... una
professoressa, una classe di adolescenti un argomento complesso ma
attuale, spiegazione della politica degli anni '50-'60 alle nuove
generazioni. Il DOCfilm è tratto dal libro "la città posta sul monte" del prof. Nino Giordano che ne ha curato la sceneggiatura con Cinzia Spinelli. Prodotto dall'Associazione culturale "Firenze Magnifica", con la regia di Daniele Guerriero e Mirko Pieri. Misiche di Massimiliano Aiazzi. Personaggi ed interpreti: : Gaetano Gennai in Giorgio La Pira; Angiolo Pieri in Architetto Cardini; Michela Stellabotte in Fioretta Mazzei; Cinzia Spina in la professoressa; gli alunni interpretano se stessi.
La Pira Era nato in Sicilia, a Pozzallo, una cittadina di mare in provincia di
Ragusa il 9 gennaio 1904 da Gaetano e Angela Occhipinti, primogenito di sei
figli. Poi nel 1914 si trasferisce a Messina dove fa amicizia con Salvatore
Quasimodo e Salvatore Pugliatti. Arriva a Firenze nel 1924 come studente di
Diritto Romano, di cui successivamente diviene professore. In quel primo
periodo fiorentino nasce l’esperienza della Messa di San Procolo rivolta ai
poveri. Nel 1946 fu eletto all’Assemblea Costituente dove diede un contributo
decisivo alla stesura dei primi articoli della nostra Costituzione, quelli
fondamentali per l’impronta personalista. Rieletto deputato, entrò al governo
al Ministero del lavoro con Fanfani. Nel 1951 divenne Sindaco di Firenze,
carica che ricoprirà, salvo brevi interruzioni, fino al 1965. Difese con
energia i più deboli della città, i senza casa, i diritti dei lavoratori.
Promosse i «Convegni per la pace e la civiltà cristiana», che si svolsero dal 1952
al 1956 con la partecipazione di uomini di cultura di tutto il mondo e, dal
1958, i «Colloqui mediterranei» per la riconciliazione tra le religioni della
«famiglia di Abramo». Nel 1959, primo uomo politico occidentale a superare la
«cortina di ferro», si recò in Russia creando un ponte di preghiera, unità e
pace tra oriente ed occidente.
Fu sempre legato alle suore di clausura, informandole e coinvolgendole nelle sue molteplici iniziative attraverso la preghiera, che considerava anche come forza, la più grande, di efficacia storica e politica. Visse gli ultimi anni della sua vita fra i giovani, continuando a lavorare per la pace e l’unità dei popoli a tutti i livelli. Morì a Firenze il 5 novembre 1977.
Fu sempre legato alle suore di clausura, informandole e coinvolgendole nelle sue molteplici iniziative attraverso la preghiera, che considerava anche come forza, la più grande, di efficacia storica e politica. Visse gli ultimi anni della sua vita fra i giovani, continuando a lavorare per la pace e l’unità dei popoli a tutti i livelli. Morì a Firenze il 5 novembre 1977.