un centro per l'educazione dei bambini ciechi e il dialogo con i non credenti
E' considerata la pioniera di una nuovo sistema di assistenza
ai ciechi e del sistema Braille.
Bila Tserkva Kiev (Ucraina), 22/10/1876 - Laski, Izabelin,
Warsaw (Poland), 15/5/1961
La Beata Elżbieta Czacka (al secolo: Rosa, Róża) nacque a Bila Tserkva
(oggi Ucraina, già Polonia) il 22 ottobre 1876. Fin da piccola, ebbe problemi
agli occhi. Rimasta completamente cieca, all’età di 22 anni, decise di
dedicarsi alla causa dei non vedenti. Nel 1909, aprì dei laboratori di
artigianato e un istituto di educazione per i non vedenti a Varsavia. Nel 1917,
Róża Czacka adotta l'abito francescano e prende i voti perpetui nel Terzo
Ordine Francescano. Nel 1918, sempre a Varsavia, fondò la Congregazione delle
Suore Francescane Ancelle della Croce, con lo scopo di dedicarsi all’assistenza
dei non vedenti. Eletta Superiora Generale, trasferì il centro per i non
vedenti a Laski, presso Varsavia. Inoltre, fondò per loro scuole e laboratori
speciali, adattò l’alfabeto Braille alla lingua polacca, perfezionò il metodo
delle forme abbreviate nella scrittura dei ciechi, riorganizzò le case
religiose della Congregazione e ne elaborò le prime Costituzioni. Nel 1950, a
causa della malattia sempre più invadente, rinunciò all’ufficio di Superiora
generale. Morì il 15 maggio 1961 a Laski (Polonia).
INFO CAUSA
* Postulatore: Mons. Sławomir Oder
* Attore: Siostry Franciszkanki Slużebnice Krzyża, ul. Piwna
9/11, 00-265 Warszawa, POLAND
* Dichiarata venerabile da papa Francesco che ha autorizzato il decreto di promulgazione delle sue virtù eroiche il 9 ottobre 1917; beatificata il 12 settembre 2021.
* Vedi anche in questo blog il Decreto della Congregazione delle cause dei santi
Biografia
La straordinaria vita di madre Elzbieta (al secolo Róza) Czacka, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ancelle della Croce – o Francescane Ancelle della Croce di Laski – inizia il 22 ottobre 1876 a Biala Cerkiew, negli ex territori orientali della Repubblica di Polonia, oggi in Ucraina. Nata in una famiglia aristocratica, riceve un’educazione domestica all’altezza del suo censo, con un’adolescenza segnata però da una brutta caduta da cavallo che indebolisce pericolosamente la sua vista. Ed essa scompare del tutto quando Róza ha solo 22 anni. Il mondo per lei all’improvviso diventa buio e avrebbe potuto diventarlo anche il suo cuore se la fede non fosse rimasta accesa come una lampada interiore.
Seguendo anche la parola ispirata del suo medico oculista, Róza decide di dedicare le sue energie a migliorare il destino dei ciechi in Polonia, dei quali allora nessuno si prendeva realmente cura. Impara così l’alfabeto Braille e soprattutto a muoversi in un “mondo nuovo” in relativa autonomia.
Si reca in centri per non vedenti in Svizzera, Austria, Germania e Francia.
Nel 1908 apre a Varsavia i primi istituti dedicati e nel 1910 fonda la Società per la Tutela dei Ciechi.
Negli stessi anni matura in lei anche il desiderio di consacrarsi a Dio e di fondare di una comunità religiosa per il servizio dei ciechi. La Congregazione delle Suore Francescane Ancelle della Croce viene costituita a Varsavia il 1° dicembre 1918 fra lo scetticismo di molti ma con il sostegno convinto dell’arcivescovo di Varsavia Aleksander Kakowski e con la stima per la fondatrice da parte del nunzio apostolico Achille Ratti, poi papa Pio XI.
Nel 1921 la Società per la Tutela dei Ciechi trasferisce le sue attività nel villaggio di Laski, vicino a Varsavia, facendolo diventare un punto di riferimento nel settore in tutta l’Europa centrale. Un ruolo importante nel plasmare la spiritualità di quel luogo lo ricopre padre Wladyslaw Kornilowicz (1884-1946), uno dei pionieri del rinnovamento liturgico in Polonia, impegnato anche nel dialogo il mondo accademico di Varsavia. Costui diventa il direttore spirituale della congregazione e dei collaboratori laici, orientando madre Czacka a offrire la sua vita in espiazione non solo per i ciechi in senso fisico ma anche per quelli in senso spirituale.
L’atmosfera che si crea a Laski, con una casa per ritiri ancora esistente, attrae importanti artisti come Zbigniew Herbert, Antoni Slonimski, Zygmunt Kubiak e Jerzy Liebert. Vi fanno visita filosofi e teologi come Jacques Maritain e il futuro cardinale Charles Journet. Nel 1926 madre Czacka incontra a Laski anche un giovane sacerdote, Stefan Wyszynski, portato lì dal suo padre spirituale. Tra i due si crea un forte legame spirituale e una collaborazione che si intensifica durante la guerra.
Il miracolo
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(1) Pubblicato da Avvenire 11 settembre 2021