domenica 11 ottobre 2020

Per conoscere la B. GIOVANNA DA SIGNA del Terz'Ordine di San Francesco / Francescana secolare


9 novembre

Beata
 GIOVANNA DA SIGNA
del Terz'Ordine di San Francesco
Francescana secolare




Signa 1244 - 1307







Martirologio Romano: A Signa presso Firenze, beata Giovanna, vergine, che condusse vita solitaria per Cristo.

Martirologio Francescano: In Signa, presso Firenze, in Toscana, la Beata Giovanna da Signa, Vergine del Terz'Ordine, la quale, essendo adorna di ammirabile semplicità ed innocenza di costumi, anche mentre viveva fu favorita da Dio con la grazia delle guarigioni. Il Sommo Pontefice Pio VI concesse in suo onore l'Ufficio e la Messa (1307).





La parte più antica della città di Signa, alta sul colle, di aspetto medioevale, viene comunemente detta "La Beata". Ricorda cosi ed ogni giorno onora, la Beata per antonomasia, qual è a Signa, la Beata Giovanna. Ella nacque a Signa nel 1244. Era figlia di umili genitori, e come Santa Giovanna d’Arco e Santa Bernardette di Lourdes, fu in gioventù pastorella semplicissima di vita ed immacolata d'animo. 
A volte radunava attorno a sé gli altri pastori, ai quali parlava delle cose del cielo e dell’amore alla virtù. Sui trent’anni poté dar corpo al suo ideale di vita religiosa, facendosi reclusa volontaria sull'esempio della Beata Verdiana, terziaria francescana anch'ella e reclusa di Castel Fiorentino. Dopo aver ricevuto dai Frati Minori di Carmignano, l'abito del Terzo Ordine Francescano, si fece murare entro una celletta presso l’Arno ai piedi del paese. Vi resto in penitenza per ben quattro decenni. Da quell'angusto rifugio, ella sparse doni di misericordia su tutti coloro che a lei ricorrevano: curò ammalati, consolo afflitti, sollevo peccatori, illuminò dubbiosi, aiutò bisognosi.
Già da viva, si merito cosi la fama di benevola protettrice di Signa e dei suoi abitanti. Una fama perdurata fino ai nostri giorni, grazie anche ai miracoli postumi ed alle grazie ricevute.
Le leggende pittoresche sul conto della Beata Giovanna riguardano la sua gioventù come pastorella. Una, per esempio, narra come durante le tempeste e gli acquazzoni, ella radunasse il gregge sotto un grande albero, che prodigiosamente veniva risparmiato dalla pioggia, dalla grandine e dai fulmini. Perciò quando la tempesta si avvicinava gli altri pastori correvano accanto a lei con i loro animali. Giovanna approfittava di quelle occasioni per insegnare ai compagni con parole semplici ed efficaci, il modo di salvarsi l'anima e di meritarsi il Paradiso. Altre volte quando l‘Arno in piena impediva il tragitto fra l'una e I'altra sponda, Giovanna fu vista stendere sulle acque minacciose il suo rozzo mantello e traghettare su quello il fiume come su una barca sicura.
La Beata Giovanna visse da reclusa una vita più angelica che umana. Dalla carità dei fedeli riceveva Il necessario alla vita. Si esercito nella più rigorosa austerità, nella fervente preghiera, nell'assidua contemplazione, in estatici colloqui con il suo diletto. Il Signore glorificò la santità della sua serva fedele con numerosi prodigi operati a favore specialmente di ammalati, per i quali otteneva da Dio la guarigione del corpo e dell’anima.
La vita della Beata si concluse nella sua cella, a 63 anni, il 9 novembre 1307. Si narra che, al momento della sua morte, le campane delle chiese vicine furono suonate a festa per solennizzare l’ingresso della Beata Giovanna nella gloria del cielo.
Pio VI il 17 settembre 1798 concesse in suo onore I'ufficio e la messa.
Giuliano Ferrini, OFM


CULTO

Per celebrare la Beata nel 1383 il pievano di Signa istituì un festa in suo onore nei giorni tra il 9 novembre e l'11 novembre. Durante la traslazione del corpo della pastorella, la data fu spostata al lunedì dell'Angelo e i festeggiamenti si susseguono dal giorno di Pasqua al martedì successivo durante i quali viene esposta l'urna della Beata al pubblico.

Tra i giorni principali in cui si celebra la Beata ci sono:
il 9 novembre, in ricorrenza del transito della Beata, con la S.Messa ed esposizione del suo corpo alla pubblica venerazione
il Lunedì in Albis, che per i Signesi è la “Festa della Beata Giovanna” per eccellenza. Essa è caratterizzata dalla sfilata del Corteo storico di Signa, con la presenza del ciuchino adornato dei colori del popolo (sono 4 i popoli di Signa) vincitore del “Palio degli arcieri” che si tiene nel corso dell'antica. Questa festa conserva il suo significato prettamente religioso e culmina con la solenne benedizione impartita, dal pulpito esterno della Pieve, con le reliquie della Beata Giovanna.
Il giorno dopo, martedì, per i Signesi è la “Festa del Beatino“: la Pieve si riempie di bambini che, accompagnati da genitori e nonni, ricevono la particolare benedizione della Beata, a loro riservata per ricordare l'amore di Giovanna per i più piccoli. (voce Wikipedia)





PREGHIERA


O Dio, che nella Beata Giovanna da Signa 
ci hai dato un modello di perfezione nella preghiera e nella solitudine, 
concedici di emulare il suo ideale di santità per essere uniti a te nella gloria del Santi. 
Per Cristo nostro Signore. 
Amen.


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