9 ottobre
Ven. Pio XII
(Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli)
(Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli)
Papa
del Terz'ordine di San Francesco
Francescano secolare
Roma, 2 marzo 1876 – Castel Gandolfo, 9 ottobre 1958
Eugenio Pacelli è nato a Roma, i1 2 marzo 1876; Conseguita la licenza liceale presso il Liceo Parini, nel 1874 divenne terziario francescano e l'anno successivo iniziò gli studi teologici. Ordinato sacerdote il 2 aprile 1899 e laureato in teologia e in "utroque iure", entra nella Segreteria di Stato, nella Congregazione degli Affari straordinari, di cui diviene prima sottosegretario (1911), e poi segretario (1914); eletto Arcivescovo titolare di Sardi il 20 aprile 1917, è Nunzio apostolico in Baviera e, dal 1920, a Berlino; Pio XI lo crea cardinale il 16 dicembre 1929 e lo nomina proprio Segretario di Stato; è eletto Papa il 2 marzo 1939; il suo pontificalo dura oltre diciannove anni: muore a Castel Gandolfo, il 9 ottobre 1958, a 82 anni di età.
CAUSA
Nel 1990, a conclusione della prima fase di beatificazione, ha ricevuto il titolo di servo di Dio. Nel 2009, a conclusione della seconda fase, ha ricevuto il titolo di venerabile, che ne attesta l'eroicità delle virtù per la Chiesa. La causa di canonizzazione è affidata alla Compagnia di Gesù.
Il pontificato di Eugenio Pacelli inizia, alla vigilia della seconda guerra mondiale, con la preoccupazione di cercare di evitare il conflitto e di salvare la pace: preoccupazione destinata a suscitare - come gia era accaduto per Benedetto XV — sospetti e risentimenti, appena velati di rispetto formale e resi semmai più pungenti a causa dell'ideologia sostanzialmente pagana, e portata quindi ad esaltare i miti della forza e della gloria militare, che allora dominava in Italia e in Europa.
Scoppiato il conflitto mondiale, il Papa operò in due direzioni: la condivisione e il lenimento, in tutte le forme per lui possibili, delle sofferenze delle popolazioni - in primo luogo di quella di Roma - provate dalle vicende belliche e la riaffermazione e proclamazione, lucida e ferma, dei principi concerrnenti la dignità della persona, la giustizia sociale, i diritti dei popoli, i rapporti fra gli Stati, il ruolo attivo del laicato cattolico.
Iniziava cosi, a contatto diretto con le più tragiche esperienze che il secolo avesse conosciuto, quell'opera di magistero che si sarebbe arricchita e dispiegata in modo imponente nella seconda fase del pontificato di Pio XII e che avrebbe costituito la premessa dottrinalmente più vasta e profonda per le organiche rielaborazioni che il Concilio Vaticano II avrebbe operato: come ben sa chiunque abbia conoscenza non superficiale dei documenti conciliari.
Iniziava cosi, a contatto diretto con le più tragiche esperienze che il secolo avesse conosciuto, quell'opera di magistero che si sarebbe arricchita e dispiegata in modo imponente nella seconda fase del pontificato di Pio XII e che avrebbe costituito la premessa dottrinalmente più vasta e profonda per le organiche rielaborazioni che il Concilio Vaticano II avrebbe operato: come ben sa chiunque abbia conoscenza non superficiale dei documenti conciliari.
II magistero, rivolto a tutti i problemi specifici della Chiesa e del mondo moderno, a tutti gli "status" e missioni della Chiesa, a tutte le categorie di persone, circostanziato e specifico, saldo nel fondamento sopranaturale, lucido nel ragionamento, icastico nell'esposizione, rimane il risultato più poderoso del quasi ventennale servizio apostolico di Pio XII.
Anche la Fraternità secolare di san Francesco ne ha tratto vantaggio. Terziario Francescano anche lui: era entrato nel 1902 a far parte della Pia Fratellanza dei Sacerdoti Terziari di Roma, essendone Ministro l'allora mons. Giacomo Della Chiesa, e ne confermò la circostanza personalmente, in due distinte udienze, al padre Leonardo M. Bello, Ministro Generale dei Minori (8-4-I939) e al padre Donato da Welle, Ministro Generale dei Cappuccini (15-7-I943) — Pio XII inaugurò francescanamente il pontificato con la proclamazione, avvenuta il 18 giugno 1939, di san Francesco a Patrono d'Italia, unitamente a Santa Caterina da Siena, tessendone un elevato panegirico culminato in una preghiera a Cristo per la pace dell'Italia e del mondo; dopo minori ma significative testimonianze di attenzione e di affetto ai Francescani secolari detto per loro il discorso del 1° luglio 1956, che costituisce un caposaldo del magistero pontificio di tutti i tempi intorno all'Ordine Secolare e che è finito, a buon diritto, tra le "fonti" della costituzione dogmatica "Lumen gentium" (cfr. n. 40: nota 4); anche le Costituzioni del Terz’Ordine promulgate nel 1957 ne sono state largamente influenzate; per questo documento il nome di Pio XII rimarrà saldamente legato nel tempo alla storia dell'OFS. (1)
TESTI
DISCORSO ALLA GRANDE FAMIGLIA DEL TERZ'ORDINE FRANCESCANO D'ITALIA
Basilica Vaticana, 1 luglio 1956
Basilica Vaticana, 1 luglio 1956
VIDEO D'EPOCA
Papa Pacelli a Santa Maria sopra la Minerva nomina con solenne rito (musica diretta da don Lorenzo Perosi) S. Caterina e S. Francesco patroni d'Italia - video con commento audio del tempo a cura del C.C.C. (Centro Cattolico Cinematografico) 1939-1940.
PREGHIERA
del venerabile Pio XII, Pontefice Romano
Signore Gesù Cristo,
Ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa il papa Pio XII,
maestro fedele della Tua verità e pastore angelico.
Egli, con dottrina sicura e mite fermezza,
ha esercitato il supremo ministero apostolico
guidando la Tua Chiesa attraverso il mare agitato delle ideologie totalitarie,
ha aperto le braccia di Pietro, senza distinzione,
a tutte le vittime dell’immane tragedia della II guerra mondiale
ammonendo che nulla è perduto con la pace, opera della giustizia;
con umiltà e prudenza ha dato rinnovato splendore alla Sacra Liturgia:
e ha manifestato la gloria di Maria Santissima proclamandone l’Assunzione al Cielo.
Fa’, o Signore, che sul suo esempio
impariamo anche noi a difendere la verità,
a obbedire con gioia al magistero cattolico
e a dilatare gli spazi della nostra carità.
Per questo ti supplichiamo,
se è per Tua maggior gloria e per il bene delle nostre anime,
di glorificare il Tuo servo, il Papa Pio XII.
Amen
[Testo: don Nicola Bux
Imprimatur: Angelus Card. Bagnasco]
Chiunque riceva grazie o favori dal Venerabile Pio XII
è pregato di darne comunicazione al Postulatore
Curia Generalizia della Compagnia di Gesù
Borgo Santo Spirito, 4 • 00193 ROMA
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(1) Fonte: Mariano Bigi e P. Luigi Monaco, Magistero dei papi e fraternità secolare, Roma, 1985