sabato 17 ottobre 2020

Santa GIOVANNA FRANCESCA FREMIOT DE CHANTAL del Terz'Ordine di San Francesco - francescana secolare - cofondatrice dell'Ordine della Visitazione di S. Maria (Visitandine)

 


12 agosto
Santa
GIOVANNA FRANCESCA FREMIOT DE CHANTAL
del Terz'Ordine di San Francesco
francescana secolare
cofondatrice dell'Ordine della Visitazione di S. Maria
(Visitandine)






Digione, Francia, 1572 - Moulins, Francia, 13 dicembre 1641


La via della santità è un percorso di coerenza interiore, è la ricerca della fedeltà del Vangelo in tutte le situazioni in cui ci si trova a vivere. Così accadde per santa Giovanna Francesca de Chantal, che fu sposa, madre e poi fondatrice di una famiglia religiosa, le Visitandine. Un itinerario non semplice, condiviso anche con san Francesco di Sales, che fu per lei un padre e che ebbe la futura santa come collaboratrice. Giovanna Frémiot era nata a Digione nel 1572 e a 20 anni sposò il barone de Chantal: ebbero sei figli. Nove anni dopo rimase vedova e allora, grazie anche alla guida di Francesco di Sales, si dedicò al progetto di una congregazione religiosa che si dedicasse all'assistenza dei malati. Presi i voti, la fondatrice fece crescere la congregazione e alla sua morte, avvenuta a Moulins nel 1641, le case erano già 75. (Matteo Liut)


Martirologio Romano: Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, religiosa: dal suo matrimonio cristiano ebbe sei figli, che educò alla pietà; rimasta vedova, percorse alacremente sotto la guida di san Francesco di Sales la via della perfezione, dedicandosi alle opere di carità soprattutto verso i poveri e i malati; diede inizio all’Ordine della Visitazione di Santa Maria, che diresse pure con saggezza. Il suo transito avvenuto a Moulins sulle rive dell’Allier vicino a Nevers in Francia ricorre il 13 dicembre.



Breviario francescano: Proprio della Santa

indice
VIDEO BIOGRAFICO
BIOGRAFIA
RIFLESSIONE
PREGHIERA-MEDITAZIONE



VIDEO BIOGRAFICO




BIOGRAFIA

Giovanna era figlia di Bénigne Frémiot, presidente del parlamento di Borgogna, e della moglie, che morì mentre i figli erano ancora bambini. Il marito si dovette occupare della loro crescita, con una gran-
de attenzione per l’istruzione religiosa. Giovanna prese il secondo nome di Francesca, al momento della sua confermazione; all'età di vent’anni sposò Christophe de Rabutin, barone di Chantal, e divenne castellana a Bourbilly. Nei successivi nove anni, ripristino l’ordine e amministrò la casa e la proprietà, trascurata sin dalla morte della suocera.
La vita coniugale era destinata però a essere segnata dalla tragedia: i suoi tre figli maggiori morirono subito dopo la nascita, il marito morì nel 1601, per un incidente durante una battuta di caccia. Sopravvisse per nove mesi, soffrendo pene atroci, e ricevette gli ultimi sacramenti con dignità e rassegnazione.
Dopo la sua morte, la vedova pronunciò un voto di castità e visse con i figli che le restavano a casa di suo padre, a Digione, o in quella dello suocero, il vecchio barone di Chantal, a Montelon, vicino ad Autun.



San Francesco di Sales

Le lettere di san Francesco di Sales a Giovanna di Chantal
sono tra i documenti più belli dell'amicizia spirituale giunti fino a noi.




Durante uno dei soggiorni a Digione nel 1604, udì le omelie di S. Francesco di Sales e lo persuase a diventare suo confessore. In base ai suoi consigli, Giovanna osservava il culto e seguiva una severa regola di vita, allo stesso tempo dedicando molto tempo ai figli e assistendo i poveri, i malati e i morenti della zona.
Per un certo periodo, influenzata dall’amicizia con le monache carmelitane di Digione, pensò di abbracciare la vita monastica, ma dopo aver pensato e pregato molto, accetto la proposta di S. Francesco di fondare la congregazione della Visitazione della Vergine Maria. Secondo i progetti, il convento sarebbe stato a disposizione delle donne che, a causa di malattie, vecchiaia o altri motivi, non potevano entrare a far parte degli ordini claustrali. Le consorelle non avrebbero avuto l’obbligo della clausura e avrebbero liberamente lavorato all’interno della congregazione.
Il convento (sulla riva del lago di Annecy) fu inaugurato la domenica della Trinità del 1610. Con Giovanna Francesca de Chantal ricevettero il velo altre due sorelle, Marie Favre e Charlotte de Bréchard, as- sieme a una servitrice, Anne Coste. Presto furono raggiunte da altre dieci suore; S. Francesco scrisse il suo famoso Trattato dell’Amore di Dio specificamente per questa congregazione.
La proposta di eliminare l’obbligo della clausura suscito molte opposizioni, in ambito ecclesiastico, e alla fine S. Francesco fu costretto ad accettare che l’Ordine della Visitazione osservasse questa norma, anche se fu redatta con moderazione.
Madre de Chantal era ovviamente libera di lasciare Annecy per badare ai figli e fondare nuove case. L’anno seguente prese il velo, e, alla morte del padre, si recò a Digione dove trascorse alcuni mesi per sistemare i suoi affari e iscrivere il figlio in collegio.
Ebbe un ruolo fondamentale nella fondazione di monasteri a Lione, Moulins, Grenoble e Bourges; inoltre nel 1619, nonostante la grande ostilità e le opposizioni, riuscì a istituire una casa a Parigi. Per richiesta di San Francesco di Sales, San Vincenzo de’ Paoli ne fu direttore, e la badessa di Port-Royal, Angelica Arnaud, fu così colpita dall’attività dell’Ordine della Visitazione, da tentare, senza risultati, di
dimettersi dal suo ufficio ed entrarvi. Attraeva, a quanto pare, l’insegnamento di S. Francesco di Sales (che, diversamente da molti suoi contemporanei, attribuiva molta importanza alla qualità spirituale dell'umiltà piuttosto che alle punizioni corporali) e la buona e saggia direzione di madre de Chantal, che San Vincenzo de’ Paoli descrisse come "una delle anime piu sante mai incontrate".
Ma la tragedia giunse presto: la morte di S. Francesco di Sales nel 1622 fu un brutto colpo per lei, e nel 1627 il suo unico figlio maschio fu ucciso durante i combattimenti contro gli inglesi e gli ugonotti nell’Ile de Ré. Quest'ultimo lasciava una moglie giovane e una figlia, che non aveva ancora compiuto un anno, che più tardi divenne nota come Madame de Sévigné.
Nel 1628, una terribile epidemia di peste infuriò in Francia, Savoia, e Piemonteg madre de Chantal rifiutò di partire, offrendo le risorse del monastero alle necessità degli ammalati e spingendo le autorità locali a compiere sforzi maggiori. La morte di un genero amatissimo e di p. Michele Favre, confessore di S. Francesco e intimo e leale amico delle visitandine, furono altre prove difficili.
Anche se rimase ferma nella fede e nella rassegnazione, attraversò periodi di grande depressione spirituale e angoscia interiore, che si può rintracciare in molte sue lettere. A dispetto di questo, i conventi della Visitazione continuavano a moltiplicarsi: nel 1635 ce n’erano già sessantacinque, alcuni mai visitati da lei. Madre de Chantal comincio a visitarli tutti.
Nel 1641, a sessantanove anni, si recò in Francia per intraprendere un pellegrinaggio di carità. La regina, Anna d’Austria, la invitò a Parigi, e (suo malgrado, dato che preferiva lavorare in secondo piano) fu trattata con molto riguardo e onore. Sulla via del ritorno, s’ammalò vicino al convento di Moulins, dove mori il 13 dicembre 1641. Il corpo fu trasportato a Annecy e seppellito vicino a quello di S. Francesco di Sales; fu canonizzata nel 1767. (1)
Alban Buttler

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"Sono dell'avviso che la vera devozione consiste principalmente nel donarsi e abbandonarsi interamente a Dio, con tutto quel che ci appartiene, e, dopo di questo, lasciare a Lui la cura di tutto ciò che ci riguarda " 
- santa Giovanna Francesca Fremiot de Chantal 

Sebbene desiderasse entrare nella vita religiosa, san Francesco di Sales le consigliò di aspettare finché i ragazzi fossero più grandi; nel frattempo le consigliò come semplificare la sua vita di preghiera, prima piena di devozioni particolari, in modo da esaudire re i suoi desideri più profondi di unione contemplativa con Dio.
Alla fine, furono presi accordi per i ragazzi più grandi e lei fu libera di fondare il famoso Ordine della Visitazione, dedito alla preghiera contemplativa. Quest’Ordine crebbe oltre i confini di Annecy, prima in Francia e poi in altri paesi del mondo.
Qualcuno dice che Giovanna abbandonò i figli troppo presto. Quando entro nell’Ordine, suo figlio, un adolescente indisciplinato e testardo, malgrado gli accordi precedenti, adeguati e amorevoli, ebbe un attacco nervoso e si gettò sul pavimento dinanzi al portone. Lei dovette scavalcarlo per iniziare il suo viaggio. I genitori degli adolescenti potrebbero scandalizzarsi meno dei critici per il comportamento di Giovanna e comprendere il suo bisogno di lasciarlo. In effetti, ella per molti anni, per amore suo e degli altri figli, aveva rinviato la vita che Dio voleva per lei.

RIFLESSIONE


Molte donne, ancora oggi, scelgono di rimandare progetti di carriera per provvedere alla cura amorosa dei figli. Tuttavia, ciò può risultare difficile, quando si é circondati da altre mamme che decidono di far carriera, mentre i figli sono ancora piccoli. Santa Giovanna de Chantal ci insegna a prepararci per ruoli futuri crescendo nell’amore di Dio, nella preghiera e nell’amore per il prossimo, badando ai nostri figli e ad altri che sappiamo bisognosi di cure materne. (Ovviamente, agiremo secondo le esigenze particolari di ciascuna). In questo modo saremo meglio preparati a realizzare opere particolari per il Corpo di Cristo. (2)

PREGHIERA-MEDITAZIONE

Da una lettera di Giovanna de Chantal ad una suora sul come seguire la regola nei conventi della Visitazione: "Sappi, cara sorella, che la maggiore responsabilità del nostro incarico é guidare le anime che il Figlio di Dio ha redento con il suo sangue prezioso, non come la padrona o la governante di una casa, ma come una madre cui è affidata la cura delle spose e dei servi di Dio. Questi devono essere trattati con rispetto e amore ...". 






Note
(1) Alban Buttler, Il grande libro dei santi, ed. PIEMME, Casale Monferrato (AL), 2001.
(2) Ronda De Sola Chervin, Donne Sante. Storie di duecento donne, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 1995.