venerdì 22 luglio 2016

SANTA MARIA MADDALENA, LA MEMORIA DIVENTA FESTA il decreto della Congregazione per il Culto Divino

La decisione di Francesco, stimolo a riflettere in modo più profondo sulla dignità della donna

  • Per «espresso desiderio» di Papa Francesco la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha emesso un decreto con cui la celebrazione di Santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria nel giorno 22 luglio, viene elevata nel Calendario Romano generale al grado di festa. Il testo, in latino, è firmato dal cardinale prefetto Robert Sarah e dal segretario arcivescovo Arthur Roche. Pubblicato ieri, porta la data del 3 giugno, solennità del Sacro Cuore, e contiene in allegato anche il testo del Prefazio proprio che sarà poi cura delle Conferenze episcopali tradurre in lingua vernacola.
Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti: la celebrazione di Santa Maria Maddalena elevata al grado di festa nel Calendario Romano Generale, 10.06.2016

Resurrectionis dominicae primam testem et evangelistam, Sanctam Mariam Magdalenam, semper Ecclesia sive Occidentalis sive Orientalis, summa cum reverentia consideravit, etsi diversimode coluit. Nostris vero temporibus cum Ecclesia vocata sit ad impensius consulendum de mulieris dignitate, de nova Evangelizatione ac de amplitudine mysterii divinae misericordiae bonum visum est ut etiam exemplum Sanctae Mariae Magdalenae aptius fidelibus proponatur. Haec enim mulier agnita ut dilectrix Christi et a Christo plurimum dilecta, “testis divinae misericordiae” a Sancto Gregorio Magno, et “apostolorum apostola” a Sancto Thoma de Aquino appellata, a christifidelibus huius temporis deprehendi potest ut paradigma ministerii mulierum in Ecclesia.
Ideo Summus Pontifex Franciscus statuit celebrationem Sanctae Mariae Magdalenae Calendario Romano generali posthac inscribendam esse gradu festi loco memoriae, sicut nunc habetur.
Novus celebrationis gradus nullam secumfert variationem circa diem, quo ipsa celebratio peragenda est, quoad textus sive Missalis sive Liturgiae Horarum adhibendos, videlicet:
a) dies celebrationis Sanctae Mariae Magdalenae dicatus idem manet, prout in Calendario Romano invenitur, nempe 22 Iulii;
b) textus in Missa et Officio Divino adhibendi, iidem manent, qui in Missali et in Liturgia Horarum statuto die inveniuntur, addita tamen in Missali Praefatione propria, huic decreto adnexa. Curae autem erit Coetuum Episcoporum textum Praefationis vertere in linguam vernaculam, ita ut, praevia Apostolicae Sedis recognitione adhiberi valeat, quae tempore dato in proximam reimpressionem proprii Missalis Romani inseretur.
Ubi Sancta Maria Magdalena, ad normam iuris particularis, die vel gradu diverso rite celebratur, et in posterum eodem die ac gradu quo antea celebrabitur.
Contrariis quibuslibet minime obstantibus.
Ex aedibus Congregationis de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum, die 3 mensis Iunii, in sollemnitate Sacratissimi Cordis Iesu.
Robert Card. Sarah
Praefectus
  + Arturus Roche
Archiepiscopus a Secretis
Allegato - Præfatio: de apostolorum apostola

Vere dignum et iustum est,
æquum et salutáre,
nos te, Pater omnípotens,
cuius non minor est misericórdia quam potéstas,
in ómnibus prædicáre per Christum Dóminum nostrum.

Qui in hortu maniféstus appáruit Maríæ Magdalénæ,
quippe quae eum diléxerat vivéntem,
in cruce víderat moriéntem,
quæsíerat in sepúlcro iacéntem,
ac prima adoráverat a mórtuis resurgéntem,
et eam apostolátus offício coram apóstolis honorávit
ut bonum novæ vitæ núntium
ad mundi fines perveníret.

Unde et nos, Dómine, cum Angelis et Sanctis univérsis
tibi confitémur, in exsultatióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth…

Nel decreto si ricorda che Maria Maddalena è stata definita da San Tommaso d’Aquino 'apostolorum apostola', in quanto testimone oculare del Cristo Risorto e prima a darne testimonianza agli apostoli, nonché ' testis divinae misericordiae' da San Gregorio Magno.

  • In un articolo esplicativo (vedi di seguito), firmato dall’arcivescovo Roche e pubblicato sull’Osservatore Romano, si spiega che la decisione «si iscrive nell’attuale contesto ecclesiale, che domanda di riflettere più profondamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina ». Fu San Giovanni Paolo II nella Mulieris dignitatem del 1988 – si rammenta nel commento – «a dedicare una grande attenzione non solo all’importanza delle donne nella missione stessa di Cristo e della Chiesa, ma anche alla peculiare funzione di Maria di Magdala quale prima testimone che vide il Risorto e prima messaggera che annunciò agli apostoli la risurrezione del Signore». Un’importanza questa che nel contesto dell’«impegno di una nuova evangelizzazione», prosegue «oggi nella Chiesa» che «vuole accogliere, senza alcuna distinzione, uomini e donne di qualsiasi razza, popolo, lingua e nazione, per annunciare loro la buona notizia del Vangelo di Gesù Cristo, accompagnarli nel loro pellegrinaggio terreno ed offrir loro le meraviglie della salvezza di Dio».
    Monsignor Roche sottolinea quindi come la decisione di Papa Francesco si inserisce «proprio nel contesto del Giubileo della Misericordia per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata», come attestato da autori ecclesiastici come Rabano Mauro e Sant’Anselmo di Canterbury.
    Il presule inglese ricorda inoltre come la tradizione ecclesiale in Occidente «identifica nella stessa persona Maria di Magdala, la donna che versò profumo nella casa di Simone, il fariseo, e la sorella di Lazzaro e Marta» e che «formò parte del gruppo dei discepoli di Gesù, lo seguì fino ai piedi della croce e, nel giardino in cui si trovava il sepolcro, fu la prima 'testimone della Divina Misericordia'».
    Maria Maddalena fu insomma la «'prima testis' della risurrezione del Signore» e proprio per questo fu anche «la prima a darne testimonianza davanti agli apostoli ». Ed «a ragione» quindi san Tommaso la definisce « apostolorum apostola », poiché «annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo». «Perciò è giusto – conclude monsignor Roche – che la celebrazione di questa donna abbia il medesimo grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli nel Calendario Romano Generale e che risalti la speciale missione di questa donna, che è esempio e modello per ogni donna nella Chiesa».

Maria Maddalena diventa così la prima donna, oltre alla Madonna, ad essere essere ricordata nel Calendario Romano Generale con la ricorrenza liturgica avente il grado di festa. Privilegio finora riservato agli apostoli (ma anche a san Lorenzo, a santo Stefano e ai Santi Innocenti). Nei calendari nazionali invece sono già presenti altre donne. In Italia ad esempio hanno il rango di festa le ricorrenze della santa patrona Caterina da Siena, e delle altre due compatrone d’Europa, Santa Brigida e santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).
Gianni Cardinale
Estratto da Avvenire dell' 11-6-2016

Noli me tangere
Beato Angelico, Convento di S. Marco in Firenze


Nel Calendario Romano Generale tra la memoria e la solennità 


Anche se comunemente si parla sempre di festa, in realtà tecnicamente esiste una gerarchia delle celebrazioni. Tutte sono importanti, naturalmente, ma il grado più elevato spetta alle 'solennità' che identificano i misteri ritenuti maggiormente importanti della fede. Nelle solennità ad esempio vengono incluse Pasqua, Natale, Pentecoste, l’Immacolata Concezione, i titoli principali di Nostro Signore e alcune celebrazioni su santi di particolare rilevanza come i Santi Pietro e Paolo il 29 giugno e San Giovanni Battista il 24 dello stesso mese. Dal punto di vista liturgico, le solennità richiamano la struttura delle Domeniche: sono previste tre letture, la preghiera dei fedeli, il Credo, il Gloria e preghiere proprie esclusive per il giorno.  Nelle 'feste' invece sono previste preghiere proprie, ma solo due letture più il Gloria. Riguardano un mistero o un titolo del Signore, della Madonna e di santi di particolare importanza, come appunto Maria Maddalena. Quanto alla 'memoria', che può essere 'facoltativa' o 'obbligatoria', riguarda solitamente santi, ma può celebrare anche alcuni aspetti riguardanti il Signore, ad esempio il Santo Nome di Gesù o della Vergine, come il Cuore Immacolato di Maria. Anche se si preferisce usare quelle del giorno, la memoria può avere letture proprie così come una 'sua' preghiera di apertura.


Apostolorum apostola
Articolo di S.E. Mons. Arthur Roche, Segretario del Dicastero
pubblicato dall'Osservatore Romano

Per espresso desiderio del Santo Padre Francesco, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha pubblicato un nuovo decreto, datato 3 giugno 2016, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, con il quale la celebrazione di Santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria, sarà elevata nel Calendario Romano Generale al grado di festa.

La decisione si iscrive nell’attuale contesto ecclesiale, che domanda di riflettere più profondamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina. Fu San Giovanni Paolo II a dedicare una grande attenzione non solo all’importanza delle donne nella missione stessa di Cristo e della Chiesa, ma anche, e con speciale risalto, alla peculiare funzione di Maria di Magdala quale prima testimone che vide il Risorto e prima messaggera che annunciò agli apostoli la risurrezione del Signore (cf. Mulieris dignitatem, n. 16). Questa importanza prosegue oggi nella Chiesa - lo manifesta l’attuale impegno di una nuova evangelizzazione - che vuole accogliere, senza alcuna distinzione, uomini e donne di qualsiasi razza, popolo, lingua e nazione (cf. Ap 5,9), per annunciare loro la buona notizia del Vangelo di Gesù Cristo, accompagnarli nel loro pellegrinaggio terreno ed offrir loro le meraviglie della salvezza di Dio. Santa Maria Maddalena è un esempio di vera e autentica evangelizzatrice, ossia, di una evangelista che annuncia il gioioso messaggio centrale della Pasqua (cf. colletta del 22 luglio e nuovo prefazio).

Il Santo Padre Francesco ha preso questa decisione proprio nel contesto del Giubileo della Misericordia per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata, come affermano Rabano Mauro parlando di lei («dilectrix Christi et a Christo plurimum dilecta»: De vita beatae Mariae Magdalenae, Prologus) e Sant’Anselmo di Canterbury («electa dilectrix et dilecta electrix Dei»: Oratio LXXIII ad sanctam Mariam Magdalenam). E’ certo che la tradizione ecclesiale in Occidente, soprattutto dopo San Gregorio Magno, identifica nella stessa persona Maria di Magdala, la donna che versò profumo nella casa di Simone, il fariseo, e la sorella di Lazzaro e Marta. Questa interpretazione continuò ed ebbe influsso negli autori ecclesiastici occidentali, nell’arte cristiana e nei testi liturgici relativi alla Santa. I Bollandisti hanno ampiamente esposto il problema della identificazione delle tre donne e prepararono la strada per la riforma liturgica del Calendario Romano. Con l’attuazione della riforma, i testi del Missale Romanum, della Liturgia Horarum e del Martyrologium Romanum si riferiscono a Maria di Magdala. E’ certo che Maria Maddalena formò parte del gruppo dei discepoli di Gesù, lo seguì fino ai piedi della croce e, nel giardino in cui si trovava il sepolcro, fu la prima “testis divinae misericordiae” (Gregorio Magno, XL Hom. In Evangelia, lib. II, Hom. 25,10). Il Vangelo di Giovanni racconta che Maria Maddalena piangeva, poiché non aveva trovato il corpo del Signore (cf. Gv 20, 11); e Gesù ebbe misericordia di lei facendosi riconoscere come Maestro e trasformando le sue lacrime in gioia pasquale.

Approfittando di questa opportuna circostanza, desidero evidenziare due idee inerenti ai testi biblici e liturgici della nuova festa, che possono aiutarci a cogliere meglio l’importanza odierna di simile Santa donna.
Per un lato, ha l’onore di essere la «prima testis» della risurrezione del Signore (Hymnus, Ad Laudes matutinas), la prima a vedere il sepolcro vuoto e la prima ad ascoltare la verità della sua risurrezione. Cristo ha una speciale considerazione e misericordia per questa donna, che manifesta il suo amore verso di Lui, cercandolo nel giardino con angoscia e sofferenza, con «lacrimas humilitatis», come dice Sant’Anselmo nella citata preghiera. A tal proposito, desidero segnalare il contrasto tra le due donne presenti nel giardino del paradiso e nel giardino della risurrezione. La prima diffuse la morte dove c’era la vita; la seconda annunciò la Vita da un sepolcro, luogo di morte. Lo fa osservare lo stesso Gregorio Magno: «Quia in paradiso mulier viro propinavit mortem, a sepulcro mulier viris annuntiat vitam» (XL Hom. In Evangelia, lib. II, Hom. 25). Inoltre, è proprio nel giardino della risurrezione che il Signore dice a Maria Maddalena: «Noli me tangere». E’ un invito rivolto non solo a Maria, ma anche a tutta la Chiesa, per entrare in una esperienza di fede che supera ogni appropriazione materialista e comprensione umana del mistero divino. Ha una portata ecclesiale! E’ una buona lezione per ogni discepolo di Gesù: non cercare sicurezze umane e titoli mondani, ma la fede in Cristo Vivo e Risorto!

Proprio perché fu testimone oculare del Cristo Risorto, fu anche, per altro lato, la prima a darne testimonianza davanti agli apostoli. Adempie al mandato del Risorto: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro… Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto» (Gv 20,17-18). In tal modo ella diventa, come già notato, evangelista, ossia messaggera che annuncia la buona notizia della risurrezione del Signore; o come dicevano Rabano Mauro e San Tommaso d’Aquino, «apostolorum apostola», poiché annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo (cf. Rabano Mauro, De vita beatae Mariae Magdalenae, c. XXVII; S. Tommaso d’Aquino,In Ioannem Evangelistam Expositio, c. XX, L. III, 6).
A ragione il Dottore Angelico usa questo termine applicandolo a Maria Maddalena: ella è testimone del Cristo Risorto e annuncia il messaggio della risurrezione del Signore, come gli altri Apostoli. Perciò è giusto che la celebrazione liturgica di questa donna abbia il medesimo grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli nel Calendario Romano Generale e che risalti la speciale missione di questa donna, che è esempio e modello per ogni donna nella Chiesa.


ARTICOLI CORRELATI

SANTA MARIA MADDALENA. LA BEATA PECCATRICE DEL MEDIOEVO. La sua importanza per San Francesco d'Assisi e gli ordini mendicanti. Di Régis Burnet. (in preparazione)