Baba Simon), Sacerdote diocesano; nato intorno al 1906 a Batombé (Camerun) e morto il 13 agosto 1975 a Édéa (Camerun);

- le virtù eroiche del Servo di Dio Pedro de la Virgen del Carmen (al secolo: Pedro Díez Gil), Sacerdote professo dell’Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie; nato il 14 aprile 1913 a Pampliega (Spagna) e morto il 14 dicembre 1983 a Saragozza (Spagna);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Edda Roda (al secolo: Edda Maria Caterina), Suora professa dell’Istituto delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto; nata il 30 ottobre 1940 a Leno (Italia) e morta il 16 giugno 1996 a Bergamo (Italia);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Tereza Margarida do Coração de Maria (al secolo: Maria Luiza Rezende Marques), Monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; nata il 24 dicembre 1915 a Borda da Mata (Brasile) e morta il 14 novembre 2005 a Três Pontas (Brasile);

le virtù eroiche del Servo di Dio Arnaldo Canepa, Fedele Laico Catechista; nato il 24 settembre 1882 a Roma (Italia) e ivi morto il 2 novembre 1966;

Vedi scheda del CFS




Il Venerabile Servo di Dio Arnaldo Canepa nacque a Roma (Italia) il 24 settembre 1882, in una famiglia benestante, proveniente dal Canton Ticino (Svizzera). Alla morte del padre, nel 1896, fu affidato per la formazione dapprima al parroco di Vallerano, presso Viterbo, e poi a vari collegi. Fino al 1920 rimase lontano dalla pratica cristiana, attraversando una crisi interiore, vivendo spesso fuori casa per dedicarsi al commercio e per investire con successo in Borsa.

Nel maggio 1921, a Roma, entrato nella chiesa di Santa Maria Odigitria, dopo essersi confessato, iniziò una fervente vita cristiana. Affascinato in particolare dalla figura di San Francesco d’Assisi, entrò nel Terz’Ordine Francescano e, desideroso di impegnarsi in favore del prossimo, offrì la sua disponibilità come catechista nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Qui aderì anche alla Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli e alla Congregazione Mariana. Nel 1924, insieme ad altri laici, cominciò a frequentare il periferico, disagiato, quartiere romano del Quadraro dove adattò un capannone per facilitare la frequenza del catechismo ai ragazzi della zona.

Nel Venerdì Santo del 1928 in una cappella del Convento di Santa Sabina, insieme ad una decina di giovani, decise di consacrare al Signore tutte le domeniche dedicandosi al servizio dei ragazzi del Quadraro, dando inizio ad un oratorio in cui quotidianamente i bambini del quartiere potessero ritrovarsi per crescere spiritualmente, attraverso la catechesi e, materialmente, con l’aiuto, a sue spese, delle persone bisognose. Nel 1931, a causa delle pressioni del regime fascista, l’oratorio al Quadraro dovette chiudere.

Le iniziative pastorali ispirate alla sua attività cominciarono a moltiplicarsi in tutta Roma, soprattutto nelle periferie.

Nel 1941, morta sua madre, che aveva scelto di non sposarsi, rimase a vivere con la sorella, continuando a gestire assieme ai fratelli il ristorante di famiglia.

Nel 1943, diede inizio alla “Federazione Oratori Romani”, poi chiamata “Centro Oratori Romani” (C.O.R.), offrendo il servizio dell’oratorio per una più efficace pastorale parrocchiale a beneficio degli adolescenti con alla base quattro pilastri: Messa e catechismo; oratorio quotidiano; diverse attività peculiari mensili e apostolato missionario; devozione alla Madonna. Sul suo esempio, agli inizi degli anni ‘50, più della metà delle parrocchie della Diocesi aveva l’oratorio.

Il 28 giugno 1962, il Cardinale Vicario Clemente Micara approvò il primo Statuto del C.O.R., che veniva canonicamente eretto come Pia Associazione. In quel periodo cominciarono le critiche contro di lui e la stessa attività dell’oratorio conobbe una crisi, soprattutto a motivo dei movimenti di contestazione sia interni sia esterni agli ambienti ecclesiali.

Divenuto anziano, decise di ritirarsi nella clinica di Santa Maria della Fiducia dove, in una stanza piccola e priva di servizi, trascorse i suoi ultimi anni di vita in spirito di povertà, nella frequente adorazione del Santissimo Sacramento e nell’assidua preghiera del Santo Rosario.

Morì a Roma (Italia) il 2 novembre 1966.

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Il Venerabile Servo di Dio visse in profonda unione con il Signore e nella dedizione agli altri. Si impegnò come catechista, dimostrando uno zelo non comune nell’educazione cristiana dei fanciulli ed entrò a far parte di diversi movimenti e associazioni cattoliche. Frequentando la periferia romana comprese che c’erano tanti giovani smarriti ai quali bisognava dare l’opportunità di un’educazione cristiana. Per circa quarant’anni si dedicò agli oratori giovanili come animatore, organizzatore e catechista in un contesto storico-sociale complesso.

I punti di riferimento principali della sua vita spirituale e dell’apostolato furono San Filippo Neri per quanto riguarda la spiritualità dell’oratorio, San Giovanni Bosco, per quanto riguarda l’uso del “metodo preventivo”, e San Francesco d’Assisi.

La fama di santità è giunta sino ai nostri giorni.

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- le virtù eroiche del Servo di Dio Guido Vidal França Schäffer, Seminarista; nato il 22 maggio 1974 a Volta Redonda (Brasile) e morto il 1° maggio 2009 a Rio de Janeiro (Brasile);

le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Cristina Ogier, Fedele Laica; nata il 9 marzo 1955 a Firenze (Italia) e morta l’8 gennaio 1974 a Roma (Italia);




La Venerabile Serva di Dio Maria Cristina Ogier nacque a Firenze (Italia) il 9 marzo 1955. All’età di circa quattro anni, le venne diagnosticato un tumore alla base encefalica. Operata in Svezia, riuscì a salvarsi, diagnosticando però una aspettativa di vita piuttosto breve.

Sin da bambina frequentò con la famiglia la parrocchia dove, sotto la direzione spirituale del parroco, percorse un grande cammino di fede. In occasione della Prima Comunione e della Cresima non volle regali, chiedendo a parenti e amici di devolvere il corrispettivo dei doni ai più bisognosi. Desiderò recarsi solo in pellegrinaggio a Lourdes dove, nella Grotta di Massabielle, si consacrò alla Vergine Maria. Frequentò le scuole presso un Istituto gestito dalle Suore inglesi di Santa Reparata.

Nel 1969 si iscrisse all’Apostolato della Preghiera, pregando con costanza e partecipando alla Santa Messa quotidiana. Conosciuto un sacerdote cappuccino missionario in Amazzonia, dal 1971 al 1973, intraprese l’opera di raccolta fondi per la costruzione di un battello ambulatorio da inviare in missione. Si iscrisse all’Unitalsi, svolgendo un generoso e umile servizio di carità verso bisognosi e infermi.

Iscrittasi alla Facoltà di Medicina, nel 1973, le sue condizioni di salute peggiorarono in maniera sempre più marcata, impedendole di frequentare l’Università.

Il 10 ottobre 1973, avendo mostrato sempre una grande sensibilità per la spiritualità francescana, fece la vestizione nel Terz’Ordine Francescano. Recatasi con la madre a Roma per tentare nuove terapie, morì l’8 gennaio 1974, all’età di 19 anni circa.

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La Venerabile Serva di Dio, fin da piccola, mostrò una grande fede nell’accettazione della malattia che le provocava notevoli difficoltà motorie. Malgrado le sofferenze, non si chiuse in se stessa ma si aprì alla Grazia, imparando a offrire a Dio le proprie sofferenze per l’espiazione dei peccati.

Con straordinario dinamismo si dedicò alla raccolta di fondi per opere di carità che sembravano di difficile realizzazione. Il suo atteggiamento gioioso era contagioso e coinvolgeva altre persone nelle iniziative benefiche. Benché amasse operare nel nascondimento, la sua azione ebbe notevole risonanza. Malgrado le prove quotidiane, riservò una particolare attenzione per le necessità e i problemi degli altri, per i quali era solita pregare. Contemporaneamente s’impegnava nell’assistenza agli anziani soli e bisognosi. Non trascurò di interessarsi alle questioni sociali e politiche frutto dei fermenti ideologici di quegli anni. In particolare, si prodigò a favore della vita durante l’acceso dibattito sviluppatosi intorno ai primi tentativi di legalizzazione dell’aborto. Cercò di mantenere le relazioni di amicizia anche attraverso la corrispondenza.

La gioia interiore che le derivava dalla confidenza con il Signore non faceva trapelare la sofferenza che la malattia le cagionava, trasformandola in una continua opera caritativa.

Dopo la morte si manifestò e consolidò lungo gli anni una certa fama di santità.

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- le virtù eroiche della Serva di Dio Lorena D’Alessandro, Fedele Laica; nata il 20 novembre 1964 a Roma (Italia) e ivi morta il 3 aprile 1981.