10 Febbraio
Beato
LUIGI VITTORIO STEPINAC
Alojzije Viktor Stepinac
Vescovo e Martire
Francescano secolare
Brezaric, Krasic, Croazia, 8 maggio 1898 - Krasic, Croazia, 10 febbraio 1960
Nacque l'8 maggio 1898 nel villaggio di Brezarió, appartenente alla
parrocchia di Krasíó arcìdiocesi di Zagabria in Croazia. Attirato
dall'ideale sacerdotale 1909 entrò nel Convitto arcivescovile di
Zagabria. Nel 1916 fu chiamato al servizio militare e prese parte alla
prima guerra mondiale dal 1917
fino al luglio 1918 quando fu fatto prigioniero.
Dopo la guerra tornò in patria deciso a non continuare più gli studi in seminario. Ritiratosi quindi in villaggio natale, aiutò il padre nel lavoro dei campi.
Nel 1924 l'intervento del suo già rettore nel Convitto arcivescovile lo indusse a riprendere gli studi per il sacerdozio. Per sette anni frequentò i corsi di filosofia e teologia nella università Gregoriana a Roma e ricevette la formazione sacerdotale nel Collegio Germanico. ll 26 ottobre 1930 fu ordinato sacerdote. Finiti gli studi a Roma tornò in patria dove esercitò gli uffici di cerimoniere arcivescovile, ufficiale della curia, presidente della Caritas diocesana e amministratore parrocchiale, mettendo pace tra i partiti in lotta.
ll 29 maggio 1934 fu nominato arcivescovo coadiutore con diritto di successione del suo vecchio arcivescovo Bauer, a cui succedette il dicembre 1937.
Predicatore ardente ed instancabile della parola di Dio, visitava con zelo la sua vastissima arcidiocesi, promuoveva l'Azione cattolica, la « Caritas » diocesana, la devozione verso la Ss.ma Vergine, fondò numerose parrocchie e organizzò la celebrazione del 1300° anniversario della evangelizzazione del popolo croato.
Nella tragedia provocata dal blocco delle potenze dell'asse nazi-fascista, durante tutto il Secondo conflitto mondiale, tenne fede alla missione spirituale come imperterrito maestro della fede, senza compromessi, come difensore dei diritti di Dio, della Chiesa e della dignità della persona umana, come vero vescovo apostolico e cattolico. Come da un faro si irradiavano da lui i raggi della fede in un periodo storico tenebroso. Soccorreva gli afflitti, i sinistrati, i perseguitati, i tribolati, senza domandare a quale religione o nazionalità appartenessero. Non si lasciò mai trascinare dalle correnti politiche che lo volevano attirare. Dopo il 1945 Stephinac diventerà uno dei più audaci difensori della libertà religiosa contro il regime di Tito. Nel «tristissimo processo» del 1946, come lo chiamò il Papa Pio Xll, in una Jugoslavia comunista, fu condannato a 16 anni di carcere e ai lavori forzati. Scontò la pena per 5 anni nel penitenziario di Lepoglava, e dal dicembre 1951 nella sua parrocchia natale di Krasió fino alla morte che lo accolse il 10 febbraio 1960. Nel concistoro segreto, tenuto il 12 gennaio 1953, Pio XII lo nominò cardinale. Morì in fama di santità, compianto da tutto il mondo cattolico. E' beatificato il 3 ottobre 1998 da Giovanni Paolo II.
fino al luglio 1918 quando fu fatto prigioniero.
Dopo la guerra tornò in patria deciso a non continuare più gli studi in seminario. Ritiratosi quindi in villaggio natale, aiutò il padre nel lavoro dei campi.
Nel 1924 l'intervento del suo già rettore nel Convitto arcivescovile lo indusse a riprendere gli studi per il sacerdozio. Per sette anni frequentò i corsi di filosofia e teologia nella università Gregoriana a Roma e ricevette la formazione sacerdotale nel Collegio Germanico. ll 26 ottobre 1930 fu ordinato sacerdote. Finiti gli studi a Roma tornò in patria dove esercitò gli uffici di cerimoniere arcivescovile, ufficiale della curia, presidente della Caritas diocesana e amministratore parrocchiale, mettendo pace tra i partiti in lotta.
ll 29 maggio 1934 fu nominato arcivescovo coadiutore con diritto di successione del suo vecchio arcivescovo Bauer, a cui succedette il dicembre 1937.
Predicatore ardente ed instancabile della parola di Dio, visitava con zelo la sua vastissima arcidiocesi, promuoveva l'Azione cattolica, la « Caritas » diocesana, la devozione verso la Ss.ma Vergine, fondò numerose parrocchie e organizzò la celebrazione del 1300° anniversario della evangelizzazione del popolo croato.
Nella tragedia provocata dal blocco delle potenze dell'asse nazi-fascista, durante tutto il Secondo conflitto mondiale, tenne fede alla missione spirituale come imperterrito maestro della fede, senza compromessi, come difensore dei diritti di Dio, della Chiesa e della dignità della persona umana, come vero vescovo apostolico e cattolico. Come da un faro si irradiavano da lui i raggi della fede in un periodo storico tenebroso. Soccorreva gli afflitti, i sinistrati, i perseguitati, i tribolati, senza domandare a quale religione o nazionalità appartenessero. Non si lasciò mai trascinare dalle correnti politiche che lo volevano attirare. Dopo il 1945 Stephinac diventerà uno dei più audaci difensori della libertà religiosa contro il regime di Tito. Nel «tristissimo processo» del 1946, come lo chiamò il Papa Pio Xll, in una Jugoslavia comunista, fu condannato a 16 anni di carcere e ai lavori forzati. Scontò la pena per 5 anni nel penitenziario di Lepoglava, e dal dicembre 1951 nella sua parrocchia natale di Krasió fino alla morte che lo accolse il 10 febbraio 1960. Nel concistoro segreto, tenuto il 12 gennaio 1953, Pio XII lo nominò cardinale. Morì in fama di santità, compianto da tutto il mondo cattolico. E' beatificato il 3 ottobre 1998 da Giovanni Paolo II.
Martirologio Romano: Nella cittadina di Krašić vicino a Zagabria in Croazia, beato Luigi Stepinac, vescovo di Zagabria, che con coraggio si oppose a dottrine che negavano tanto la fede quanto la dignità umana, finché, messo a lungo in carcere per la sua fedeltà alla Chiesa, colpito dalla malattia e consunto dalle privazioni, portò a termine il suo insigne episcopato.
- « Oh! veramente riproduzione fedele del buon Pastore Divino, fedele ed edificante, questo Cardinale Stepinac che diede 26 anni di episcopato alla sua Arcidiocesi illustre, in un primo lavoro indefesso e zelantissimo di apostolica attività, e negli ultimi troppo lunghi anni di dolorosa segregazione, accumulò una tale ricchezza di meriti, che il Padre celeste ha sicuramente riversato a grazia ed a benedizione di tutte le famiglie e di tutti i fedeli della Croazia fervida e pia Noi preghiamo per la felice glorificazione dell'eletto spirito suo: egli ci risponderà dall'alto come a suggello del nostro rinnovato fervore pastorale, a prontezza di impegno e di sacrificio ›› Giovanni XXIII
- PREGHIERA
IL BUON PASTORE DÀ LA VITA SUA
PER LE PECORE (GV. 10, 11)
Signore, che hai concesso al beato Luigi Stepinac
non solo di credere in Cristo,
ma anche di soffrire per lui (Fil 1, 29)
con intrepido animo apostolico
e amore ardente verso la tua Chiesa,
concedi anche a noi la
concedi anche a noi la
fermezza nella professione della medesima fede
e la fortezza di soffrire per essa.
Per lo stesso Cristo nostro Signore.
Amen.
e la fortezza di soffrire per essa.
Per lo stesso Cristo nostro Signore.
Amen.
______________________________________________________________