mercoledì 6 maggio 2020

ROBERT SCHUMAN Statista, Francescano secolare Padre fondatore dell'Unione Europea



4 settembre

Servo di Dio 
ROBERT SCHUMAN
Statista, Francescano secolare
Padre fondatore dell'Unione Europea







Clausen (Lussemburgo) 29 giugno 1886 - Scy-Chazelles (Francia) 4 settembre 1963









Statista francese, esercitò il suo impegno politico come un vero apostolato. Uomo di profonda spiritualità, di preghiera e di eucaristia quotidiana, si lasciava guidare in ogni decisione dalla Parola di Dio, convinto di essere soltanto uno strumento nelle Sue mani.
Avversario di ogni dittatura totalitaria, combatté il nazismo, da cui fu perseguitato. Sostenitore e promotore della democrazia, ravvisava in essa il ruolo del Cristianesimo. Nel suo libro “Pour L’Europe” scriveva: “La democrazia deve la sua esistenza al Cristianesimo. Essa è nata il giorno in cui l’uomo è stato chiamato a realizzare nell’impegno quotidiano la dignità della persona umana nella sua libertà individuale, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella pratica dell’amore fraterno verso tutti ... È stato il Cristianesimo che ha dato valore all’uguaglianza di tutti gli uomini, senza differenza di classi e razze”.
L’Europa, permeata di civiltà cristiana, doveva recuperare la sua “anima” per diventare esempio di riconciliazione, di collaborazione e di unione tra popoli, “non solo nell’interesse dei popoli liberi, ma anche per potervi accogliere quelli dell’Europa Orientale ... liberati dal potere al quale sono ora soggiogati”. Alla realizzazione di questo disegno profetico consacrò il suo impegno. Nel 1958 fu eletto primo Presidente del nuovo Parlamento europeo. E' annoverato tra i Padri fondatori dell'Unione Europea.
Morì come era sempre vissuto: umile, modesto, paziente, abbandonato nelle mani della Provvidenza, che “si serve di noi strumenti imperfetti per disegni che ci superano".


  • Uomo che univa un'intensa vita interiore con una grande riservatezza, un acuto senso politico con una inflessibile integrità morale, può essere, per tutti coloro che si dedicano alla politica, un esempio di coerenza umana e cristiana.
Dietro richiesta dell'«Institut Saint-Benoìt patron de l'Europe», associazione costituitasi per manifestare «la santità della politica» attraverso l'esempio di Robert Schuman, il vescovo di Metz, dopo il nulla osta della Santa Sede (15 novembre 1989), ha iniziato la causa di beatificazione il 9 giugno 1990.
Il 19 giugno 2021, Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce le "virtù eroiche": vai al decreto.  


ROBER SHUMAN E' STATO MEMBRO DELL'OFS ?

E' legittimo asserire che Robert Shuman fosse vicino al mondo francescano, lo apprezzasse, ne vivesse lo stile di vita, che fosse profondamente "francescano nell'animo". Non è del tutto chiaro se è giusto dire che era anche "membro dell'Ofs". Secondo lo studioso Michel-Pierre Chelini, della Fondazione Robert Shuman "la sua affiliazione al Terz'Ordine francescano è stata spesso sostenuta, ma mai autenticata" da prove documentali.
Come dice a Francesco il Volto Secolare (rivista mensile dell'Ofs d'Italia) Ghislain Knepper, dell'Ofs francese, appassionato e studioso di Shuman, "un membro della fraternità Ofs di Metz mi ha detto di aver visto il nome di Robert Shuman in un registro di fraternità OFS". Ma questo documento non è stato ancora ritrovato e i francescani secolari in Francia si stanno dando da fare per andare a fondo in questa indagine.
Tuttavia i legami tra Robert Shuman e la Famiglia francescana sono evidenti. Shuman è stato coinvolto nella organizzazione delle "Khatholikentage" ("Giornate Cattoliche", il più grande evento cattolico in Germania) a Metz nel 1913, dove un'intera sessione è stata dedicata al Terz'Ordine.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Shuman è stato agli arresti domiciliari in Germania, poi ha vissuto nel nascondimento. Durante la sua assenza, la sua biblioteca è stata conservata nel convento francescano di Metz. Il 24 gennaio 1945 Schuman scrive nel suo taccuinio "inizio classificazione libri francescani".
Inoltre è cresciuto nella sua fede durante i pontificati di Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI e Pio XII che hanno incoraggiato i laici ad entrare nel Terz'Ordine. Shuman era amico intimo del francescano secolare Angelo Roncalli, nunzio apostolico in Francia mentre Schuman era presidente del Consiglio dei Ministri. Con il futuro papa Giovanni XXIII, Schuman ha riunito tutti i ministri degli esteri europei a pensare il progetto europeo a Luxeuil-les-Bains, poco dopo la dichiarazione del 9 maggio 1950.



Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schuman


Robert Schuman (1886-1963) durante la sua carriera politica,
fu uomo di grande lealtà e attenzione al prossimo.
Per questo suo impegno, nel '58 fu acclamato all'unanimità
dall'Assemblea Parlamentare europea come "Padre dell'Europa"

ROBERT SHUMAN
POLITICA E MISERICORDIA IN EUROPA

 Francescano nell'animo è nello stile di vita, uno dei Padri dell'Unione Europea
è un modello per la presenza cristiana nella società e nelle istituzioni civili.


di Joseph Jost
Postulatore della Causa di beatificazione
di Robert Shuman


L'esercizio del perdono e il linguaggio della compassione non sono estranei alla politica. Lo dimostrano la storia e l'esperienza di Robert Schuman, uno dei padri dell'Europa unita. Un uomo, un cristiano, un francescano, che ha vissuto in pienezza la misericordia nell'agire politico. Ma, per parlare di Robert Schuman e della misericordia in politica, occorre partire da una breve definìzione di questi due concetti.

Misericordia
Sul Monte Sinai, Dio rivelò a Mosè: «Yahve, Yahve, Dio misericordioso e pietoso, lunganime, grande in grazia e fedeltà» (Es 34,6). Se Dio è amore e misericordia, perché non chiede alle sue creature quest'amore reciproco? Infatti questo sentimento non è naturale all'uomo. Il commediografo latino Plauto affermava: homo homini lupus? Gesù indicava agli uomini l'essere misericordiosi come una condizione fondamentale per entrare nel Regno dei Cieli (Mt 5,7). «Se uno ha beni terreni e vede il fratello nel bisogno e gli rifiuta ogni pietà, in che modo l'amore di Dio potrà dimorare in lui?›› (1GV 3,17).

ll servizio in politica
«Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio›› (Mt 22,21). La missione specifica che Cristo ha affidato alla sua Chiesa, non è né di ordine politico, né di ordine economico o sociale: la meta che lui ha dato è di ordine religioso. Tra le comunità umane si trovano le comunità politiche che hanno per compito di "servire il bene comune" e dare al Paese dei grandi progetti a servizio della solidarietà. Questo compito a livelli diversi è una forma particolarmente importante della giustizia e della carità. Le derive della politica politicante non devono far dimenticare la grandezza della vera funzione politica.

Schuman: il Vangelo nelle relazioni internazionali
Robert Schuman è nato a Lussemburgo il 29 giugno 1886. Suo padre era francese, ma considerato cittadino tedesco perché la Lorena fu occupata dalla Germania; sua madre era lussemburghese. È cresciuto in una famiglia profondamente cristiana: questa fede lo guiderà durante la sua vita. Non era affatto interessato dalla vita politica ma, dopo la Prima Guerra Mondiale, questo stimato e competente avvocato di Metz fu spinto a presentarsi alle prime elezioni politiche, il 16 novembre 1919. Molti anni dopo, il 16 novembre 1962, giorno del suo 43° anniversario della sua carriera politica come deputato, Robert Schuman decise di abbandonare l'arena politica. Il 4 settembre 1963 morì questo fedele Servo di Dio, che aveva fatto dell'amore verso il prossimo e della lealtà nelle relazioni internazionali la sua propria regola d'oro in politica. Per questo suo impegno fu acclamato all'unanimità dall'Assemblea Parlamentare europea come Padre deII'Europa, il 19 marzo 1958.

La dichiarazione Schuman (9 maggio  1950) proponeva la creazione di una
Comunrta Europea del Carbone e dell'Acciaio (Ceca) i cui membri
avrebbero messo in comune le produzioni di tali materiali. Fu la prima di una
serie di istituzioni che avrebbero condotto all odierna Unione Europea.

Un realista mistico
Come attesta Jean Monnet, in un articolo intitolato Il a choisi, il a agi ("Ha scelto, ha agito"): «Per costruire un mondo migliore, Robert Schuman ha scelto I'uguaglianza tra i popoli al posto dello spirito del dominio».
ll 9 maggio 1950 Schuman presentò alla stampa di Parigi una iniziativa clamorosa e temeraria, che avrebbe aperto le vie di una rivoluzione pacifica: la CECA (la prima "Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio") era la mano tesa del vincitore al nemico secolare, la Germania. Quest'atto attinge la sua forza proprio nell'amore misericordioso di Dio. Il 9 maggio 1950 è considerato dagli storici l'atto di nascita di una Europa nuova e pacificata.

François Mitterrand dichiara davanti all'Assemblea nazionale, il 25 giugno 1986: «Robert Schuman è un uomo discreto, modesto e buono, che ispirava la sua fede profonda in Dio e che non ha mai dubitato della Francia. E noi possiamo aggiungere che era anche un uomo che possedeva una fiducia totale nella Provvidenza, anzi era il discepolo della Provvidenza secondo mons. Stenger››. André Philip, ministro dell' Economia, diceva che Robert Schuman non agiva mai senza essere «sicuro di quello che la sua voce interiore esigeva da lui, allora prendeva subito le iniziative più audaci e le spingeva fino all'ultimo, senza tener conto né delle critiche né delle minacce». Jacques de Bourbon-Busset, scrittore e diplomatico, offre una preziosa testimonianza su questo discepolo della Provvidenza, scrivendo: "tanti politici anche fra i più grandi sono solo dei dottrinari opportunisti, lui era invece un realista mistico".

Robert Schuman, uomo delle frontiere, aveva imparato dalle dure lezioni della storia a diffidare delle improwisazioni rapide e dei progetti troppo ambiziosi. Sapeva che l'Europa non si sarebbe fatta né in un solo giorno e né senza scontri, e che un giorno sarebbe diventata l'unica forza con la quale si sarebbero spezzati tutti gli ostacoli.
ll 10 settembre 1962, un anno prima dalla scomparsa di Schuman, Konrad Adenauer gli scriveva: «Caro Signor Schuman, durante la visita del Presidente De Goulle, la settimana scorsa, ho spesso pensato a Lei come all'uomo che, tramite la sua iniziativa della CECA, ha fissato la pietra angolare dell'amicizia che unisce ormai i nostri due popoli». Non va dimenticato che l'anno 1950 si scrive pure, grazie alla Provvidenza, come un«Anno Santo››, anno della misericordia.

AI servizio del bene e della misericordia
Negli anni della giovinezza, dopo la scomparsa di suo padre, il 6 luglio, un altro colpo brutale toccò il giovane studente in Giurisprudenza: la perdita della sua amatissima madre, in un tragico incidente del 30 agosto 1911. ll 7 settembre, Robert Schuman scrisse a Henri Eschbach: «Amico carissimo, scrivendoti queste parole, risento una dolce consolazione che calma e fortifica [...] Dio mi ha dato la sua grazia, la pace interiore. Mi ha accordato la forza di sopportare questa disgrazia, senza mormorare anzi ne tiro profitto per la mia vita spirituale. Dio ha voluto che io sopportassi con rassegnazione questa disgrazia irreparabile... Ormai vivrò per gli altri che soffrono e hanno bisogno di aiuto››. Andre Philip dice: «Quello che mi ha per primo colpito in lui era lo sfavillo della sua vita interiore: eravamo davanti a un uomo consacrato, senza desideri personali, senza ambizione, con una totale sincerità e umiltà intellettuale che cercava solo a servire là dov'era e al momento in cui si sentiva chiamato››.
Facendo seguito a una lettera di Robert Rochefort, nella quale l'ex Capo Gabinetto esprimeva a Robert Schuman il suo desiderio di essere battezzato, attrìbuendogli il merito di questa sua decisione, Robert Schuman gli indica, con chiarezza, il ruolo essenziale della Provvidenza nella sua vita: «Noi uomini siamo tutti degli strumenti molto imperfetti di una Provvidenza, essa se ne serve per adempire dei grandi disegni che ci sorpassano: questo pensiero ci dà una serenità che forse le nostre esperienze personali non sempre potrebbero giustificare››.

La fede, fonte della misericordia
Sul giornale di l'Echo dela paroisse de Scy-Chazelles, in seguito alla morte del Servo di Dio, il 4 settembre 1963, il parroco Marcel Gaillot presentò Robert Schuman come un umile padre dell'Europa fervente, parrocchiano di Scy-Chazelles, che visse intensamente la sua fede. Egli trovava nei sacramenti questa forza per essere ciò che il Signore voleva che lui fosse. In questo mondo, nel quale la tentazione del compromesso è sempre onnipresente: «l'assimilazione totale dell'uomo pubblico e dell'uomo privato s'incarna nel cristiano Robert Schuman››. Già nel 1911, Henri Eschbach disse di
lui: «Si potrà dire di te, come del Signore, transit bene faciendo››.

Politica e Misericordia
ll 7 dicembre 1965, Paolo Vl, chiudendo il Concilio Vaticano Il dichiarava: «Allontanarsi da Dio è perire; rivolgersi a Lui è risuscitare; dimorare in Lui è irremovibile; rivolgersi a Lui è rinascere; abitare in Lui è vivere››. Secondo fra Raniero Cantalamessa, «il concetto più rivoluzionario e più "politico" che si possa immaginare è proprio la misericordia. Essa non è un succedaneo della verità e della giustizia ma una condizione per fare in modo di essere in grado di trovarle. Essa non è un indice di debolezza ma di forza».
Proprio questa misericordia ha spinto Robert Schuman, artefice di pace, a vivere l'avventura storica in modo sempre nuovo e creativo, in un abbandono fiducioso e attivo verso il Padre delle Misericordie. L'esercizio del perdono e il linguaggio della misericordia sono due elementi da promuovere nella vita politica. Essi s'impongono come un'autentica "grammatica della pace" che restaura i legami sociali nella verità e la giustizia.
Il Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, nel suo messaggio per il Natale del 2015, scrive: «La misericordia non si limita solo alle relazioni individuali ma concerne anche tutti i settori della vita pubblica. Quando la misericordia diventa una componente dell'azione pubblica, allora essa riesce a condurre il mondo dalla sfera degli interessi egoistici a quella dei valori umani». Il Patriarca aggiunge: «La misericordia è un atto politico alla sola condizione di considerare la politica nel senso più nobile, cioè occuparsi della famiglia umana››. È stata questa la missione che ha vissuto Robert Schuman.

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APPROFONDIMENTI

La vita dell’ex Ministro degli Esteri francese, totalmente donata alla sua missione politica, potrebbe essere un giorno un esempio per la Chiesa