11 ottobre
San Giovanni XIII
(Angelo Giuseppe Roncalli)
(Angelo Giuseppe Roncalli)
Papa
del Terz'ordine di San Francesco
Francescano secolare
Sotto il Monte, Bergamo, 25 novembre 1881 - Roma, 3 giugno 1963
Angelo Giuseppe Roncalli nasce a Sotto il Monte (Bergamo), il 25 novembre 1881; ordinato sacerdote il 10 agosto 1904, un mese dopo avere conseguito il dottorato in teologia; nel 1905 è segretario del Vescovo di Bergamo, mons. Radini Tedeschi; contemporaneamente inizia l'insegnamento della storia ecclesiastica e gli studi di ricerca storica che proseguirà fino alla soglia del pontificato. Nel 1921 e a Roma, Presidente del Consiglio italiano della Pontificia Opera della Propagazione della Fede; Pio XI nel 1925 lo elegge Arcivescovo titolare di Areopoli (in seguito muterà il titolo in quello di Mesembria) e lo invia Visitatore Apostolico in Bulgaria; dieci anni dopo passa ad Istambul come Delegato Apostolico per Grecia e Turchia; il 1° gennaio 1945 e nominato Nunzio apostolico in Francia. Creato Cardinale da Pio XII il 15 gennaio 1953, il 15 marzo seguente assume la sede patriarcale di Venezia. Viene eletto Papa il 28 ottobre 1958. Il 25 gennaio 1959 annuncia la promulgazione del Concilio Ecumenico Vaticano II, solennemente aperto il 12 ottobre 1962; muore al tramonto del 3 giugno 1963, a 82 anni di età, nel quinto anno di pontificato.
Martirologio Romano: A Roma, beato Giovanni XXIII, papa: uomo dotato di straordinaria umanità, con la sua vita, le sue opere e il suo sommo zelo pastorale cercò di effondere su tutti l’abbondanza della carità cristiana e di promuovere la fraterna unione tra i popoli; particolarmente attento all'efficacia della missione della Chiesa di Cristo in tutto il mondo, convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II.
GIOVANNI XXIII TERZIARIO FRANCESCANO
«Diletti figli! LasciateCi aggiungere una speciale parola del cuore a quanti qui presenti appartengono all'esercito pacifico dei Terziari laicali di S. Francesco: Ego sum Joseph frater vester. Con tenerezza amiamo dirvelo. Lo siamo da quando giovinetto, quattordicenne appena, il 1° marzo 1896, vi fummo ascritti regolarmente per il ministero del Canonico Luigi Isacchi, nostro padre spirituale, quale direttore che egli era nel Seminario di Bergamo: ed amiamo benedire il Signore per questa grazia che Ci accordò con felice sincronia coll’atto di iniziarci, giusto quell'anno e in quei mesi, alla vita ecclesiastica con la Sacra Tonsura. Oh! la gioia serena ed innocente di quella coincidenza: terziario francescano e chierico avviato al sacerdozio: preso, dunque, per gli stessi funicoli della semplicità, ancora inconscia e felice, che Ci doveva accompagnare sino all'altare benedetto: che Ci doveva poi dare tutto nella vita»
dal Discorso di papa Giovanni XXIII, del 16 aprile 1959 alle Famiglie dell'Ordine Francescano
Qualche tempo dopo la scomparsa di Giovanni XXIII il romanziere Luigi Santucci scrisse: "Mi pare che il più grande discepolo di San Francesco, da un secolo in qua, sia stato proprio un Papa: Papa Roncalli » (Vita Minorum, XXXIV (1964), 1, p. 79).
L'intuizione sembra estremamente pertinente per guidare alla lettura non solo dei documenti di Papa Giovanni sull'OFS,.ma della sua intera esperienza
di uomo, di sacerdote, di vescovo (in cui la diplomazia non ha mai prevalso sulla pastorale, ma ne e stata se mai resa più amabile e convincente) e, infine, di Papa; un'esperienza costruita — come testimonia il "Giornale dell'anima" (Roma, 1964) - in un contatto quotidiano e diuturno con la paternità di Dio e nella gioiosa disponibilità ai fratelli, nel godimento delle realtà create, soprattutto di quelle più semplici e schiette; un'esperienza che è la persona stessa, che si fa messaggio e insegnamento e che, nell'ultima breve vigilia della vita, quella pontificale, si offre al mondo, stupendolo, con atti nuovi ed eccezionali che hanno inconfondibili i segni evangelici della semplicità e della misericordia, della fiducia e della interiore disponibilità alla volontà di Dio che è Provvidenza, del coraggio alimentato dalla speranza.
A Giovanni XXIII — l'amico Terziario che si presenta ai suoi fratelli di carisma con le parole della Scrittura: "Ego sum Joseph, frater vester", ricordando con esattezza tempi e modi del suo ingresso in fraternità secolare — occorre avvicinarsi cosi: come ad una esperienza vitale che si alimenta di Cristo e ne ha il buon odore, proprio come fu di quella di Francesco.
A Giovanni XXIII — l'amico Terziario che si presenta ai suoi fratelli di carisma con le parole della Scrittura: "Ego sum Joseph, frater vester", ricordando con esattezza tempi e modi del suo ingresso in fraternità secolare — occorre avvicinarsi cosi: come ad una esperienza vitale che si alimenta di Cristo e ne ha il buon odore, proprio come fu di quella di Francesco.
Il cardinale Giulio Bevilacqua ha colto nel segno, quando ha scritto: "ogni suo insegnamento non fu mai sul piano astratto, ma su quello vitale"; bene ha fatto un raccoglitore di questi e altri suoi testi a presentarli non come insegnamento, ma come testimonianze di un vissuto francescanesimo nel quale ci è ancora caro e benefico immergerci, quasi a risentire la voce calda e suadente di Giuseppe, nostro fratello.
Fonte: Mariano Bigi e P. Luigi Monaco, Magistero dei papi e fraternità secolare, Roma, 1985
1962 - visita di Giovanni XXIII ad Assisi (filmato RAI)
Locuzione del Papa
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Viaggio in treno a Loreto ed Assisi
Settimana Incom - Istituto Nazionale Luce
Locuzione del Papa
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Viaggio in treno a Loreto ed Assisi
Settimana Incom - Istituto Nazionale Luce
- PREGHIERA
O Padre che nel Santo Giovanni XXIII tuo servo umile e fedele hai offerto alla Chiesa e ad ogni uomo un’icona palpitante della bontà e della mitezza di Gesù Buon Pastore, che fa noi tuo popolo, per intercessione della sua fervida preghiera, camminiamo sulle vie del mondo nell’obbedienza e nella pace verso l’abbraccio gioioso della tua pienezza.
Concedi per intercessione di lui, che ebbe la gioia di vivere in una famiglia, pace e serenità alle nostre famiglie.
La sua intercessione sostenga i passi dei nostri ragazzi e dei nostri giovani, la sua mano benedicente accarezza il volto dei nostri bambini, il suo sorriso cordiale e limpido consoli le sofferenze degli anziani e degli ammalati.
Fa o Padre che amiamo come Papa Giovanni XXIII la tua santa volontà nelle cose di ogni giorno, donaci il suo sguardo di fiducia e di speranza in Te nelle inevitabili difficoltà della vita.
Fa che possiamo amare come lui la preghiera, per trovare sempre nel colloquio con Te la sorgente della vera pace. Per Cristo nostro Signore. Amen