giovedì 21 gennaio 2016

L' "Arcivescovo mendicante" B. Marcello Spinola Y Maestre, dell'Ordine Francescano Secolare


19 gennaio
BEATO MARCELLO SPINOLA Y MAESTRE

Cardinale Arcivescovo di Siviglia del Terzo Ordine (1835-1906)
Terziario francescano

Co-fondatore delle Ancelle del Divin Cuore

S. Fernando (Cadice), 14 gennaio 1835 - Siviglia, 19 gennaio 1906


Il beato Marcelo Spinola y Maestre fu uno di quei pastori santi in grado di condividere fino in fondo la vita delle persone a loro affidate. Per la sua capacità di stare assieme ai poveri di Siviglia, infatti, la gente cominciò a chiamarlo l'«arcivescovo mendicante». 
Nato nei pressi di Cadice nel 1835 da una famiglia nobile, il futuro beato si laureò in diritto e divenne avvocato ma abbandonò la professione per il sacerdozio. Venne ordinato nel 1864 e nel 1881 venne nominato vescovo ausiliare di Siviglia, divenendo poi pastore di Coira e di Malaga. Nel 1896 ritornò da arcivescovo nella sua Siviglia, continuando a distinguersi per il suo impegno a favore degli ultimi e degli operai. Fondò anche una congregazione femminile e nel 1905 venne creato cardinale. Morì nel 1906. (Matteo Liut - Avvenire).


Martirologio Romano: A Siviglia in Spagna, beato Marcello Spínola y Maestre, vescovo: fondò circoli di operai per sostenerne lo sviluppo sociale, combatté in difesa della verità e della giustizia e aprì la sua casa ai bisognosi.




BEATO MARCELLO SPINOLA Y MAESTRE
IL FRANCESCANO SECOLARE
L' "ARCIVESCOVO MENDICANTE"


L'Arcivescovo mendicante'', come fu chiamato per il suo amore francescano alla povertà e la sua carità inesauribile per i poveri, è una figura eminente dipastore e disanto, come gti altri cardinali recentemente elevati agli onori degli altari: il terziario francescano Andrea Carlo Ferrari, Giuseppe Benedetto Dusmet, Giuseppe Maria Tomasi. Egli nacque da nobile famiglia a San Fernando (prov. di Cadice, in Spagna) il 14 gennaio 1835. Suo padre era comandante del porto di san Fernando. Passò I'infanzia seguendo i trasferimenti.del papà: Motril, Valencia, Huelva, Sanlùcar de Barremeda e Siviglia. Qui si laureò in.giurisprudenza nel
1856, anno in cui la famiglia si trasferì a Huelva. Qui il giovane aprì il suo studio legale, facendosi notare per i iuoi servizi gratuiti in campo legale ai poveri.

Lasciata la professione, come già aveva fatto l'avvocato napoletano Alfonso M. de' Liguori nel1723, entrò nel seminarió di Siviglia e ricevette I'ordinazione sacerdotale nel 1864. Come cappellano a Sanlucar de Bàrrameda e successivamente come parroco di S. Lorenzo a Siviglia, dimostrò un grande zelo pastorale e dedicò il suo tempo migliore soprattutto al ministero della riconciiazione.
Nominato nel 1879 canonico della cattedrale di Siviglia, il 6 febbraio 1881 fu eletto vescovo ausiliare della stessa archidiocesi. Promosso vescovo a Coria-Càceres nel 1884, vi svolse un intenso apostolato tra gli ultimi. Tra l'altro visitò la zona più depressa della Spagna, Las Hurdes, situata nella sua diocesi e con Clelia Méndez y Delgado fondò la Cóngregazione delle Ancelle del Divin Cuore.
Trasferitò atla diocesi di Maiagà nel 1886, dieci anni più tardi divenne Arcivescovo di Siviglia. San Pio X lo creò cardinale nel 1905.

Morì a Siviglia il 19 gennaio 1906. Aveva 71 anni di età.

Dai processi per la sua canonizzazione emerge il suo zelo infaticabile per la salvezza delle anime, lo spirito di preghiera, I'intensa mortrficazione, la sua paterna tenerezza verso i sofferenti e gli emargìnati. Di carattere semplice, umile, ilare fu vero francescano, imitatore perfetto del Cristo buon Pastore.

 Di lui si può ripetere la parola del Profeta: "Lo spirito del signore è su di me, per questo mi ha consacrato con l'unzione, mi ha mandato per annunziare ai poveri il lieto messaggio, e a risanare chi ha il cuore affranto". (Lc.4, 18).
"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga"' (Gv.15,16).
P. Giuliano Ferrini, ofm



  • causa di beatificazione

Il 14 maggio 1927 iniziò il processo ordinario a Siviglia per la causa della sua beatificazione; tutto l’iter si è concluso con la solenne beatificazione, da parte del papa Giovanni Paolo II in Vaticano a Roma, il 19 marzo 1987.

  • preghiera



Custodisci nel tuo popolo, o Padre, lo spirito di fortezza
che animò il Beato Marcello,
Cardinale e Arcivescovo di Siviglia,
perché la tua Chiesa si rinnovi incessantemente,
e, sempre più conforme al modelló evangelico,
manifesti al mondo il vero volto del Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.





approfondimenti
aspetti del ministero sociale e pastorale

Don Marcello iniziò il ministero sacerdotale nella città di Sanlucar de Barrameda predicando, confessando, consigliando e facendo del bene. Nella primavera del 1865 fu nominato cappellano della chiesa della Mercede a Sa­nlucar.

La fama del suo apostolato si diffuse presto ovunque e a lui occorre­vano persone di tutti i ceti, gente del popolo ma anche principi. Testimoni oculari hanno riferito che egli non si arrestava di fronte a nessun ostacolo quando doveva acquistare medicine da distribuire ai malati. Più volte fu vi­sto girare per le strade, entrare nei negozi a chiedere l'elemosina.

Constatando i frutti del ministero di Marcello, il 17 marzo 1871, l'arcive­scovo di Siviglia, il card. Luigi de la Lastra, lo nominò parroco della chiesa di San Lorenzo a Siviglia.

In questo periodo, oltre a dedicarsi totalmente ai suoi parrocchiani, il suo zelo lo portò ad appoggiare due istituzioni che poterono sussistere grazie al suo aiuto: l'Istituto delle Sorelle della Croce, fondato nella sua parrocchia dalla santa Angela della Croce Guerrero, per il quale Marcello pagò l'affitto della prima casa, e l'istituto delle Riparatrici, arrivate dall'estero. Divenne inoltre consigliere della confraternita del Gran Poder, organizzò con impegno il catechismo domenicale e lanciò un'idea originale: un collegio nel quale istruire le bambine.

Nel maggio 1879 il nuovo arcivescovo di Siviglia, mons. Gioachino Lluch y Garrica, nominò don Marcello canonico della cattedrale e giudice pro-sino­dale. Egli allora alternava coro e confessionale, predicazione e direzione spi­rituale.


Per il suo zelo e le sue qualità ministeriali, nel 1880 fu nominato vescovo titolare di Milo ed ausiliare dell'arcivescovo di Siviglia. La consacrazione eb­be luogo il 6 febbraio 1881 e subito dopo, con decreto del 15 febbraio 1881, fu nominato visitatore dell'arcivescovado di Siviglia.
La visita iniziò il 2 maggio successivo. La sua relazione finale, chiara e precisa, suscitò forti controversie e Spinola dovette sopportare ironie e insolenze.
Così, alla morte del arcivescovo, Marcello venne a trovarsi in una situazione assai difficile, ma il 19 agosto 1884, per ordine regio, fu nominato vescovo di Coria, dio­cesi della provincia di Caceres, di cui prese possesso il 14 febbraio 1885.
Anche in questa diocesi il suo apostolato fu fecondo. Visitò tutta la diocesi andando a cavallo attraverso luoghi tormentati da grandi precipizi, coltivò il dialogo con i sacerdoti e visitò personalmente ogni settimana i poveri e i malati.

Fu il primo vescovo a visitare la zona più depressa della Spagna, La Hurdes, situata nella sua diocesi. Il 25 febbraio 1885, fondò la Congregazione delle Ancelle Concezioniste del Divin Cuore di Gesù, che ebbe subito una rapida crescita fin dai suoi primi anni di vita. Per la sua eccelsa carità, il 16 febbraio 1886 venne decorato dalla Reggente di Spagna, Maria Cristina, del­la « Grande Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica ».

Successivamente da Coria fu trasferito alla diocesi di Malaga ove fece l'ingresso il 16 settembre 1886, lavorando con lo stesso ardore pastorale con cui aveva iniziato a Coria.

La mattina dell'8 novembre 1895 un telegramma gli annunciò la promozione alla sede metropolitana di Siviglia ove entrò il 13 febbraio 1896.
Anche qui l'attività pastorale del Beato fu instancabile.  Predicava con la maggior frequenza possibile. Incoraggiò la catechesi e dispose che nelle parrocchie e nelle scuole, soprattutto quelle comunali, venisse spie­gato il catechismo dai parroci oppure da altri sacerdoti.
Stimolò l'apostolato tra gli operai, cooperando all'insediamento, a Siviglia, delle dame catechiste, per la formazione cattolica degli operai, e prestando loro grande protezione. Allo stesso tempo non dimenticò i doveri del vescovo in relazione alla visita pastorale visitando almeno due volte tutta la diocesi.

Mons. Marcello Spinola y Maestre era inoltre convinto che il miglior mo­do di rispondere alle urgenti necessità sociali e spirituali del momento stori­co era quello di realizzare opere o istituzioni durature. La fondazione del giornale El Correo del Andalucia il 1° febbraio 1899, al quale diede la conse­gna di informare secondo la verità, e l'elevazione del seminario a «Universi­tà Pontificia » rivelano la sua preoccupazione per la formazione culturale e per la santificazione del clero.

Come senatore, a Madrid difese i diritti della Chiesa contro l'invadenza statale e a favore della libertà di insegnamento, riuscendo a convincere que­gli uomini politici, che dovettero concludere, come fece lo stesso primo mi­nistro: «Io con quest'uomo andrei dovunque».

Intuendo quale ruolo decisivo rivestiva la donna per il futuro non solo del focolare e della famiglia ma della società stessa, aveva fondato le Ancelle Concezioniste del Divin Cuore di Gesù. Il 2 febbraio 1902, le loro costituzioni furono approvate.
Le Ancelle hanno questa finalità: annunciare l'amore di Gesù Cristo, specialmente ai giovani, per superare l'ignoranza. Oggi la Con­gregazione e diffusa in tutta la Spagna, in America Latina, in Italia, in Giap­pone e nelle Filippine. Migliaia di studentesse sono state formate nelle sue scuole.

Andreas Resch, I Beati di Giovanni Paolo II 1979-1985, vol. I, Libreria Editrice Vaticana

  • riferimenti biografici

Nascita. 14 gen 1835, alle 6 del mattino, Isola di San Fernando, nella diocesi di Cadice, in Spagna. I suoi genitori erano Juan Spínola y Osorno, marchese di Spínola, e Antonia Maestre y Osorno; hanno avuto otto figli, di cui quattro sono morti in tenera età; gli altri quattro erano Soledad, Marcelo, Rafael e Rosario. Fu battezzato il giorno successivo nella parrocchia militare di San Fernando dal cappellano militare del secondo battaglione della Real Cuerpo de Artillería de la Marina e ha ricevuto i nomi di Marcelo Rafael José María de los Dolores Hilario. Il suo cognome è anche indicato come Espínola.

Istruzione. Gli studi iniziali nella scuola di San Fernando, diretto da sacerdoti, 1843-1845; Colegio Santo Tomás, Cádiz, 1845-1846 (latino, grammatica spagnola e francese e filosofia di base); Scuola di Motril, dove era stato trasferito il padre, 1846-1847 (matematica); scuola a Granada, 1847-1848 (fisica, chimica e storia naturale); anno di ampliación o "preu" in Valencia, 1848-1849 (storia della filosofia e latino e letteratura spagnola); Università di Valencia, Valencia, 1849-1852 (primi tre anni di legge); Università di Siviglia, Siviglia, 1 ottobre 1852-1856 (Licenza in utroque iure, sia diritto canonico e civile, 29 giugno 1856).

Vita da laico. Ha aperto lo studi d'avvocato a Huelva, offre servizi gratuiti ai poveri; in seguito, si trasferì a Sanlúcar de Barrameda, quando suo padre fu trasferito in quella città come capitano del porto. Ha deciso di seguire la sua vocazione sacerdotale con il consiglio di Canon Diego Herrero y Espinosa de los Monteros; ha studiato teologia e morale privata, a casa. Ha ricevuto la tonsura ecclesiastica il 29 maggio 1863 nella chiesa delle monache di Santa María de las Dueñas, Sevilla, da Calixto Castillo y Ornedo, vescovo ausiliare di Siviglia e vescovo eletto di León; gli ordini minori il giorno successivo dallo stesso Vescovo; e poi il suddiaconato il 19 Dicembre, 1863; e il diaconato il 20 Febbraio 1864.

Sacerdozio. Fu ordinato, 21 marzo 1864, nella cappella della placa arcivescovile, Sevilla, da Luis de la Lastra y Cuesta, arcivescovo di Siviglia. Il ministero pastorale nell'arcidiocesi di Siviglia, 1864-1869, cappellano della chiesa de la Merced, Sanlúcar de Barrameda; Canon del capitolo della cattedrale di Cadice, 1869-1871. Parroco di San Lorenzo, 17 mar 1871 al 28 maggio, 1879. Penitenzieria canonico del capitolo della cattedrale di Siviglia, 1879-1880.

Episcopato. Eletto vescovo titolare di Milos e nominato Ausiliare di Siviglia, il 16 dicembre 1880. Consacrata, 6 feb 1881, la cattedrale di Siviglia, dal cardinale Joaquín Lluch y Garriga, OCC, arcivescovo di Siviglia, assistito da Manuel María González y Sánchez, vescovo di Jaén, e da Mariano Miguel Gómez Alguacil y Fernández, vescovo di Vitoria. Il suo motto episcopale era Omni opossum in eo. Trasferito alla diocesi di Coria, 10 novembre 1884. Fondatore dell'ordine di Esclavas del Divino Cuore, 1885. Trasferito alla diocesi di Malaga, il 10 giugno 1886. Ha fondato la rivista "El Correo de Andalucía nel 1889. Senatore il regno spagnolo, 1891-1894, e il 1898 fino alla sua morte. Promosso alla sede metropolitana di Siviglia, 2 dicembre, 1895.

Cardinalato. Creato prete cardinale nel concistoro del 11 dicembre 1905. Ha ricevuto la berretta rossa da re Alfonso XIII di Spagna il 31 dicembre 1905. E 'morto prima di andare a Roma per ricevere il titolo cardinalizia e il titolo.


Morte. 20 Gennaio 1906, a mezzogiorno, Siviglia. Esposto a Salón San Fernando nel palazzo arcivescovile. Ha ricevuto gli onori di Capitano Generale. Sepolto nella cripta del Sacrario della cattedrale metropolitana di Siviglia. Il 24 gennaio 1913, i suoi resti sono stati trasferiti in un nuovo mausoleo costruito nella cappella di Dolores nella stessa cattedrale. Il suo monumento funebre fu opera dello scultore Joaquín Martínez Bilbao.

Beatificazione. 29 Marzo 1987, Città del Vaticano, da papa Giovanni Paolo II.

Fonte dati : FiuEdu