domenica 16 agosto 2015

News 6

Convegno ad Assisi
LA MISERICORDIA DA SAN FRANCESCO AL FRANCESCANESIMO
SI PARLERA' ANCHE DI  S. ELISABETTA D'UNGHERIA e S. ROSA DA VITERBO


Corso estivo di francescanesimo
Assisi - 21-24 settembre 2015



Elisabetta d'Ungheria, Rosa da Viterbo, terziari francescani saranno tra le varie figure a cui presterà attenzione l'annuale corso di francescanesimo organizzato dall'Istituto Teologico di Assisi che nel settembre 2015 avrà come tema la misericordia, in preparazione al giubileo.

Zenit - Già qualche studioso aveva fatto notare con meraviglia che frate Francesco quando all’inizio del suo Testamento ricorda il proprio cambiamento di vita non menzioni la povertà ma l’essere misericordioso con i lebbrosi. Infatti poco prima di morire egli afferma: 
«Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo. E in seguito, setti un poco e uscii dal secolo». 
Questa affermazione è stata riletta durante i secoli della storia francescana in una pluralità di modi a seconda delle diverse prospettive teologiche, agiografiche, iconografiche, istituzionali, spirituali, sociali e così via. Nella prospettiva del Giubileo della Misericordia tutto ciò sarà al centro della settimana di studi francescani organizzata dall’Istituto Teologico di Assisi e che si svolgerà dal 21 al 24 settembre 2015.
Il programma prevede, come afferma il titolo La misericordia. Da frate Francesco al francescanesimo, la disamina di come alcune persone significative della storia francescana hanno vissuto l’amore misericordioso. Oltre all’Assisiate e all’indulgenza della Porziuncola sono presi in considerazione le vicende d’Elisabetta d’Ungheria, Rosa da Viterbo, l’apporto assistenziale delle congregazioni femminili, padre Agostino Gemelli fino all’attuale pastorale svolta in diversi ambiti dai francescani.


BOLOGNA FESTIVAL FRANCESCANO 2015
25/26/27 settembre


Tra le numerose iniziative del FESTIVAL FRANCESCANO 2015 segnaliamo il convegno:
Il Cantico delle creature tra storia, poesia e teologia
Convegno sul messaggio di san Francesco d’Assisi per la custodia del creato

In collaborazione con l’Università di Bologna, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale. Su prenotazione, per insegnanti, studenti e Amici del Festival.
Venerdì 25 settembre 2015 dalle ore 9 alle ore 13, interverranno:

Jacques Dalarun: “Il Cantico di frate sole: un testo e la sua genesi”
Francese, direttore di ricerca al CNRS (Istituto di ricerca e di storia dei testi, Parigi), membro dell’Istituto di Francia (Académie des Inscriptions et Belles-Lettres).
Recentemente, ha scoperto un manoscritto contenente una Vita di san Francesco scritta da Tommaso da Celano, la seconda più antica Vita sanfrancescana in assoluto, che getta nuova luce nella comprensione storica e teologica della figura del Santo.
Tra le sue più recenti pubblicazioni: Governare è servire. Saggio di democrazia medievale (Edizioni Biblioteca Francescana 2015); Il Cantico di frate Sole. Francesco d’Assisi riconciliato (Edizioni Biblioteca Francescana 2015); La Vie retrouvée de François d’Assise (Éditions franciscaines, 2015).

Domenico Paoletti: “Laudato sie, mi’ Signore…”
Francescano Conventuale, ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali quelli di formatore, Ministro provinciale, padre guardiano al Seraphicum, docente ad Assisi e a Roma, dove insegna tuttora Teologia fondamentale.

Alberto Bertoni : “Il Cantico delle creature, evento poetico”
Insegna Letteratura italiana contemporanea e Prosa e generi narrativi del ’900 presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna, è critico e poeta.
Tra i saggi, ricordiamo: La poesia contemporanea (il Mulino 2012); La poesia. Come si legge e come si scrive (il Mulino 2006); Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (il Mulino 1995), che ha vinto il Premio Russo e il Premio Croce 1996 per la critica letteraria. Tra le sue raccolte poetiche: Il letto vuoto (Aragno 2012); Ricordi di Alzheimer (Book 2007); Ho visto perdere Varenne (Manni 2006).

  • SEGNALAZIONI
VERSO LA FESTA DI S. ROSA DA VITERBO
CON ANDRE' VAUCHEZ PER LE VIE DI VITERBO

Per prepararsi alla festa della santa viterbese, consigliamo di leggere di André Vauchez : "Rosa da Viterbo una santa per la città", con appendice iconografica di M. Pinna. Un percorso tra vie e luoghi di Viterbo, pubblicato da Centro Studi Santa Rosa da Viterbo.


André Vauchez  è  uno studioso di chiara fama internazionale, uno specialista di storia della santità e della spiritualità medievale. Già direttore dell’École française di Roma; presidente dell'Académie des inscriptions et belles-lettre; membro dell’Accademia nazionale dei Lincei; dell’Accademia romana di Archeologia; dell'Académie royale des sciences, des lettres et des beaux-arts de Belgique; già direttore della rivista Revue Mabillon; è stato membro del Comitato di garanzia del Centro Studi Santa Rosa da Viterbo. 
Karlheinz Stierle (professore Emerito di Letterature romanze all’Università di Costanza e membro della Heidelberger Akademie der Wissenschaften, nonché socio straniero dell’Accademia Nazionale dei Lincei) ha motivato così l’assegnazione del Premio per la storia del Medioevo ad André Vauchez:
«Per i suoi studi innovativi sulla spiritualità medievale nella cristianità occidentale e il suo radicamento nel mondo quotidiano del Medioevo, per i suoi studi sulla concezione medievale della santità e sulla sacralizzazione dello spazio e del tempo, per i suoi contributi alla ricerca sulla religiosità monastica e femminile, per la sua profonda conoscenza e la sua magistrale presentazione della vita, dell’opera e dell’influenza di San Francesco di Assisi».

Ecco i dati completi per l'acquisto: André Vauchez, Rosa da Viterbo una santa per la città, con appendice iconografica di M. Pinna (Immagini di Rosa: un percorso tra vie e luoghi di Viterbo), Centro Studi Santa Rosa da Viterbo, Viterbo 2015, pp. 69, ISBN 978-88-907643-1-8.