domenica 1 novembre 2020

Servo di Dio ARNALDO CANEPA francescano secolare, fondatore del Centro Oratori Romani



2 novembre

Servo di Dio
ARNALDO CANEPA
del III Ordine di San Francesco
Francescano secolare
fondatore del Centro Oratori Romani 








Roma, 24 settembre 1882 - 2 novembre 1966


Arnaldo Canepa, Catechista e Fondatore del Cento Oratori Romani, morto il 2 novembre 1966 nella clinica romana della Madonna della fiducia dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita e nato a Roma nel 1882, cresciuto in un epoca che avrebbe in seguito, spesso chiamata "stupida". Dedicò quaranta anni e più della sua esistenza alla fondazione e direzione di Oratori per ragazzi. Per loro ha rinunziato alle sue attività professionali si è privato gradualmente di tutto il suo avere scegliendo di vivere in francescana povertà. Dopo la sua conversione nel maggio del 1921 e con l’apertura del suo primo oratorio festivo presso la parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio, Roma nel 1931 inizia un opera che lo porterà nel 1945 a fondare l’associazione “Centro Oratori Romani” la quale ne porta avanti lo spirito e il metodo(quattro binari e quattro dimensioni) e che tuttora aspira ad essere un punto di riferimento per gli oratori parrocchiali romani. (sito Santi e Beati)





per approfondirne la figura, sostenere la causa di beatificazione 




Indice
BIOGRAFIA
INFO CAUSA
TERZIARIO FRANCESCANO
PREGHIERA 


Arnaldo Canepa nasce a Roma - in Via degli Spagnoli 29 - da Giacomo e da Maria Giacomini, il 24 Settembre 1882. Battezzato il 9 Ottobre nella chiesa di Sant'Agostino; i suoi nomi: Arnaldo, Romolo, Pio. E' il secondo di quattro fratelli: Alfredo, Manfredi, Olga.
Alla morte del padre la madre rimane sola a gestire il ristorante, trasferito da Via degli Spagnoli in Via Venti Settembre, e manda il piccolo Arnaldo a Vallerano (Viterbo). Qui l'anziano parroco gli insegna a leggere su un testo di Storia Sacra e a pregare. E la preghiera del mattino continuerà poi sempre a dirla, anche nel periodo in cui si allontanerà dalla fede.
Dopo Vallerano frequenta il Collegio di Alatri e successivamente il Convitto Nazionale di Spoleto. Ancor giovanetto ritorna a Roma e si unisce ai giovani della sua generazione, accantonando ogni pratica religiosa e simpatizzando per la massoneria e il socialismo.  Egli stesso definì in seguito quel periodo “ senza sapore “ e “ stupido ”.
In quegl'anni matura comunque una personalità caratterizzata da decisione e sensibilità, carattere forte, che mira all'essenziale, pratico e intuitivo. Funge da capofamiglia ed è a lui che la madre, i fratelli e i nipoti si rivolgono per consiglio. Ha anche interessi culturali: conosce molti canti della Divina Commedia a memoria, legge in francese e in inglese, conosce da autodidatta il latino, ama il teatro e la musica.
Nel periodo successivo al trasferimento del suo ristorante in Via delle Terme di Diocleziano, dl fronte al Grand'Hotel, egli frequenta il mondo culturale e musicale del tempo, coltivando una profonda amicizia con Pietro Mascagni.

Conversione 
Entrata nel Terz'Ordine Francescano
La sua conversione accade nel Maggio 1921: un pomeriggio entra per curiosità nella chiesa di Santa Maria Odigitria, che sorge in Via del Tritone e ne esce sconvolto e convertito a Cristo.
Nei mesi successivi a quella esperienza Arnaldo diventa un apostolo tra i giovani. Un cammino scandito da una serie di passaggi indicativi della sua crescita spirituale.
Dal 1922 inizia a frequentare assiduamente i frati cappuccini della chiesa dell’Immacolata Concezione di Via Veneto, associandosi al locale Terz’Ordine Francescano, nei cui registri comincia da allora a comparire il suo nome. Professo il 23 dicembre 1923, rivestirà vari incarichi tra cui quello di Ministro.
Nel 1923, aderisce come confratello nella Congregazione Mariana - eretta canonicamente il 19 Marzo l9l8 - sotto il titolo di Santa Maria degli Angeli. Nel Gennaio dello stesso anno, Canepa organizza presso la sua Parrocchia in Santa Maria degli Angeli il Circolo Giovanile: il 2 Luglio organizza la Conferenza di San Vincenzo de' Paoli; successivamente organizza l'Azione Cattolica per adulti e il Gruppo Scout.

Apostolato nelle periferie
Fondazione del Centro Oratori Romani
Nel ’26 con il giornalista Vertecchi, inizia la Conferenza di San Vincenzo de' Paoli presso la Parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio al Quadraro.
Nel 1929 Arnaldo conosce e segue Mons. Desiderio Nobels, un sacerdote belga che aveva iniziato al Quadraro e a Torpignattara un servizio pastorale a favore dei fanciulli, di domenica con la celebrazione della Messa e il catechismo,
Nel 1931, Mons. Nobels viene allontanato dai fascisti e il Parroco del Quadraro - Don Gioacchino Rey - chiama Canepa che così inizia l'Oratorio festivo (celebrazione eucaristica e catechesi) aiutato da due confratelli della San Vincenzo. Successivamente si uniscono all'iniziativa 
confratelli del Terz'Ordine Francescano e si comincia a ritrovarsi non soltanto la Domenica ma anche durante la settimana: è l'inizio dell' Oratorio quotidiano.
Perciò in questo anno Canepa realizza, in embrione, ciò che negli anni successivi sarà indicato come "i quattro binari del Centro Oratori Romani" e cioè l'Oratorio festivo, l'Oratorio quotidiano, le attività formative mensili e il gioco.
Negli anni successivi su richiesta dei parroci, gli oratori si moltiplicano; cresce il numero dei Terziari e dei confratelli della San Vincenzo, e quello che il Conte Pietromarchi ha istituito come Comitato"Pro Infantia" si trasforma in una istituzione autonoma denominata "Prima Opera Sinite Pàrvulos" (1941), divenuta successivamente Centro Oratori Romani (1944/45). Tale Associazione, per volontà del Cardinale Vicario Marchetti, ha la sede nel Vicariato di Roma in Via della Pigna n. 13
Il 31 Dicembre 1955: il santo Padre Pio XII riceve il fondatore del Centro Oratori Romani. con una folta rappresentanza dei 52 Oratori parrocchiali e degli oltre 500 catechisti; nel 1962 il Cardinale Vicario Micara decreta il riconoscimento del C.O.R. quale Associazione pubblica della diocesi e ne approva il primo Statuto

Epilogo
Negli ultimi anni della sua vita, vedendo ormai svanire le sue forze, si ritirò presso la Clinica Santa Maria della Fiducia, all’Appio Tuscolano, dove morì il 2 novembre 1966 in seguito ad una trombosi cerebrale che lo aveva colto nella solennità di Ognissanti. Lo trovarono le suore della Clinica stessa, steso per terra: il modo più povero e solo di morire. Aveva 85 anni, di cui 45 dedicati all’apostolato negli oratori. Sepolto al Verano, la salma venne traslata il 23 novembre 1989 all’interno della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria del Buon Consiglio al Quadraro, dove egli aveva iniziato la sua missione. I resti mortali di Canepa sono oggi custoditi in un sacello di granito rosso posto sulla sinistra della navata centrale. La ricognizione della salma effettuata dalle autorità ecclesiastiche in occasione della traslazione testimonia che il suo corpo è integro e non si è decomposto. Il 6 dicembre 1992, Sua Santità Giovanni Paolo II, visitando la parrocchia vi sostò in preghiera e ne benedisse la tomba. Il 26 maggio 1993 fu pubblicato l’editto relativo all’inizio della causa di Canonizzazione del Servo di Dio , Catechista della diocesi di Roma, Terziario Francescano.

INFO CAUSA

Il 26 Maggio 1993 il Cardinale Vicario, Camillo Ruini, con un editto dà inizio all'iter per avviare la causa di canonizzazione di A. Canepa. Il 26 Febbraio 1994, Canepa è proclamato Servo di Dio.
Il 30 Novembre200 viene chiusa la fase diocesana del processo per la Causa di Canonizzazione del Servo di Dio Arnaldo Canepa. Presiede la cerimonia S.E. il Cardinale e Vicario di Roma Camillo Ruini. 


PREGHIERA


O Dio Onnipotente e Misericordioso
nei disegni della tua Provvidenza
chiamasti a conversione il Tuo servo 
Arnaldo Canepa, 
sotto lo sguardo e la materna 
assistenza della Beata Vergine.
Lo avviasti ad un cammino si speciale sequela di Gesù Cristo
colmandolo dei doni del Tuo Spirito,
Suscitasti in lui l'amore di Gesù Divin Maestro
ponendolo al servizio della chiesa che è in Roma
a servzio dei fanciulli e dei giovani 
più bisognosi nel corpo e nello spirito.

Ti preghiamo:
Concedi a noi, fedeli all'esempio del tuo umile servo
che con tanto zelo si prodigò per la salvezza delle anime
la grazia che ora umilmente di chiediamo...

Concedi inoltre di vedere un giorno 
riconosciute nella Chiesa
le virtù di Arnaldo Canepa
Amen

un Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

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Potete comunicare eventuali grazie ricevute al Centro Oratori Romani, tel 06.6988.6406 oppure inviare una e-mail cor@vicariatusurbis.org