lunedì 23 marzo 2015

NEWSLETTER 2



 PROMULGATO DECRETO RIGUARDANTE LE VIRTU’
DELLA VEN. TERESA GARDI, TERZIARIA DI IMOLA
 


Il 22 gennaio 2015, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata l’Em.mo Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Teresa Gardi, Laica, del Terzo Ordine di San Francesco; nata ad Imola (Italia) il 22 ottobre 1769 ed ivi morta il 1° gennaio 1837. La Causa è seguita dalla Postulazione generale dei Frati Minori (OFM).

La Venerabile Teresa Gardi è vissuta nel più grande silenzio; favorita da Dio con doni straordinari, si associò volentieri alla passione di Cristo, solo preoccupata di soffrire per le anime e per la Chiesa, senza che alcuno se ne accorgesse. E' sepolta nella chiesa dell'Osservanza di Imola. Il profilo dedicato a Teresa Gardi da CFS è di P. Gino Concetti ofm.



ZELIA GUERIN TERZIARIA FRANCESCANA
PROMULGATO IL DECRETO DI CANONIZZAZIONE
DEL BEATO LUIGI MARTIN E DI ZELIA GUERIN MARTIN

GENITORI DI S. TERESA DI LISIEUX


Dalla Postulazione OCD: "Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha annunciato pochi giorni fa che i genitori di Santa Teresita di Lisieux, Luigi e Zelia Martin, saranno canonizzati nell'ottobre di quest'anno, mese in cui si celebrerà il Sinodo della Famiglia in Vaticano. Luigi e Zelia furono beatificati il 19 ottobre del 2008 dall'allora papa Benedetto XVI". Non è a tutti noto che la BEATA ZELIA GUERIN IN MARTIN fu iscritta al Terz'Ordine Francescano.

 

 LA CANONIZZAZIONE A OTTOBRE
IN COINCIDENZA CON IL SINODO PER LA FAMIGLIA


"La loro canonizzazione - continua la nota della Postulazione - è la prima di questo genere nella storia della Chiesa. Il loro cammino verso gli onori degli altari è stato così celere da sorpassare nel tempo quello dei coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrochi, anch'essi beatificati congiuntamente nell'ottobre del 2001".
Si coglie l'occasione per ricordare che la beata Maria Beltrame è stata terziaria francescana. La canonizzazione di Luigi e Zelia Martin è importante in questa epoca dove la famiglia ha tanto bisogno di sostegno. Una canonizzazione è infatti anzitutto il riconoscimento di una missione affidata dalla Chiesa.

Urne delle reliquie dei beati coniugi Beltrame Quattrocchi
e coniugi Martin, esposti alla venerazione dei fedeli
nella cappella di S. Carlo Borromeo
(che fu arciprete della Basilica dal 1564-1572)
che la tradizione vuole sia stato Terziario francescano
Autore del dipinto: Baldassarre della Croce

La devozione del Papa nei riguardi di santa Teresa di Lisieux è nota: non a caso in occasione dell'apertura del Sinodo straordinario dei vescovi per la famiglia, nell'ottobre 2014, Francesco ha voluto a Roma le reliquie di santa Teresa di Lisieux, dei suoi genitori e di un’altra coppia di coniugi, Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, in vista delle delicate questioni che sarebbero state affrontate. (ms)



AVVIATA LA CAUSA CANONIZZAZIONE DI CHIARA LUBICH
LA
FONDATRICE DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI 
ERA APPARTENUTA AL TERZ'ORDINE FRANCESCANO
 


Lo scorso 27 gennaio è stata aperta la Causa di canonizzazione della serva di Dio Chiara Lubich, nata a Trento nel 1920, al secolo Silvia, suo nome di battesimo. Fu nel 1943, all'atto di farsi terziaria francescana prese il nome di Chiara, "la copia più bella del Poverello" come ebbe a scrivere Igino Giordani.
In quegli stessi anni, Chiara Lubich iniziò la sua avventura spirituale insieme ad alcune compagne che portò alla fondazione del Movimento dei Focolari. E’ questo un bell’esempio della fioritura di carismi nella Chiesa. Come per Francesco nessuno gli diceva cosa fare: La penna non sa quello che dovrà scrivere, il pennello non sa quello che dovrà dipingere e lo scalpello non sa ciò che dovrà scolpire. Quando Dio prende in mano una creatura per far sorgere una sua opera, la persona scelta non sa cosa dovrà fare. E’ uno strumento”. Luigino Bruni, trattando di Economia di comunione e francescanesimo,  scrive: “Non si racconta, di quei primi tempi, tanto di preghiere o di funzioni religiose, ma della comunione dei beni fra tutta la prima comunità del movimento, che durante la guerra fecero diventare i primi “focolari” (le abitazioni delle “focolarine”) dei centri di raccolta e di smistamento di beni, vestiario, cibo. La fraternità che oggi è una delle categorie associate al pensiero politico dei Focolari, divenne subito esperienza economica e sociale. “Un povero, una focolarina”, raccontava Chiara dei pranzi nella loro casa in quei primi tempi. I poveri erano invitati a pranzo, accanto a tutti. Non fu creata una mensa popolare “per” i poveri. Una inclusione comunitaria dei poveri, prodromo di quella “inclusione produttiva” al cuore dell’Economia di comunione di oggi. Chiara era una terziaria francescana. Questa attenzione ai poveri e alla dimensione economica fu senz’altro un’eredità francescana, un movimento che, non dimentichiamolo, partendo dalla povertà scelta, diede vita, durante l’Umanesimo, anche alle prime banche popolari moderne: i Monti di Pietà”.

Nel 2009 si è, invece, conclusa a Tivoli la fase diocesana del servo di Dio Igino Giordani che con Chiara Lubich è considerato tra i co-fondatori del Movimento dei Focolari.
Igino Giordani, insegnante, bibliotecario, scrittore e giornalista – anche su periodici francescani – e uomo politico era stato terziario francescano e domenicano, come il servo di Dio Giorgio La Pira il “Sindaco santo” di Firenze. Entrambi sono un luminoso esempio per l’impegno dei cristiani in politica. 




notizieCFS

Sono stati inseriti i segenti PROFILI : S. Giovanni Bosco, l'educatore di cui quest'anno ricorre il bicentenario, il B. Antimo da Urbino e la B. Francesca (Franceschina) da Gubbio antichi penitenti, B. Carlo Andrea Ferrari l'arcivescovo di Milano alle prese con i grandi mutamenti del primo '900 , la B. Ludovica Albertoni madre di famiglia, prematuramente vedova che tanto si adoperò in carità da essere chiamata la "Santa di Roma", la B. Verdiana degli Attavanti o di Castelfiorentino prima pellegrina e poi reclusa che tradizione vuole allia incontrato San Francesco, infine i profili della Ven.Teresa Gardi vissuta nell'800 che corrispose con letizia francescana, in umiltà e nascondimento, ai patimenti di nostro Signore e della B. Zelia Guerin che con il marito, il B. Luigi Martin, verranno canonizzati da Papa Francesco quali esempio di santi conuigi e genitori di santi, in occasione del Sinodo per la famiglia.



ALTRI CONTRIBUTI - E' stata inserita la Scheda dedicata alla B. Ludovica Albertoni : - La beata Ludovica Albertoni, terziaria francescana del T.O.F. di S. Francesco a Ripa, biografia storico-agiografica di P. Celso Luigi Cipriani OFM, che contiene: Vita della Beata - Preghiere e triduo – Inno alla beata Ludovica Albertoni.


Dal Messaggio per la Quaresima 2015 (2)

Quando la Chiesa terrena prega, si instaura una comunione di reciproco servizio e di bene che giunge fino al cospetto di Dio. Con i santi che hanno trovato la loro pienezza in Dio, formiamo parte di quella comunione nella quale l’indifferenza è vinta dall’amore.

La Chiesa del cielo non è trionfante perché ha voltato le spalle alle sofferenze del mondo e gode da sola. Piuttosto, i santi possono già contemplare e gioire del fatto che, con la morte e la resurrezione di Gesù, hanno vinto definitivamente l’indifferenza, la durezza di cuore e l’odio.
Finché questa vittoria dell’amore non compenetra tutto il mondo, i santi camminano con noi ancora pellegrini. Santa Teresa di Lisieux, dottore della Chiesa, scriveva convinta che la gioia nel cielo per la vittoria dell’amore crocifisso non è piena finché anche un solo uomo sulla terra soffre e geme: “Conto molto di non restare inattiva in cielo, il mio desiderio è di lavorare ancora per la Chiesa e per le anime” (Lettera 254 del 14 luglio 1897).
Anche noi partecipiamo dei meriti e della gioia dei santi ed essi partecipano alla nostra lotta e al nostro desiderio di pace e di riconciliazione. La loro gioia per la vittoria di Cristo risorto è per noi motivo di forza per superare tante forme d’indifferenza e di durezza di cuore.

D’altra parte, ogni comunità cristiana è chiamata a varcare la soglia che la pone in relazione con la società che la circonda, con i poveri e i lontani. La Chiesa per sua natura è missionaria, non ripiegata su se stessa, ma mandata a tutti gli uomini.

Papa Francesco