lunedì 12 ottobre 2020

per conoscere la B. SALOMEA DI CRACOVIA prima terziaria francescana, poi clarissa

 

17 novembre

Beata
 SALOMEA DI CRACOVIA
del Terz'Ordine di San Francesco
francescana secolare
poi clarissa







Cracovia, Polonia, 1211 circa – Sandomierz, Polonia, 17 novembre 1268


Salomea, figlia di Leszek il Buono, nasce a a Cracovia, in Polonia, nel 1211. Ancora bambina, l’usanza dei matrimoni combinati la destina in sposa a Colomanno, figlio del re d’Ungheria, anche lui appena adolescente. Alquanto tormentato il loro breve regno sul trono della Galizia, che viene occupata da principi confinanti e i due sovrani imprigionati. Liberati dal carcere, governano la Dalmazia e la Slovenia. Umile nella dignità di regina, Salomea, assieme allo sposo, fa voto di verginità e intraprende una vita ascetica, aderendo all’Ordine francescano secolare e impegnandosi in opere di carità. Morto lo sposo nel 1241 combattendo contro i Tartari, ritorna in Polonia ed entra nel monastero delle Clarisse di Sandomierz, dove in seguito viene eletta abbadessa. Muore il 17 novembre 1268. (Bibbia Francescana)



Martirologio Romano: Presso Cracovia in Polonia, beata Saloméa, che, regina di Halicz, dopo la morte del marito, il re Colomanno, professò la regola delle Clarisse e svolse santamente l’ufficio di badessa nel monastero da lei fondato.

Martirologio Francescano: In Cracovia, in Polonia, la Beata Salomea, Vergine del Secondo Ordine, la quale congiunta prima in matrimonio col re di Galizia, con raro esempio conservò intatta la sua verginità; fatta poi religiosa risplendette mirabilmente per santità di vita e fama di miracoli e se ne convolò alle nozze dell'Agnello immacolato. Il Sommo Pontefice Clemente X ne approvò il culto (1268).




Salomea nacque verso il 1211 da Leszek il Buono, principe di Cracovia. E’ purtroppo assai difficile datare i primi eventi della sua vita, in quanto le fonti sul suo conto differiscono assai considerevolmente.
Pare comunque certo che all’età di soli tre anni venne affidata al vescovo di Cracovia, il Beato Vincenzo Kadlubek, affinché la conducesse alla corte del sovrano ungherese Andrea II. Leszek aveva infatti organizzato il matrimonio tra Salomea e Kálmán (nome solitamente italianizzato come Colomanno), figlio di Andrea, che a quel tempo aveva solamente sei anni. I matrimoni concordati di questo genere non erano insoliti a quel tempo e la ragazza spesso sin da piccola viveva a corte del futuro suocero.
I due bambini furono incoronati e “governarono” Halicz per circa tre anni, finché la città non fu occupata da un principe della Rutenia, Mstislav, che li imprigionò. Durante la prigionia, Salomea, che aveva circa nove anni, pronunciò con il suo fidanzato un voto congiunto di castità.
Quando gli ungheresi riconquistarono Halicz i due furono liberati ed infine fu celebrato solennemente il matrimonio. Pare che dopo la cerimonia Salomea abbia iniziato a condurre una vita ascetica, divenendo terziaria francescana ed impegnandosi affinché la corte diventasse un modello di vita cristiana.
Kálmán governò la Dalmazia e la Slovenia sino alla sua morte, avvenuta nel 1241 combattendo contro i Tartari. Per circa un anno la vedova rimase a corte intenta a compiere opere buone, ma nel 1242 preferì far ritorno in patria. Divenne così generosa benefattrice dei frati minori e, con il sostegno del fratello Boleslao, intraprese nel 1245 la fondazione di un nuovo convento di Clarisse Povere presso Sandomierz. Salomea indossò poi ella stessa l’abito francescano e divenne anche badessa del monastero. Nella vita comune con le consorelle diede eccellenti esempi di umiltà e di obbedienza. Morì il 17 novembre 1268 e le sue spoglie mortali furono poi traslate nella chiesa francescana di Cracovia. Papa Clemente X nel 1672 ne approvò il culto quale beata ed il Martirologium Romanum la commemora ancora oggi nell’anniversario della nascita al cielo.

Autore: Fabio Arduino su Santi e Beati


PREGHIERA 

O Dio, che hai chiamato la beata Salomea dalle sollecitudini del principato terreno all’impegno della perfezione evangelica, sul suo esempio e per la sua intercessione concedici di servirti in umiltà di cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.