venerdì 9 maggio 2025

PAPA FRANCESCO HA FIRMATO IL DECRETO: JOSÉ GREGORIO HERNÁNDEZ CISNEROS: “IL MEDICO DEI POVERI” VERSO LA CANONIZZAZIONE

Lunedì 24 febbraio 2025, nel corso dell’udienza concessa a S. Em.za il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e a S.E. Mons. Edgar Peña Parra, Sostituto per gli Affari Generali, il Santo Padre Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti:

- l’offerta della vita del Servo di Dio Emil Joseph Kapaun, sacerdote diocesano, nato il 20 aprile 1916 a Pilsen (Kansas, Stati Uniti d’America) e morto il 23 maggio 1951 nel campo di Prigionia di Pyokton (Corea del Nord);

- l’offerta della vita del Servo di Dio Salvo D’Acquisto, fedele laico, nato a Napoli il 15 ottobre 1920 e morto a Palidoro (Italia) il 23 settembre 1943;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Miguel Maura Montaner, sacerdote diocesano e fondatore della Congregación de las Hermanas Celadoras del Culto Eucaristico, nato a Palma di Maiorca (Spagna) il 6 settembre 1843 e ivi morto il 19 settembre 1915;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Didaco Bessi, sacerdote diocesano, fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Maria del Rosario, nato il 5 febbraio 1856 a Iolo (Italia) e ivi morto il 25 maggio 1919;

- le virtù eroiche della Serva di Dio Kunegunda Siwiec, fedele laica, nata il 28 maggio 1876 a Stryszawa - Siwcówka (Polonia) e ivi morta il 27 giugno 1955.

Il Sommo Pontefice, inoltre, ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi, membri del Dicastero, per la canonizzazione dei Beati:

- José Gregorio Hernández Cisneros, fedele laico, nato a Isnotú (Venezuela) il 26 ottobre 1864 e morto a Caracas (Venezuela) il 29 giugno 1919;



Biografia

José Gregorio Hernández Cisneros nacque il 26 ottobre 1864 ad Isnotú (Venezuela). Dopo aver conseguito il baccalaureato in Filosofia, si laureò in Medicina nell’Università di Caracas. Nel 1889 frequentò a Parigi corsi di perfezionamento in microbiologia e batteriologia. Ritornato a Caracas, iniziò la sua carriera universitaria, professando apertamente la sua fede cattolica, in un ambiente tendenzialmente materialista. Si iscrisse al Terz’Ordine Regolare di San Francesco e si impegnò nell’aiuto dei più bisognosi, venendo chiamato “il medico dei poveri”. Sentendo la vocazione alla vita consacrata contemplativa, nel 1908 entrò nella Certosa di Farneta (Lucca) ma, per motivi di salute, dovette uscirne dopo nove mesi, rientrando a Caracas. Nel 1913 cominciò a prepararsi al sacerdozio ma, mentre si trovava nel Collegio Pio Latino Americano di Roma, fu colpito dalla pleurite e da un inizio di tubercolosi. Tornato in Patria, si dedicò definitivamente alla professione medica.

Morì a Caracas (Venezuela), il 29 giugno 1919, vittima di un incidente stradale, mentre si stava recando a visitare un ammalato.

Il decreto sull’eroicità delle virtù venne promulgato il 16 gennaio 1986.

Miracolo

Per la Beatificazione di José Gregorio Hernández Cisneros, la Postulazione della Causa presentò all’esame della Congregazione l’asserita guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, riguardante una bambina da “gravissimo trauma cranioencefalico con ferita craniocerebrale, da colpo da arma da fuoco”. L’evento accadde il 15 marzo 2017 in Venezuela. La bambina, nata nel 2006, nel pomeriggio del 10 marzo 2017, mentre si trovava insieme al padre in motorino, fu vittima di una rapina a mano armata. La piccola fu raggiunta alla testa da alcuni colpi di fucile da caccia, dalla distanza di 2 metri, riportando una ferita cranio-cerebrale. Soccorsa dalla madre, fu trasportata, con una piccola barca a motore, in ospedale dove giunse dopo circa quattro ore dal ferimento. Le fu diagnosticata una frattura parietale destra con molteplici frammenti ossei e metallici all’interno del tessuto cerebrale. Successivamente, si constatò un evidente peggioramento delle condizioni neurologiche. Per varie difficoltà, il neurochirurgo poté visitarla soltanto dopo 48 ore dal trauma, rilevando “fuoriuscita di materiale cerebrale attraverso le ferite craniche causate da molteplici proiettili d’arma da fuoco”. Nello stesso giorno fu deciso il trasferimento in una clinica privata, dove la piccola fu sottoposta ad un delicato intervento neurochirurgico. I medici informarono la madre che, se la bambina avesse superato l’operazione, sarebbe rimasta con disturbi neurologici e disabilità. Il 15 marzo 2017, però, si verificò un improvviso e inatteso miglioramento. Il 30 marzo, venne dimessa in buono stato di salute e assenza di deficit neurologici e cognitivi. L’artefice dell’invocazione al Venerabile Servo di Dio José Gregorio Hernández Cisneros fu la madre della bambina. Dopo aver appreso delle gravissime condizioni della figlia, iniziò ad invocarlo affinché intercedesse per la guarigione. Alle sue invocazioni si unirono i familiari ed altre persone.

In vista della Canonizzazione

Il 26 marzo 2024 l’arcivescovo di Caracas, Card. Baltazar Enrique Porras Cardozo chiese al Santo Padre di procedere con la canonizzazione del Beato José Gregorio Hernández Cisneros. La stessa istanza venne presentata dalla Conferenza Episcopale Venezuelana. Successivamente si aggiunsero altre lettere postulatorie da parte di Arcivescovi e Vescovi, in Venezuela, Spagna, Colombia, Argentina, Stati Uniti d’America, Ecuador, Antille Olandesi e dallo stesso Nunzio Apostolico in Venezuela. Queste lettere dimostrano il fatto che il Beato è conosciuto e venerato ben oltre la sua patria. A tali missive si aggiungono numerose lettere di raccomandazione di sacerdoti diocesani, parroci e rettori di santuari di vari luoghi del mondo. Seguono anche varie petizioni di Istituti di vita consacrata e di Associazioni di fedeli. Il Beato viene venerato in vari luoghi come centri sanitari e ospedali, scuole e santuari che espongono la sua immagine. In suo onore sono state predisposte manifestazioni artistiche, rappresentazioni teatrali e mostre di pittura e sono stati elevati monumenti e statue. Di particolare interesse sono il radicamento e la presenza della sua figura nella cultura e nella pietà popolare, come testimoniano fotografie e immagini sui veicoli e sul retro degli autobus.

Tutto questo evidenzia la venerazione diffusa del “santo medico” tra i fedeli. La sua fama di santità si manifesta anche nella comunicazione delle tante grazie ricevute e nelle richieste di Sante Messe affidandosi alla sua intercessione e nelle visite dei fedeli sia al Santuario di Isnatù, luogo di nascita del Beato, che all’altare a lui dedicato nella Chiesa della Candelaria a Caracas.

Il Beato Hernández Cisneros è particolarmente venerato per la sua vita esemplare, permeata di spirito di carità autentica, ardore missionario e testimonianza evangelica espressi nel mondo della professione medica, tanto che è comunemente conosciuto come “il medico dei poveri”. È altresì noto come un “santos de la caridad” e gli è tributato un considerevole culto dalla pietà popolare non solo in Venezuela, sua Patria, e nei paesi bolivariani (Ecuador e Colombia), ma anche in molti altri luoghi dell’America Latina e nella penisola iberica. In questi luoghi, alla preghiera di intercessione per il Beato Cisneros sono state attribuite guarigioni spirituali, fisiche e interventi miracolosi e gli sono state dedicate negli ultimi anni numerose pubblicazioni, mostre e giornate di studio.

Accogliendo le richieste presentate, il Santo Padre, ha autorizzato questo Dicastero a intraprendere l’iter speciale in vista della eventuale canonizzazione del Beato Hernández Cisneros.

In seguito fu preparata la Positio super canonizatione con lo scopo di dimostrare non solo la continuità e l’incremento del culto tributato al Beato, ma anche la forza trainante del suo esempio e l’importanza della sua protezione e della sua intercessione per la soluzione dei problemi legati alle necessità dei più bisognosi e di coloro che sono in condizioni di malattia.

La Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi si è riunita con esito affermativo circa l’opportunità della canonizzazione del Beato Hernández Cisneros. I Padri Cardinali e Vescovi hanno sottolineato l’attualità dell’esempio del Beato, con particolare riferimento al suo impegno come medico cattolico, testimone dell’amore eucaristico attraverso il suo impegno verso i poveri. 

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- Bartolo Longo, fedele laico, nato a Latiano (Italia) il 10 febbraio 1841 e morto a Pompei (Italia) il 5 ottobre 1926;

e ha deciso di convocare un Concistoro che riguarderà le prossime canonizzazioni.