venerdì 10 aprile 2020

PER CONOSCERE IL BEATO AMEDEO IX DI SAVOIA terziario francescano


 30 marzo

Beato
AMEDEO IX DI SAVOIA
del III Ordine di San Francesco
Francescano secolare
 

Thonon, Savoia, 1° febbraio 1435 - Vercelli, 30 marzo 1472


Amate i poveri e Dio vi garantirà la pace: è questa l'eredità spirituale lasciata dal beato Amedeo IX di Savoia. Un testimone della fede nobile, un sovrano che non disdegnò nemmeno da duca la compagnia degli ultimi, degli affamati, che alle volte sedevano alla sua mensa. Era terziario francescano.
Era nato nel 1435 in Alta Savoia, il padre era Ludovico I di Savoia, dal quale nel 1464 ereditò il ducato. Nel 1452 sposò in un matrimoni combinato Jolanda di Valois, figlia del re di Francia: i due trovarono profonda affinità soprattutto nella scelta di vivere secondo il Vangelo, ma senza per questo rinunciare alle responsabilità di governo, ed ebbero otto figli.
Amedeo condusse una vita austera e, segnato dall'epilessia, morì nel 1472 a Vercelli.



Martirologio Romano: A Vercelli, beato Amedeo IX, duca di Savoia, che, durante il proprio governo, favorì in ogni modo la pace e sostenne incessantemente con i mezzi materiali e con l’impegno personale le cause dei poveri, delle vedove e degli orfani.


Sotto i gradini del1’altar maggiore della bel1issima cattedrale romanica di Vercelli, dedicata a Sant’Eusebio, si trova la sepoltura del Beato Amedeo IX, terzo Duca di Savoia, morto nel 1472. A scegliere, per l’eterno riposo, quell’insolito luogo, francamente modesto per un potente della terra, era stato il Duca stesso, prima di morire consunto da una lunga malattia, appena trentasettenne.
Come sovrano Amedeo poté forse apparire un debole. Alla causa della guerra, preferì sempre quella della pace. E più che di questioni politiche. si occupò e si preoccupò del bene dei propri sudditi, specialmente dei più bisognosi, curando ammalati, sfamando affamati, i costruendo ospizi, oltre a chiese e a conventi. 
Per ragioni di convenienza dinastica gli era stata data in sposa Iolanda, figlia del Re di Francia Carlo VII. Quel matrimonio di convenienza avrebbe potuto costituire un grosso e pericoloso salto nel buio, ma la principessa francese fu invece la degna compagna del Duca savoiardo, del quale condivise la sensibilità morale e la profondità spirituale, assecondandolo nei suoi disegni e desideri, che erano più quelli di un religioso che non di un sovrano. Fu semmai Iolanda che si dimostrò carattere più forte del suo, prendendo saggiamente in mano le redini, se non del governo, almeno di certe responsabilità pubbliche del Duca, il quale preferì lasciar fare alla consorte. Sapeva del resto che la mano di Iolanda era delicata e sensibile, anche se più forte della sua. O forse avvertiva che il suo passaggio nel mondo sarebbe stato breve, e già si preparava, diciamo cosi, a scomparire dalle scene della vita.
Fece molte volte, a piedi, il pellegrinaggio da Torino a Chambéry, per venerarvi la Santa Sindone. Con particolare attenzione si dedicò alla educazione dei figli, che volle spiritualmente formati e saggiamente inquadrati in una consapevole visione religiosa della vita.
Quando la salute del Duca cedette, Amedeo si trasferì, dalla Savoia a Vercelli, dove il clima era più dolce e temperato. La sua fine fu lenta, ma inarrestabile. Consapevole della morte imminente, Amedeo trovava parole adatte a consolare e a consigliare chiunque mal sembrava adattarsi al destino, o meglio ai voleri della Provvidenza.
Prima di spirare, un lunedì di Pasqua, nel 1472, raccomandò ai figli la pace, l’amore per i poveri, la protezione per i deboli, la difesa della religione. Alla moglie disse semplicemente: "Vi lascio questi orfani". E non furono soltanto gli orfani a piangere il Duca appena trentasettenne, passato sulla terra come il romantico principe di una mesta fiaba.
Piero Bargellini





PREGHIERA AL BEATO AMEDEO

Con profonda venerazione ed umile fiducia
ci rivolgiamo a te, Beato Amedeo di Savoia,
che hai consacrato l'esistenza alla gloria di Dio,
vivendo secondo giustizia
ed esercitando una carità generosa verso i poveri.
Dalla fede profonda nell'Eucarestia
e dalla contemplazione di Gesù Crocifisso
hai attinto la forza per camminare sulle vie di Dio
e guidare con saggezza il popolo a te affidato:
con il tuo esempio e la tua intercessione
aiutaci a vivere secondo il Vangelo
per rendere testimonianza a Cristo Signore.
Amen.