lunedì 13 settembre 2021

PAPA FRANCESCO HA FIRMATO IL DECRETO: RICONOSCIUTE LE VIRTU' EROICHE DEL VEN. ROBERT SCHUMAN


Città del Vaticano

Il 19 giugno 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

- il miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Filippo Jeningen, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù; nato il 5 gennaio 1642 a Eichstätt (Germania) e morto a Ellwangen (Germania) l’8 febbraio 1704.

- Il martirio delle Serve di Dio PascHalina Jahn (al secolo: Maria Maddalena) e 9 Compagne, Religiose professe della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta; uccise, in odio alla Fede, in Polonia, nel 1945.

Si tratta del martirio di dieci Religiose professe della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta, avvenuto in Polonia nel 1945 durante l’invasione dell’Armata Rossa. Esse sono: 1. Paschalina Jahn (al secolo: Maria Maddalena); 2. Maria Edelburgis Kubitzki (al secolo: Julianna); 3. Maria Rosaria Schilling (al secolo: Elfrida); 4. Maria Adela Schramm (al secolo: Clara); 5. Maria Sabina Thienel (al secolo: Anna Hedwig); 6. Maria Sapientia Heymann (al secolo: Lucia Emmanuela); 7. Maria Adelheidis Töpfer (al secolo: Hedwig Agnes); 8. Maria Melusja Rybka (al secolo: Martha); 9. Maria Felicitas Ellmerer (al secolo: Anna); 10. Maria Acutina Goldberg (al secolo: Helena).

- Le virtù eroiche della Serva di Dio Angela Rosa Godecka, Fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria; nata il 13 settembre 1861 a Wolga (Russia) e morta a Częstochowa (Polonia) il 13 ottobre 1937.

- Le virtù eroiche della Serva di Dio Orsola Donati, Religiosa professa della Congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata; nata il 22 ottobre 1849 ad Anzola dell’Emilia (Italia) e morta a San Giovanni in Persiceto (Italia) l’8 aprile 1935.

- Le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Stella di Gesù (al secolo: Maria Aurelia Iglesias Fidalgo), Suora professa della Congregazione delle Religiose di Maria Immacolata; nata il 12 aprile 1899 a Colunga (Spagna) e morta a Granada (Spagna) il 24 novembre 1982.

- Le virtù eroiche del Servo di Dio Robert Schuman, Fedele Laico; nato il 29 giugno 1886 a Clausen (Lussemburgo) e morto a Scy-Chazelles (Francia) il 4 settembre 1963.



vedi la pagina dedicata a Robert Schuman 

Il Servo di Dio Robert Schuman nacque il 29 giugno 1886 a Clausen (Lussemburgo). Educato ai valori cristiani, alla pratica delle virtù e della preghiera, alla devozione mariana e alla partecipazione quotidiana all’Eucaristia, seguì gli studi a Lussemburgo, Metz e si laureò in Diritto a Strasburgo. Durante gli studi si iscrisse all’associazione studentesca Unitas, formata da studenti cattolici e fondata sui principi di virtus, scientia et amicitia.

Nel 1912, mentre iniziava a lavorare come avvocato a Metz, gli fu affidata da Mons. Benzler, poi Vescovo di Metz, la carica di Presidente della Federazione diocesana delle Associazioni giovanili cattoliche. In quegli anni, inoltre, si dedicò all’infanzia abbandonata e delinquente.

Nel 1913 si occupò dell’organizzazione del 60° Katholikentag, il Congresso dei cattolici tedeschi, che in quell’anno si celebrava a Metz.

Durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, fu impegnato nell’amministrazione civile. Al termine della guerra, la Lorena passò definitivamente alla Francia. Questi eventi fecero sorgere nel Servo di Dio il sogno di un’Europa unita, fondata sulla solidarietà e a custodia di una pace mondiale.

Nel 1919 iniziò la carriera politica, che assunse come missione e impegno di apostolato. Fu eletto per la prima volta deputato per la Mosella: si dedicò in particolare all’integrazione legislativa di Alsazia e Lorena dopo l’annessione alla Francia, impegnandosi molto a difesa del Concordato con la Santa Sede e a difesa della giustizia sociale.

La sua attività fu interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Arrestato e incarcerato dalla Gestapo, dal 14 settembre 1940 al 12 aprile 1941, successivamente venne trasferito in domicilio obbligato a Neustadt. Riuscito ad evadere il 1° agosto, visse come clandestino fino alla fine della guerra, rifugiandosi per lo più in conventi e monasteri. Terminata la guerra, fu eletto all’Assemblea costituente nel 1945 e nel 1946; successivamente venne eletto nuovamente come deputato assumendo incarichi di rilievo nel governo francese.

Dal giugno 1946 al novembre 1947 fu Ministro delle Finanze; dal novembre 1947 al luglio 1948 fu Presidente del Consiglio; dal luglio 1948 al gennaio 1953 fu Ministro degli Affari Esteri; dal 1953 fu Guardasigilli, punto di riferimento morale del paese. Si impegnò intensamente per la creazione di un sistema comune di crescita economica e sociale.

Il Servo di Dio contribuì notevolmente alla redazione della dichiarazione del 9 maggio 1950, che è considerata l’atto costitutivo della nuova Europa.

Tornò al governo nel 1955 come Ministro della Giustizia fino al 1956. In questi anni divenne pellegrino di pace e di distensione in Europa, collaborando sempre più strettamente con Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi, insieme ai quali viene salutato come «padre, apostolo dell’Europa unita, pellegrino, architetto, antesignano dell’unità europea», o, come lo definì Paolo VI, «Infaticabile pioniere dell’Europa unita».

Il lavoro di Schuman, Adenauer e De Gasperi portò al trattato di Roma, sottoscritto il 25 marzo 1957. Il 19 marzo 1958 Schuman, presidente del Movimento Europeo, fu eletto per acclamazione primo Presidente del nuovo Parlamento Europeo.

Nel 1959 fu colpito da una forma grave di sclerosi celebrale. Impossibilitato a continuare il suo impegno, fu comunque nominato Presidente ad honorem dell’Assemblea Parlamentare Europea.

Si spense a Scy-Chazelles (Francia) il 4 settembre 1963, a 77 anni d’età.

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Il Servo di Dio visse la virtù della fede come una dimensione totalizzante. La scelta di impegnarsi in ambito politico, fu da lui considerata come obbedienza alla volontà di Dio. La fede nutrì e sostenne il suo impegno a lavorare per un’Europa unita e riconciliata. La partecipazione quotidiana all’Eucaristia era raccolta e silenziosa e suscitava meraviglia e ammirazione in quanti lo incontravano. Quando poteva, faceva regolarmente visita al SS. Sacramento. Allo stesso modo, frequentava regolarmente il sacramento della riconciliazione. Uomo di preghiera personale e liturgica, celebrava regolarmente la liturgia delle Ore. Era assiduo e fedele alla meditazione quotidiana della Scrittura, come pure alla preghiera del rosario. Un aspetto singolare e caratteristico della spiritualità di Schuman fu il suo amore per le grandi abazie, dove cercava di rifugiarsi per trascorrere periodi di meditazione e di preghiera.

Uomo di governo al servizio di uno Stato laico, Schuman rispettava pienamente la laicità dello Stato, ma non acconsentì mai ad agire contro coscienza, formata all’obbedienza dei comandamenti di Dio e delle leggi della Chiesa.

Il Servo di Dio fu mosso e animato da una eroica speranza, che non faceva alcun affidamento sulle proprie forze e che emerge soprattutto dalla sua azione politica a servizio dell’idea di Europa unita. Un aspetto molto importante per cogliere il vissuto eroico della speranza da parte del Servo di Dio è dato senz’altro dalla serenità e dalla pace che emanavano dalla sua persona, ambedue frutto del suo fermo attaccamento alla Provvidenza.

Nella vita del Servo di Dio l’esercizio della carità verso Dio e verso il prossimo fu costante. Si rivolgeva con profondo rispetto verso ogni persona, specialmente verso le più umili. Amava i poveri: nessuno di quanti bussavano alla sua porta si allontanavano a mani vuote. All’indomani dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si impegnò attivamente per garantire assistenza alle centinaia di migliaia di sfollati dell’Alsazia-Lorena che furono espulsi dai loro territori, rimanendo senza nulla. Dimostrò sempre una vicinanza operosa e una grande bontà verso i bambini negli orfanotrofi. Sosteneva con il suo denaro molte istituzioni caritative per i lebbrosi, i rifugiati, gli invalidi.

liberamente tratto dal sito della Congregazione della Cause dei Santi